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Nayt e "Lettera Q": "La scrittura è fondamentale. Essere rapper oggi? Forza incredibile"

Musica

Valentina Clemente

Un nuovo album in cui si sente il bellissimo suono del pianoforte e il ticchettio della macchina da scrivere. L’impegno sulla scrittura, e a realizzare dei brani che possano restare nel tempo. La forza che hanno gli artisti oggi, come divulgatori di messaggi. L’importanza di parlare d’amore, senza idealizzarlo. E il rapporto diretto con i fan, che non vede l’ora di incontrare nel tour che inizierà a marzo 2025: abbiamo incontrato Nayt, e ci ha raccontato la sua nuova creazione, "Lettera Q". La nostra intervista

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Confesso a Nayt che non leggo quasi mai i comunicati stampa perché, quando un artista pubblica un album, preferisco dedicarmi all’ascolto dei brani. È quello che ho fatto anche con Lettera Q, il suo nuovo disco, che per me non è un album da rapper classico. Mi spiego: pianoforte in sottofondo, testi ben scritti con storie importanti, il ticchettio di una macchina da scrivere, la voce delicata sono solo alcune delle caratteristiche che ho sentito al primo ascolto. Quello che mi ha dato? Un profondo senso di pace, e di rispetto dei tempi e dei respiri. In un mondo in cui tutti vanno di fretta, anche nella musica, Nayt si prende i suoi tempi e rispetta anche quelli di chi ascolta. Non scontato, ma soprattutto piuttosto desueto.

L'importanza delle parole e del messaggio

Iniziamo la nostra chiacchierata parlando del brano Di abbattere le mura (18 donne), in cui William racconta la storia di diciotto donne, molto diverse tra loro.

Perché raccontare Giulia Cecchettin e Alda Merini, nella stessa canzone?

Ogni volta che mi fanno questa domanda cerco di tornare a ritroso e ricordarmi qual è stato proprio il primo pensiero che ho avuto quando ho iniziato a scrivere questo brano. Così, quasi all’improvviso, ho sentito la necessità di parlare del femminile, tema che sto cercando di approfondire e osservare in un modo più completo e meno idealizzato. Parlare di queste donne per me è stato importante, mettendomi in secondo piano. Mi spiego: quando scrivo cerco sempre di mettere al centro il protagonista della storia, e non me. Ed è quello che ho voluto fare anche in questa canzone. Come del resto mandare un messaggio. Essere un rapper oggi ha un potenziale sociale e culturale incredibile: poter parlare di alcune figure femminili così importanti per me è stato importante.

 

Nel tuo disco da rapper si sente molto il suono del pianoforte, che crea un contrasto con il tuo genere musicale. Un aspetto molto affascinante perché arricchisce due culture apparentemente lontane. Parli d’amore e di romanticismo, con un sottofondo speciale: il ticchettio di una macchina da scrivere. E poi i tuoi testi. Raccontaci il processo creativo che ti ha portato a "Lettera Q".

Quando scrivo ho un obiettivo molto chiaro: mettere al primo posto le parole, i testi, che per me sono importantissimi. In questo disco parlo d’amore, ma non in modo idealizzato…ne racconto lati positivi e negativi, anche se alla fine tutto ha un riscontro positivo perché ne vale sempre la pena. Poi credo sia anche importante dare spazio agli errori e a ciò che non va bene, soprattutto in una società che non ammette il fallimento. Se non lo accettiamo rischiamo di restare sempre bloccati in questo pattern. Ecco perché ho voluto scrivere Lettera Q: per uscire da questo sistema, e per dire a tutti che è importante esplorare se stessi, senza paura.

"La scrittura? Terapeutica, mi permette di trasformare qualcosa di negativo in positivo"

"Lettera Q" ti ha aiutato a volerti un po’ più bene?

Credo che in generale la scrittura sia terapeutica, e mi aiuta molto a trasformare le energie negative in positive, e in qualcosa di costruttivo. Rileggere quello che scrivo mi permette di conoscermi meglio, ma anche di riconoscermi meglio. E quando lo condivido con gli altri riesco a empatizzare di più con chi mi sta accanto. Sai, questo è un periodo molto bello: per molto tempo sono stato malinconico e dannato, ora sto meglio, anche se continuo comunque a crescere, a farmi domande. Ma questo è fondamentale.

 

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"Mi impegno molto per creare qualcosa che resti nel tempo"

Cosa ti piacerebbe restasse di "Lettera Q"?

Mi impegno molto per far sì che quello che faccio sia senza tempo e sia memorabile o comunque di che possa lasciare un segno. Spero che resti la mia curiosità, la mia ricerca della verità, la passione per la scrittura e la cura della musica. Vorrei che Lettera Q lasciasse proprio questo.

"Mi nutro di tutto quello che mi aiuta a riscoprire la verità"

Di cosa nutri la tua scrittura?

Di tutto quello che mi aiuta a riscoprire verità: musica, libri ma soprattutto storie. Puoi trovarle ovunque. È quello che mi dà la linfa vitale per scrivere. E anche le storie personali che i miei fan scrivono: è bello poter ricevere i loro messaggi e pensieri, ne sarò sempre grato.

Il tour nel 2025

Due feat. e un tour in arrivo, sei pronto?

Sì, ci sono solo due collaborazioni, con Ernia e Scozia: non è facile trovare affinità artistiche ma con loro è stato semplice. Il tour? Iniziamo a marzo 2025: ci sono già dei sold out e sono felicissimo, l’interesse e coinvolgimento delle persone è bellissimo, qualcosa di incredibile.

 

Ringrazio William per il suo tempo e soprattutto per aver dato spazio anche alle mie pause. Gli dico che l’ho imparato grazie alla danza classica, che ho studiato per tanti anni. Lui, però, mi spiega che invece, questo è un insegnamento che ha ricevuto dal pugilato, la nobile arte. Ma come, gli dico, a pugilato vi prendete a pugni? E lui mi risponde dicendo che sì, è vero, ma devi capire il tuo avversario e rispettare i suoi tempi. Pugilato e danza classica, due arti così lontane ma che, comunque, hanno qualcosa in comune: il rispetto dei respiri. Oggi ho imparato qualcosa di nuovo, grazie William. Grazie Nayt.

 

La tracklist di Lettera Q

1. Il Debito

2. Non è fortuna

3. Certe bugie

4. Di abbattere le mura (18 Donne)

5. Se corri feat. Ernia

6. La grande fuga

7. Ieri

8. Bad vibes

9. Monalisa con Scozia

10. Serie TV

11. Un’altra strada

12. Poter scegliere

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