Gianluca Grignani in concerto: "I residui restano, il Rock'n'Roll va avanti"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Credit Ste Brovetto

Le date primaverili anticipano quelle estive, un album e un libro. La data zero è fissata il 22 marzo a Fontaneto D'Agogna, in provincia di Novara. L'INTERVISTA

Un tour, quello di Gianluca Grignani, pensato per ripercorrere la sua trentennale carriera, con tutto il pubblico in piedi pronto a saltare sulle sue note rock. Un rock che Gianluca ha plasmato a suo modo e lo accompagna sin dai suoi esordi. A unire chi è sul palco e gli spettatori sarà una scaletta ricca di hit da cantare tutti insieme a squarciagola e di grandi successi che hanno segnato la storia della musica italiana, da Destinazione Paradiso a La mia storia tra le dita, da La fabbrica di plastica a Quando ti manca il fiato, brano presentato a Sanremo 2023. Gianluca Grignani sarà accompagnato sul palco dalla band composta da Salvatore Cafiero (chitarra solista e cori), Frè Monti (chitarre e cori), Valerio Combass (basso), Luigi Russo (tastiere) e Antonio De Marianis (batteria).

Gianluca partiamo da come hai ribattezzato il tour, Residui di Rock’n’Roll: perché residui in stagione in cui il rock si sta riprendo la scena? Penso ai CCCP, ai Marlene Kuntz, ai Subsonica.
E’ vero, i residui sono la parte più brutta dei ricordi ma è la maniera più vicina alla vita che mi viene in mente. Rimangono i residui e va avanti il rock’n’ roll. Prossimamente arriveranno un libro e un album. Tornando al titolo, ero con Gigi D’Alessio e Fiorella Mannoia e il presidente di RTL Lorenzo Suraci, mi cade qualcosa dalla tasca e mi è uscita quella frase…il suono mi piace e diventa il titolo del tour.

Tu celebri i trent’anni di carriera e hai molti successi che non puoi non fare. Ti chiedo però se può essere l’occasione per proporre brani che non hai mai messo in scaletta o brani che tu hai amato e magari il pubblico un po’ meno.
Il pubblico conosce le hit e quelle vanno fatte. Ci sono però alcuni brani adatti al momento sociale che stiamo vivendo. Una è Little Man che ho dedicato a Vasco Rossi. Poi ci sarà una scenografia che farà fuoco e fiamme.

Ti senti sempre il “il falco va senza catene fugge agli sguardi”? Bisogna riconoscerti una indole artisticamente anarchica.
Le canzoni che canto le vivo ancora dentro per quanto le sentono gli altri, ecco perché sono così longevo. Sono poche le canzoni che non sento dentro e le recupero cambiando due parole quando le propongo live.

Come ti trovi nella discografia di oggi che è contraddistinta da algoritmi e like? E pensare che tu già nel 1996, quasi trent’anni fa, ammonivi di vivere un metro più in là da quella che chiamano realtà e di essere fatto a modo tuo.
Sono stato l’incipit della rivoluzione. Poteva tagliarmi le gambe e forse anche uccidere. Ho sempre detto quello volevo e quello che ho scritto oggi è ancora presente nelle nostre vite e magari è pure peggiorato. Questa generazione di ventenni si sta ribellando alla rivoluzioni promesse e mai fatte da chi li ha preceduti.

Restando su quel brano, ti è capitato nel corso della tua carriera che abbiano provato a volerti fare essere quello che non sei?
Una volta sola ma comunque non ci sono mai riusciti. Non è che fossi ingenuo e distratto, il percorso che ho fatto era nella mia visione. Piuttosto smetterei di fare questo lavoro.

Lo hai trovato il tuo Dio privato che vive come vivi tu?
Gli ho detto che è meglio che stia indietro perché non mi fornisce mai consigli. Ma so che c’è.

Mi piacerebbe sapere è una bellissima canzone d’amore, forse una delle ultime che hanno ancora l’incanto della passione. Oggi, nella stagione dei social, è difficile scrivere d’amore?
E’ facile scrivere: ad esempio i testi rap sono pieni di idee, quando ho iniziato io molti colleghi non avevano grandi idee. Le mie canzoni sono figlie di depressione e felicità. Alle parole non è facile metterci la musica dietro. gIANMARIA per me è un talento ed è frenato nella crescita perché non è riconducibile a una categoria. Alla fine alle case discografiche resterà solo il catalogo, è la gente che decide.

Una curiosità: è casuale o studiato che il 7 aprile, giorno del tuo compleanno, tu non sia in concerto?
Non voglio torte sul palco, voglio evitare il triste happy birthday. Comunque è casuale.

Infine ti chiedo se il tour proseguirà in estate e se ci sono sorprese in arrivo, oltre all’album e al libro di cui mi hai già accennato.
Il tour proseguirà in estate e vediamo che succederà, quello che mi sento di dire è che…sto arrivando!!!

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RESIDUI DI ROCK'N'ROLL, LE DATE

22 marzo  FONTANETO D’AGOGNA (Novara) – PHENOMENON (DATA ZERO) – NUOVA DATA

29 marzo – TANETO (Reggio Emilia) – FUORI ORARIO

30 marzo – SENIGALLIA (Ancona) – MAMAMIA

3 aprile – MILANO – ALCATRAZ

4 aprile – TORINO – MILK

11 aprile – MODUGNO (Bari) – DEMODÈ CLUB

18 aprile – CIAMPINO (Roma) – ORION LIVE CLUB

20 aprile – PORDENONE – CAPITOL

23 aprile – POZZUOLI (Napoli) – DUEL LIVE

26 aprile – PADOVA – HALL

28 aprile – FIRENZE – VIPER  

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