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Zucchero pubblica l'album Discover II: "C'è poco amore in circolazione, ne vorrei di più"

Musica

Fabrizio Basso

Credit Daniele Barraco

Il più internazionale dei nostri artisti con questo disco cambia le regole della reinterpretazione. Disegna il sole, ha nostalgia per una bacio materno e per la ricerca del tarassaco col papà e il fratellino nella sua Roncocesi, duetta con la figlia Irene, andrà in tour negli stadi e pensa a un un progetto di inediti. L'INTERVISTA

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Discover II (EMI/Universal Music Italia) è il nuovo album di Zucchero “Sugar” Fornaciari. In questo nuovo, rivoluzionario progetto Zucchero rivisita brani iconici del repertorio musicale italiano e internazionale che più ha amato nella sua vita, reinterpretandoli con il suo inconfondibile stile. L'album è composto da 13 brani nella sua versione standard, Discover II esce in formato CD, doppio LP e Digitale e, in esclusiva sullo store di Universal Music Italia, in formato CD autografato e in doppio LP arancione autografato. La versione box deluxe in tiratura limitata e numerata è disponibile in esclusiva sullo store di Universal Music Italia e contiene il triplo LP giallo trasparente e il CD deluxe. Entrambi i supporti contengono i 13 brani della versione standard e 5 bonus track. Nel 2025 tornerà negli stadi e aspettando le date di Roma, già annunciati il il 19 giugno lo Stadio del Conero ad Ancona, il 21 lo Stadio San Nicola a BARI, il 26 lo Stadio Olimpico Grande Torino a TORINO e il 28 lo Stadio Euganeo a Padova.

Zucchero, partiamo ovviamente dalla scelta dei brani. Tu che sei un artista di caratura internazionale hai la percezione che con questo lavoro hai cambiato il concetto reinterpretazione?
All’inizio si può pensare che se tocchi certi brani poi ci sono i confronti. Io non l'ho mai pensata così, bisogna vedere come riesci a farli tuoi i brani, che poi si tratta di pezzi che o ti sono piaciuti o avresti voluto fare tu. Per il primo capitolo, Discover, ero partito da 500 brani per arrivare a 13. E oggi, con Discover II in uscita, sento di poter aggiungere ancora qualcosa in futuro. I brani li ho scomposti dal punto di vista di struttura e armonico. Questo progetto è uno stimolo e una sfida a prendere i brani che mi hanno emozionato quando suonavo nei club con la mia prima band, che mi sono entrati dentro e che anche ora, quando li risento, mi dico che avrei voluto scriverli io. È una sfida ma c’è pure la gioia. Molti in giro per il mondo hanno costruito progetti come il mio, penso a Phil Collins, Ray Charles, Joe Cocker e Rod Stewart per citare qualche nome.

Il tuo Amor che Muovi il Sole sembra una versione moderna del Cantico delle Creature di San Francesco: solo che nell’opera di Francesco non si parla di figli di un Dio minore.
La citazione è tratta dal film. Ne vedo tanti in questi tempi, in Italia e in giro per il mondo. Los Angeles e New York sono cambiate in pochi anni, ci sono viali pieni di gente che vive per strada. È un brano rivolto ai ragazzi.

Questo amore che muove le stelle, il cielo e il mare… dove è? O siamo noi che dovremmo essere l’amore che muove l’universo?
È l’amore in generale che dovrebbe muovere la natura. La frase I love you oggi è troppe volte sprecata, è pronunciata senza il significato giusto, è trattata come un fazzoletto da naso. Ne trovo poco amore in circolazione.

Una Come Te è una canzone di speranza e d’amore ma con la giusta melanconia e infatti compare due volte la parola tristezza, quella da indossare e quella del sabato sera: cosa ti ha affascinato di questo pezzo dei Bleachers?
La melanconia sono cuore e miele in bocca ai cani. Chinatown dei Bleachers l'ho scoperta su youtube, non la conoscevo. Mi ha colpito la ballata, finalmente ho ascoltato qualcosa che non segua le mode pur essendo loro giovanissimi e talentuosi. Sono stati supportati artisticamente da Bruce Springsteen, che non è proprio uno degli ultimi. È una ballata che non segue la moda con un testo poetico ma non sdolcinato né patetico bensì crudo.

Lo sai che grazie a te possiamo riascoltare Knockin’ On Heaven’s Door in una versione simile all’originale? Che pensi di chi trasforma le sue canzoni fino a renderle quasi irriconoscibili?
È uno degli ultimi brani che ho deciso di mettere in Discover II e se non mi fosse venuta una idea per cambiarla anche nella struttura non l'avrei inserita. Ci ho messo le campane, tipo quelle dei film western. Se tocchi un brano incredibile devi pensare come cambiarlo nella dinamica.

Tra le collaborazioni c’è quella con tua figlia Irene che non molto tempo fa ha pubblicato Terra Bruciata: perché la hai voluta in Moonlight Shadows? Forse perché lo stesso Mike Oldfiled la affidò a una voce femminile, quella di Maggie Reilly? Per altro a discapito del ritmo è un testo crudo, è la storia di una ragazza che vede il suo ragazzo morire assassinato al chiaro di luna.
La sentivo d’estate nei club, mi ha sempre affascinato il canto angelico ma all’epoca non conoscevo l’inglese e non ne capivo il significato, per me era la canzone dell’ombra della luna con una voce quasi mistica. Irene ama la musica irlandese e visto anche il colore dei suoi capelli forse c’è qualche gene che da lì viene. Ho pensato ad altre opzioni, anche con nomi più famosi, ma Irene era perfetta. È dark, come hai detto tu, per la storia che narra.

“Agnese dolce Agnese sapor di cioccolata ora che ci penso non ti ho mai baciata”: c’è un bacio che manca nella tua vita? Intendo di amore, di gratitudine, di disperazione… insomma un bacio che è un vuoto.
Potrà sembrarti troppo semplice ma ti dico mia madre. Sono sempre stato un po’ melanconico, mi chiudevo nella mia stanza e lei entrava, mi vedeva giù di morale e melanconico, si avvicinava e mi dava un bacio.

“I’m a lucky man” canti in Just Breathe. Dove è la grande bellezza di essere un uomo fortunato?
La vita non è sempre stata rose e fiori, ho preso delle salaccate a volte. Però mi sento fortunato, faccio la musica che voglio ed era quello che volevo fin da ragazzo. Realizzare un disco era un sogno poi ne ho fatti tanti e ho girato il mondo, ho delle figlie e un figlio stupendi. A volte vorrei avere un altro carattere magari essere creativo per non subire i bassi bassi… ma poi tu mi diresti che non avrei neanche gli alti alti. Va bene così.

Tu sei diplomato perito elettronico ma nella vita hai fatto di tutto, dal tornitore al fornaio fino al salumiere. Per te era, credo, un modo per avere tempo per la musica e oggi siamo oltre i 60 milioni di dischi venduti. Che pensi di questa Italia che lascia fuggire i suoi figli all’estero?
È un fatto culturale, anche di welfare. Sono stato in Australia qualche mese fa, ma anche in altri Paesi il risultato è lo stesso: incontro un cuoco italiano o un imprenditore, gli chiedo se tornerebbero in Italia e nel 90% dei casi la risposta è no, mi dicono che c’è più rispetto, che pagano di più e che il lavoro non è preponderante.

Vinicius De Moraes e Toquinho su qualsiasi foglio di carta disegnano un sole giallo: se ti passassi un foglio bianco e una matita cosa disegneresti?
Un sole giallo. Ho un quadro che risale alla mia prima elementare. Ti racconto mio padre che, davanti al nostro piccolo caseificio, aspetta i contadini che portano il latte per fare il formaggio, c’è il prete di Roncocesi che legge il breviario, poi io col mio fratellino e mio papà a raccogliere il tarassaco. In ogni quadro c’è un sole gigante.

Nel 2025 arrivano un compleanno importante e i 30 anni di Spirito DiVino: stai pensando a una festa, una Zucchero and Friends?
La data è importante ma non festeggio quasi mai se non con qualche amico, in più spesso sono in giro per il mondo e festeggio dove capita. Quell’album fa parte di una trilogia che comprende pure Oro, Incenso e Birra che mi portò con Eric Clapton in tour in Europa, poi c’erano Senza una donna con Paul Young e Spirito DiVino con il Volo che all’epoca non era ancora famoso nel mondo come oggi.

Infine ricollegandomi a Sailing ti chiedo se in questo periodo della tua vita il vento è favorevole per navigare verso la gioia.
Ci sto lavorando, devo prendere ancora qualche lezione da velista ma sono a buon punto. Sarà perché ho la saggezza che arriva con l’età o perché anche la mia vita privata è serena. Per il 2026 ho quasi terminato il calendario dei concerti mentre prima ci sarà il tour negli stadi nel 2025 oltre a Festival in Europa tra Germania, Austria, Svizzera, Cecoslovacchia e Sud della Francia. E poi voglio dedicarmi a un album di inediti.

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