Geolier a Napoli in concerto: "La musica è un racconto, è come un film o una serie tv"

Musica
Vittoria Romagnuolo

Vittoria Romagnuolo

Courtesy PH Fabio Turco

Un abbraccio lungo tre giorni nello stadio della sua città per l'artista che battendo ogni record. Trentaquattro brani in scaletta e tante guest star, da Tony Effe a Gigi D'Alessio. IL RACCONTO

Geolier è l'uomo del momento. Lo dicono le classifiche, dove è primo con Dio lo sa, album uscito il 7 giugno (LA RECENSIONE), che ha raggiunto la certificazione oro dopo una settimana e che i fan conoscono già a memoria; lo conferma una città intera, Napoli, la sua città, che accoglie l'artista, giunto secondo al Festival di Sanremo 2024, con un abbraccio lungo tre giorni che corrisponde a tre date allo Stadio Maradona, tutte sold out da mesi. Un primato nel primato: nessuno ha avuto lo stadio simbolo del tifo azzurro così a lungo tutto per sé. Geolier, nuova icona di Napoli, si confronta con i grandi uomini del passato, tra cui Pino Daniele e El Pibe De Oro, tutti citati da lui sul palco. Un'eredità pesantissima, una sfida che i fan lo aiutano a vincere.

Ritorno a Napoli

La città è mobilitata fin dalle prime luci dell'alba. In centinaia sono fuori ai cancelli dello stadio quando è ancora prestissimo, in una delle giornate più torride dell'estate. Arriveranno in quasi cinquantamila, una prima parte dei centoquarantacinquemila attesi per i tre concerti partenopei. Il Geolier Live 2024 è iniziato a Messina il 15 giugno ma allo Stadio Maradona è un nuovo debutto. Scalda il pubblico, dalle 19, la dj di Scampia Deborah De Luca, il boato continua a salire. A Fuorigrotta si continua a cantare dalle curve dello stadio. La festa non è mai finita.

Lo show

Si comincia alle 21.01 quando è ancora giorno ma il palco, davvero imponente, è già protagonista: una cattedrale di fari e strobo larga cinquantacinque metri, con un ledwall centrale che ne misura sedici di altezza. Geolier arriva dall'alto e canta su una pedana affidandosi a una scaletta che fa spazio ai brani di Emanuele, disco d'esordio del 2019, a quelli de Il coraggio dei bambini, uscito nel 2023, e al recentissimo Dio lo sa, che viene eseguito quasi per intero. Con Emanuele/Geolier sul palco c'è un'orchestra d'archi di sedici elementi, la sua band, e due consolle (dietro ci sono Dat Boi Dee e Poison Beatz). Si apre con Per Sempre, dall'ultimo disco, poi Money e So Fly. Un primo blocco di pezzi che fanno salire le voci dei fan del Prato Gold, quelli che hanno preso un biglietto speciale per stare sotto le transenne. Gli smartphone scintillano su Si Stat Tu, che parla di un amore finito, lo dice lui stesso prima di intonarla. Emanuele Palumbo non canta mai di quello che non conosce, non dice mai una parola di troppo. Non è bravo, ammette, a fare i discorsi dal tono importante. Tra un brano e l'altro le parole sono poche e significative. Come state? Domanda lui che, negli ultimi mesi, forse non ha avuto il tempo di chiederselo. E poi tanti, tantissimi grazie, alla città e a un pubblico a cui deve tutto e a cui restituisce tutto, con gioia.

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MV Killa, Mavi, Tony Effe, le guest star

Geolier chiama, la folla risponde. L'imperativo è “fare casino”. Moncler, Il male che mi fai, una hit dopo l'altra nel secondo blocco, il cuore potente del live. Come nelle feste, arrivano gli amici, quelli vecchi e quelli che ci si è fatti lungo la strada. Per Geolier arrivano Mavi, ex dei Sud 58, su Emirates, e Luché su Già lo sai. Tutto esplode con Campioni in Italia (Red Bull 64 Bars), che fa strada all'ingresso di MV Killa che resta sul palco per Amo Ma Chi T Sap e per Cadillac che porta al Maradona Tony Effe a bordo di una cadillac vera, verde brillante. È tutto in fiamme, dai lampi sul palco a quelli nel cielo. Uno spettacolo visivo coinvolgente. Si parla e si canta di strada, di successo, di invidie ma Geolier precisa: la musica è un racconto, come un film o una serie. Non prendeteci sul serio, noi rapper intende. Il rap è musica, l'arte che ha salvato molti (lui compreso) dalla strada. Sullo schermo scorrono le immagini di Emanuele bambino, della gente dei vicoli e di sua nonna che si emoziona. Su Pe Secondigliano Geolier lascia i riflettori ai più piccoli presi tra il pubblico. È uno dei momenti più belli.

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L'annuncio: a Napoli ad Agnano nel 2025

L'ultimo a condividere la festa con Geolier è Gigi D'Alessio. I due cantano Senza Tuccà, singolo realizzato insieme. Il veterano raccoglie il calore del pubblico ma va via subito. “È tutta roba tua”, dice al ventiquattrenne. Non la deve “spartere” (in napoletano significa dividere) con nessuno, precisa. Come a dire, il merito di questo successo è solo suo. Ma Geolier è generoso nel ricordare che non è così: senza tutta quella gente non sarebbe arrivato dov'è. E la sua gente lo tratta come un idolo, lo imita nel look. Sono decine e decine i ragazzi nel pubblico coi baffi e i capelli pettinati all'indietro col gel. Il suo stile è sempre più preciso. Per questa data è quasi tutto Prada: salopette in denim (coi tatuaggi a vista), un coordinato bianco con la canotta. Alla fine, un set Nike col bomber, uno streetwear lussuoso messo a punto da Raffaele Morlando che lo ha seguito anche a Sanremo. Finisce proprio con un bis del singolo portato alla kermesse, I p' me, tu p' te, e una pioggia d'oro. Il nuovo golden boy saluta tutti. Quando ci si rivede? A Napoli tra un anno e questa è la notizia. Il 25 luglio 2025 con un live all'Ippodromo di Agnano e dunque coi biglietti da accaparrarsi subito. La pre-vendita inizia sabato 22 giugno alle ore 12.

Geolier, locandina del live all'Ippodromo di Agnano nel 2025
Geolier, la locandina del live all'Ippodromo di Agnano nel 2025 - Courtesy Press Office

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