Sean Diddy Combs, alias Puff Daddy, da star del rap allo scandalo White Party. FOTOSTORIA

Proprio con la Bad Boy Records lancerà la carriera di artisti come The Notorius B.I.G. e Lil Kim (nella foto accanto a lui), imponendosi come uno dei grandi produttori dell'era d'oro dell'hip hop

Particolarmente solido e florido il sodalizio con The Notorius B.I.G., che nel 1994 pubblica Ready to Die, il suo album d'esordio, uno dei maggiori successi nella storia dell'hip hop con 6 milioni di copie vendute

A contribuire alla popolarità della Bad Boy Records sono anche la faida con tra East e West Coast e i dissing con Tupac Shakur. Inizialmente in ottimi rapporti, tanto da esibirsi live insieme, le due fazioni rompono alla metà degli anni '90, dopo una sparatoria in cui Tupac viene colpito da cinque proiettili sopravvivendo per miracolo e accusando i due ex amici di essere i mandanti del tentato omicidio

La faida si concluderà con le morti di Tupac Shakur nel settembre del 1996 e di Notorius B.I.G. nel marzo del 1997, ufficialmente per ragioni estranee alla rivalità ma che in buona parte rimangono circondate da un alone di mistero (con una teoria mai confermata che vorrebbe Combs mandante dell'omicidio di Tupac). Dopo la morte dell'amico Puff Daddy pubblica No Way Out, il suo primo disco da rapper, e il singolo I'll Be Missing You con Faith Evans, vedova di Notorius. Il disco è un successo commerciale assoluto e Puff Daddy conquista due Grammy Awards

Puff Daddy e la Bad Boy Records rimangono per anni legati al ricordo di Biggie Smalls (alias di Notorius B.I.G.) e il legame affettivo tra il produttore e Faith Evans, la vedova di Notorius, resta saldo

A raccogliere l'eredità di Notorius B.I.G. nella East Coast e dentro la Bad Boy Records sembra essere destinato Ma$e, che pubblica Harlem World nel 1997 e Double Up nel 1999. Ma proprio mentre promuove il suo secondo disco, Ma$e annuncia la sua conversione al cristianesimo e il ritiro dalle scene, salvo poi farvi ritorno nel 2004 senza abbandonare il ruolo di Pastore e le sue convinzioni religiose, tanto da rinunciare a qualsiasi forma di volgarità nei suoi testi

Le origini del primo alias di Combs, Puff Daddy, sono state rese note da lui stesso: Puff deriva dalla sua abitudine a sbuffare da bambino quando era arrabbiato, Daddy invece dal suo modo di fare da playboy. Ruolo a cui rimane fedele per tutta la sua vita, con relazioni (ufficiali o meno) con bellissime donne dello spettacolo: qui è con la modella Kim Porter, sua fidanzata a intermittenza tra il 1994 e il 2007

Diddy ha avuto anche una relazione con Jennifer Lopez. I due si vedono spesso insieme in occasioni ufficiali e fanno coppia fissa tra il 1999 e il 2001

Ma l'influenza di Sean Combs nel mondo dorato di Hollywood è evidente in ogni occasione pubblica, con le star che fanno a gara per una foto con lui. Qui lo vediamo in mezzo a Britney Spears e Paris Hilton scattata a Las Vegas nel 2014 e postata sul suo profilo Twitter dall'ereditiera

Di lunga data anche la frequentazione e amicizia (con rumor mai confermati di relazione sentimentale) con Naomi Campbell, che qui posa con Diddy e Nene Leakes

Spesso presente ai grandi eventi di moda, P. Diddy non ha perso negli anni occasione per farsi ritrarre con grandi stilisti: qui è con Stefano Gabbana e Domenico Dolce

P. Diddy non è solo una star della musica ma anche del cinema e della televisione americana, da produttore e attore. In questa foto vediamo una sua partecipazione a uno sketch del Saturday Night Live niente meno che con Robert De Niro

Il castello di Diddy comincia a scricchiolare nel 2023, quando viene accusato di violenze e percosse dalla cantante Cassie, su ex fidanzata. Emerge anche un video in cui il rapper e produttore discografico viene ripreso mentre picchia la compagna. Diddy chiede scusa ufficialmente e sigla un accordo extra giudiziale per chiudere il caso. Ma non basta: il vaso di Pandora è ormai aperto

Nei mesi successivi le denunce si moltiplicano e scoppia lo scandalo dei White Parties, le grandi feste in total white che Diddy organizzava da anni nelle sue ville di Miami e Los Angeles, invitando i più importanti personaggi del jetset: da Jay Z e Beyoncé a un allora giovanissimo Leonardo DiCaprio, da Usher ad Ashton Kutcher. A margine di queste feste, per una lista ristretta di invitati, venivano tenuti i "freak off", spettacoli a sfondo sessuale in cui, secondo l'accusa, si consumavano abusi compiuti su donne e uomini non consenzienti e drogati

Tra i più recenti frequentatori della cerchia e delle feste di P. Diddy c'è anche Justin Bieber, introdotto ancora 15enne al rapper da Usher. Secondo quanto emerso finora, la posizione di Bieber, vista anche la giovane età, potrebbe essere quella di vittima

Le indagini hanno porato alla perquisizione e al sequestro delle ville di Los Angeles (in foto) e Miami di P. Diddy. Qui sono stati trovati diversi filmati che potrebbero fornire prove sugli abusi e su chi vi avrebbe partecipato e oltre 1000 bottigliette di olio Johnson Baby e altri lubrificanti. Nel frattempo le denunce contro il rapper continuano a moltiplicarsi, arrivando a superare quota 100 e coinvolgendo, sembrerebbe, anche un bambino di 9 anni tra le possibili vittime