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Andrea Bocelli in concerto al Teatro del Silenzio con Ed Sheeran, Johnny Depp e Will Smith

Musica

Fabrizio Basso

Lajatico, suo paese natale, ha ospitato le tre serate che celebrano i suoi 30 anni di carriera. Sul palco, oltre i figli Virginia, Matteo e Amos, anche, tra gli altri Russell Crowe, Zucchero e Nadine Sierra. IL RACCONTO DELLA SECONDA SERATA

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Una invasione pacifica e curiosa, attenta e festosa. Circa 40mila persone, per la maggior parte straniere, hanno raggiunto il Teatro del Silenzio per festeggiare insieme ad Andrea Bocelli e ai suoi ospiti i trenta anni di carriera dell’artista toscano, nato proprio a Lajatico, a pochi chilometri da quel luogo magico, che a vederlo apparire dietro le colline ruba il fiato. Ogni sera 12mila persone più 4mila che hanno assistito alle prove. La suggestione del luogo non è scevra di difficoltà, in primis quelle della circolazione con trazzere obbligate e incroci di van degni di un film action che innervosiscono la vigilanza oltre il dovuto. Mentre, al contrario, l’accoglienza in tutte le sue forme, nonostante le richieste più strampalate e il sole che consuma pelle e pensieri, è sempre col sorriso. Veronica Bocelli, moglie di Andrea, è la prima a mostrare serenità e a confrontarsi con la sicurezza ogni volta che c’è un problema, che più spesso si rivelano malintesi o eccessi di zelo. Racconta, nel backstage poco prima che la musica diventi protagonista, che le serate di Lajatico andranno prima al cinema, poi in televisione e quindi diventeranno un disco. Racconta che l’agenda di suo marito è ricca di impegni e alcuni nascono improvvisi: “Qualche giorno fa a Firenze c’era Elon Musk e chiede se Andrea va a eseguire due pezzi per un evento charity. Diciamo di sì è senza alcun compenso. Allora Musk dice che per ricambiare inviterà Andrea per un viaggio nello spazio: il rifiuto di mio marito è netto. Andremo però a vedere un lancio. Ma Lajatico resta speciale perché mio marito qui ritrova gli amici di sempre”.

Sono da poco passate le 21 e il clima si è fatto meno rovente quando l’orchestra occupa l’immenso palco e la musica si stende sul pubblico e sulla natura come una carezza. La scenografia mostra la sua estrosa bellezza quando inizia a ruotare e diventa una scala argentata dalla quale Andrea Bocelli scende cantando O Sole Mio. Il viaggio inizia e a bordo saliranno, tra gli altri e nella serata cui ho avuto il privilegio di partecipare, Ed Sheeran, Will Smith, Johnny Deep, Zucchero, Nadine Sierra e Matteo, Virginia e Amos Bocelli, i tre figli di Andrea, tre figli d’arte che brillano di luce propria. La scala poi ruota su se stessa e diventa uno schermo triangolare e sulle note de Il Mare Calmo della Sera con Bocelli al piano scorrono immagini storiche di lui in bianco e nero: “Questo per me è un posto speciale, quando ero bambino qui correvo in bicicletta e andavo a cavallo. È un miracolo tutto quello che mi è successo, dal profondo del mio cuore grazie!”. E’ il momento della prima apparizione di Zucchero che condivide col padrone di casa Miserere, anche questo pezzo accompagnato da immagini in bianco nero che sono un neverending brindisi alla vita. Quasi tutto il primo atto è operistico e ne sono parte quelle che Bocelli definisce due leggende: si tratta di Placido Domingo e José Carresas; tra la commozione generale sullo schermo scorrono immagini di Luciano Pavarotti. Tra la zarzuela Amor vita de mi vida, arie di Chenier, Giordano Verdi e Bizet, una straordinaria Nadine Sierra e un applaudito Franco Vassallo si arriva alla fine della prima parte.

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Venti minuti di pausa e poi via per un viaggio stavolta più Pop che si apre con Andrea Bocelli e il coro che rallegrano il pubblico con una colorata Funiculi Funiculà. “Interprete di emozioni lacrime e risate è con noi questa sera Will Smith” e tra lo stupore generale eccolo prendersi il centro del palco con un recitativo, il toccante You’ll Never Walk Alone che poi Andrea Bocelli trasforma in canzone. Con Lang Lang al piano si vive un momento virtuoso e visionario. Standing ovation per Virgina Bocelli, la piccolina di casa che scegli per presentarsi You Raise me up: babbo Andrea è più emozionato di lei e si rivolge al pubblico dicendo che “dopo Virginia fatemi parlare un po’ in italiano. Ho ospite una grande amica, Laura Pausini. È dedicata a Veronica She/Lei, la canzone che facciamo”. Una esibizione perfetta ma che non arriva al cuore. La Pausini riapparirà più tardi con Tiziano Ferro e prima di allontanarsi commenta: “Facevamo entrambi pianobar, Andrea e io, quando eravamo giovani ed eravamo felici allora davanti a poche persone, siamo felici oggi a Lajatico. Andrea Bocelli si mette al piano “per un gladiatore nell’arte e nella vita” ed ecco Russell Crowe che canta Take This Waltz. “È un piacere essere qui a festeggiare i 30 anni di carriera di mio padre e lo faccio insieme a mio fratello Amos al piano”, dice Matteo Bocelli prima di eseguire Honesty. “Ringrazio i miei ragazzi chissà se un giorno mi denunceranno per sfruttamento minorile”, scherza il babbo che poi aggiunge: “Qualche anno fa si è presentato a casa mia un ragazzo che con chitarra e voce già riempiva gli stadi dicendo che voleva fare un pezzo con me. Poi ha detto che non gli piaceva come cantavo ed è venuto a casa mia a spiegarmelo. Aveva ragione”. Il brano che condividono è Perfect Symphony. Ombroso col sorriso è Johnny Deep che suona la chitarra mentre Andrea Bocelli interpreta En Aranjuez con Tu Amor e alla fine cita Jeff Beck. Ci si avvicina alla fine. Ecco di nuovo Zucchero che chiede alla gente di ballare e qualcuno si lascia convincere. Il finale ha un doppio momento: quello ufficiale è Con Te Partirò che vede al fianco del padrone di casa ancora la superba Nadine Sierra e poi, dopo una pausa, il cielo di riempie di droni che riproducono l’onda delle vibrazioni degli hertz di Nessun Dorma. E’ un momento meraviglioso, è una magia lunga trent’anni.

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