In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Renzo Rubino, affida dissonanze e contrasti al nuovo singolo La Madonna della ninna nanna

Musica
Credit Ilenia Tesoro

Il brano anticipa il nuovo progetto discografico dell'artista pugliese ed è accompagnato da un sulfureo video girato in Valle d'Itria

Condividi:

Renzo Rubino è pronto a scrivere un nuovo capitolo del suo percorso artistico: La Madonna della ninna nanna (DDP Dischi Del Porto/ADA Music Italy) è infatti il suo nuovo singolo già su tutte la piattaforme digitali, accompagnato dal dissacrante videoclip su YouTube. Il brano parte in punta di piedi con una delicata nenia in apertura, La Madonna della ninna nanna esplode in un ritornello irresistibile e festaiolo che solo la maestria della banda che accompagna Renzo Rubino è in grado di regalare. Una canzone di contrasti e dissonanze, in cui il lento si fonde al veloce, come il sacro si unisce al profano (Lasciami le mani, lasciami le mani adesso/che poi trasformiamo in sacro tutto quanto il sesso per te), La Madonna della ninna nanna è un’invocazione ad un’immaginaria Patrona del Sonno affinché faccia sopire sentimenti e istinti altrimenti complessi da gestire. Durante i tre minuti e mezzo la preghiera prende sempre più corpo e velocità, fino al momento in cui Renzo e la Sbanda ci prendono per mano per portarci in un girotondo musicale ed euforico da cui è impossibile sfuggire "La Madonna della ninna nanna mette a dormire il malessere, accarezza gli stati d’animo turbolenti. Spegne il desiderio. La canzone è una sorta di scacciapensieri, una danza contro la paura di non essere accettati per quello che si è”, racconta Renzo Rubino.

Il brano è stato realizzato con la collaborazione del trombonista e direttore d’orchestra Mauro Ottolini, che ha curato gli arrangiamenti e la direzione de La Sbanda, ed è stato prodotto dallo stesso Renzo Rubino insieme a Taketo Gohara. Il videoclip racconta per immagini l’irresistibile mondo racchiuso nel brano: protagonista del cortometraggio, interamente girato nell’incantevole Valle d’Itria, è un uomo solitario, schiavo di una quotidianità monotona. All’interno della sua triste routine si insinua un pensiero, un chiodo fisso, che sullo schermo è rappresentato dai membri della Sbanda: prima due musicisti iniziano a disturbare la sua quiete, poi l’ossessione cresce, e con essa anche i bandisti che irrompono costantemente nella sua quotidianità, finché, in un momento liberatorio, l’uomo decide di lasciarsi trascinare dalla musica e di abbandonare ogni freno, diventando lui stesso un orchestrale. Renzo prosegue il suo viaggio live con L’estate Sbanda, una serie di appuntamenti dal vivo realizzati in collaborazione con l’agenzia IMARTS, per portare nelle piazze italiane la sua grande festa in musica, momento di gioia, condivisione e grandi emozioni.

renzo_rubino

approfondimento

Renzo Rubino: "Il mio Porto è una festa, tutti devono sentirsi liberi"