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"Romance", il nuovo album dei Fontaines D.C.: "Ecco il nostro romanticismo"

Musica

Valentina Clemente

Foto di Stefano Dalle Luche

Un nuovo album, il quarto. Non quello della consacrazione, ma della conferma. E dell’esplorazione, di musiche e mondi apparentemente lontani, ma mai così importanti per la crescita di questa straordinaria band. I Fontaines DC pubblicano "Romance", album scritto in quattro settimane e registrato in Francia con il producer James Ford: undici tracce in cui gli alfieri del Rinascimento del rock parlano anche di romanticismo. A modo loro. Parola di Carlos O' Connell e Conor Curley, che abbiamo incontrato

 

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Incontriamo Carlos O' Connell e Conor Curley in due diversi momenti: il primo durante un breve tour promozionale in Italia, il secondo a La Prima Estate, a poche ore dal concerto dei Fontaines D.C. al festival, in cui la band irlandese ha suonato in anteprima alcuni brani di Romance. Carlos e Conor sono molto diversi tra loro, ma perfettamente complementari. E questa è una delle tante caratteristiche che rende unico un gruppo come i Fontaines D.C. che, proprio con il quarto album Romance, avrà sicuramente modo di farsi conoscere (ed amare) da tutti. Ma proprio tutti. Che fossero bravi, già si sapeva. Ma con il quarto disco si sono superati, e non solo su testi e musiche, ma soprattutto nell’esplorare sfumature apparentemente lontane dal loro mondo. Il risultato? Perfetto. Come del resto la loro identità di musicisti che, disco dopo disco, si fa sempre più chiara e definita. Ma c’è un segreto che rende i Fontaines così uniti e così diversi, tra loro, allo stesso tempo? È questa la forza della band? 

Uniti nelle diversità

"Come band, credo sia molto importante continuare a crescere anche individualmente. La bellezza di un gruppo agli inizi è proprio questa: alcuni musicisti si mettono insieme, con passioni e influenze differenti. Più si trascorre del tempo, più si smussano gli angoli di ciascuno e si diventa, appunto, un’unica entità. Se si riesce a mantenere la stessa voglia di fare musica degli inizi, unendo tutto questo alle proprie diversità, non ci saranno mai album noiosi. Non ti ripeterai mai. Ed è quello che è successo con Romance: prima di dedicarci alla scrittura dei brani, ognuno di noi ha fatto altro. Io ho avuto una bambina, Grian è stato per un po’ a Los Angeles, Deegan si è trasferito a Parigi. Ed ora eccoci qui: un nuovo album, più forti di prima" ci racconta Carlos. Ne parliamo a La Prima Estate anche con Conor, appena un paio di mesi dopo, e su questo ci dice: "Carlos è la persona perfetta a cui fare una domanda come questa! Essere parte di una band significa unire tante idee diverse per affrontare un nuovo progetto, insieme. Tutti mettono qualcosa: uniamo la nostra amicizia alla musica, che poi si trasforma e diventa realtà".

 

Il romanticismo per i Fontaines D.C.

E c’è ancora del tempo da dedicare al romanticismo, anche nella vostra musica? Conor non ha dubbi: "Romanticismo è la parola! Penso che esplorare come un sostantivo come questo venga usato così tanto sia fondamentale. Per questo album, avevamo il titolo definitivo senza aver prima terminato i brani. Mi piace pensare che noi tutti della band siamo delle lenti attraverso le quali, oggi, poter vedere e capire da cosa siamo stati influenzati nella creazione del disco. E il romanticismo è sicuramente uno dei tanti luoghi da cui siamo partiti". E i Fontaines D.C. come definiscono il loro Romance? “Il romanticismo per noi è delusione ed amore, è l’unione di suoni orchestrali diversi tra loro, è un insieme di tante sfumature che abbiamo inserito in questo album” aggiunge Curley.

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La Prima Estate 2024, intervista a Conor Curley dei Fontaines D.C.

Di romanticismo, e non solo relativo all’album, ne abbiamo parlato anche con Carlos, diventato papà alcuni mesi fa: Ma hai già suonato dei brani di Romance alla tua bimba? chiedo. "Io suono in continuazione quando sono con lei. Anche se non voglio esagerare: essere genitore, secondo me, significa non creare un senso di autorità a cui spesso siamo stati abituati. Spero da grande le piaccia la musica, ma non la obbligherò a fare nulla. Io intanto suono, e suono…poi chissà cosa succederà" mi racconta sorridendo. 

Il Romance Tour a Milano il 4 novembre 2024

Poi il nostro discorso si sposta su altri temi, e iniziamo almeno due voli pindarici. Uno di questo è sui live: dopo un’estate in cui i Fontaines sono stati protagonisti su alcuni dei palchi più importanti d’Europa, la band torna dal vivo con il Romance Tour (e saranno a Milano il 4 novembre, in una data già sold out).

"Non vediamo l’ora di tornare dal vivo, e di suonare il nuovo album. È una delle parti più belle dell’essere musicista: vedere la reazione di chi ci ascolta" aggiunge Carlos. Gli fa eco Conor, appena qualche mese dopo, nella nostra chiacchierata a La Prima Estate: "È bello vedere come le persone si fanno cullare dalla musica quando vanno a sentire una band dal vivo – a chi viene ai nostri concerti dico solo: divertitevi e fatevi guidare dalla musica. Non vediamo l’ora di suonare i nuovi brani e di trasformare un live in un’enorme festa". Se c’è una cosa da fare con i Fontaines D.C, è andare a vederli dal vivo. Assolutamente. Quando vi dicono che un concerto vi può cambiare la vita, beh è vero. E se non ve la cambia, potete sempre dire di aver visto qualcosa di veramente cool. Come un concerto proprio dei Fontaines.

 

 

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