Giorni Felici, La Rappresentante di Lista in tour col nuovo album. Il concerto di Carpi
MusicaUn viaggio di quasi due ore con al centro il loro lavoro più recente. Ribelli e romantici, Veronica e Dario ipnotizzano il pubblico. IL RACCONTO
Psichedelici e ipnotici, rock e romantici, ironici e politici… In quasi due ore di concerto La Rappresentante di Lista accompagna il pubblico in un viaggio caleidoscopico, dove parole e musica sono un abbraccio complice. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina appaiono sul palco del Teatro Comunale di Carpi con l’energia degli eroi greci e con la semplicità di un uomo qualunque. Al centro del live c’è ovviamente il recente lavoro Giorni Felici, un album che è un vortice che ti attira e non ti lascia più, un album di connessioni umane e col mondo, dove la casa può essere il nido che protegge ma anche un luogo, fisico e mentale, che può diventare gabbia. E questa dicotomia sul palco c’è tutta, a partire dagli arrangiamenti e dai giochi di luce, sulfurei e noir, che seguono una scaletta seducente, una scaletta che è una liturgia. Uno dei loro ultimi brani, che viene proposto sul finale, si intitola Cattivo e il cattivo è chi si trova intrappolato in logiche che non gli appartengono: i giorni felici che ci regala La Rappresentante di Lista sono l’esatto opposto, sono libertà.
ESSERE FELICI è AVERE GIORNI DA RICORDARE E NON DA DIMENTICARE
È La Città Addosso ad aprire il concerto poco dopo le 21. Il palco alto pone Veronica, Dario e i loro compagni di viaggio in una posizione quasi sacrale che, probabilmente, intimidisce il pubblico che tranne in un paio di occasioni preferisce ascoltare il live seduto anziché abbandonarsi alle emozioni. E Dario più di una volta fa capire che sarebbe bella una folla basculante. Il ritmo è serrato, almeno nella prima parte tanta musica e pochissime parole. Tra le altre arrivano Je Ne t’Aime pas Toujours, per me il brano più potente dell’intero album, la title-track Giorni Felici e Parole d’Amore. Alle loro spalle, per oltre metà della serata, giganteggiano un paio di labbra rosse e carnose ma con denti rovinati, una allegoria di un mondo, per dirla con Francesco Guccini, che è “sorrisi e denti bianchi su patinata”. Tutta la prima parte è un continuum di sensazioni ed emozioni che termina con Baby Bayla e Ciao Ciao, che arrivano sulla di brani identitari quali Questo Corpo e Maledetta Tenerezza. La band si allontana e Veronica e Dario si siedono ai bordi del palco per donare il momento acustico che è reso speciale da due brani quali Resistere e Amare che il pubblico non ascolta ma inspira come ossigeno vitale. Si scivola verso il finale, di nuovo full band, composto da Mondo, Alieno e Cattivo. La tradizionale pausa cui segue l’altrettanto tradizionale bis con Siamo Ospiti e Mina Vagante. Grazie alla musica de La Rappresentante di Lista scopriamo che “essere felici è abbracciare la sofferenza, è attraversarla, è abbracciare i momenti di sconforto e imparare a non replicarli”. Essere felici è ”no guerra, no armi, no violenza”, essere felici è fare in modo che “domani sia un giorno da ricordare e non da dimenticare”.