Jazz:Re:Found, Louie Vega tra i protagonisti del festival

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Foto di Carlo Ceccarelli

È stato uno dei protagonisti della quindicesima edizione di Jazz:Re:Found, festival che, anno dopo anno, si conferma il luogo perfetto di ricerca e contaminazione tra  linguaggi musicali e artistici. E Louie Vega, con la sua musica ricca di sfumature da tutto il mondo, è l’esempio perfetto di questa bellissima contaminazione. Ne abbiamo parlato insieme in occasione del suo concerto nelle colline Unesco del Monferrato. L'INTERVISTA

Cella Monte è un paese di circa cinquecento abitanti in provincia di Alessandria, nelle colline Unesco del Monferrato. Una piccola realtà soltanto in apparenza, perché – di fatto - è un incredibile scrigno di gemme. Una di queste è proprio Jazz:Re:Found, festival che nel corso degli anni ha accolto e visto esibirsi alcuni degli artisti più incredibili. E anche quest’anno la sua essenza di realtà piena di contaminazioni è stata confermata, con una lineup di artisti che, con la loro musica, hanno lasciato il segno. Tra questi anche Louie Vega, dj e produttore, ma soprattutto uno dei più grandi innovatori della house music che torna spesso a Cella Monte. Insieme a lui abbiamo parlato del festival, di creatività e contaminazione, e di come realtà come Jazz:Re:Found siano importantissime per scoprire nuovi artisti

Louie Vega torna a Jazz:Re:Found

Louie, Jazz:Re:Found Festival è casa per lei. Ha suonato in tutto il mondo ma torna sempre qui. Perché questo festival è così speciale?

Jazz:Re:Found è molto speciale per diversi motivi. La città è bellissima ed è immersa nella campagna, i ristoranti e il cibo sono meravigliosi, la curatela del festival è varia e di buon gusto ed è tutta musica di qualità: ci sono artisti noti, ma anche emergenti e altri in ascesa. L’ospitalità è di altissimo livello e le persone al festival sono tutte concentrate sulla buona musica!

L'importanza delle contaminazioni musicali

L’anno scorso l’ho vista al concerto di Domi & JD Beck, ed era bellissimo vederla così felice nell’ascoltare questi due giovani artisti. Crede che Jazz:Re:Found sia il luogo perfetto per scoprire nuovi artisti e la loro musica?

Jazz:Re:Found ti permette di conoscere nuove sfumature musicali, nuovi artisti che sono sul trampolino di lancio o che magari stanno iniziando a farsi conoscere. Tutto questo dimostra che nel team che si dedica alla scelta degli artisti ci sono dei professionisti che sanno riconoscere la qualità. Domi e JD Beck erano già sulla mia playlist di Spotify lo scorso anno. Quando sono andato a New York a vedere un concerto del mio amico Robert Glasper al Blue Note a Washington Square Park, il direttore creativo di Blue Note voleva che andassi a sentire anche Domi e JD Beck, che avrebbero debuttato proprio a New York. Ero appena arrivato dall’Europa e avevo il jet lag, e non ce l’ho fatta a restare fino a tardi per ascoltarli. Ma ho avuto l’opportunità di sentirli proprio lo stesso anno a Jazz:Re:Found, ed eravamo nella lineup della stessa sera. In quell’occasione rimasi ad ascoltarli e guardarli. È stata una performance straordinaria! Mi è piaciuta molto, poi ho potuto incontrarli e abbiamo chiacchierato un po’. Questo è ciò che fa Jazz:Re:Found: ti fa conoscere nuovi artisti e crea connessioni!

approfondimento

DOMi & JD Beck, a Jazz:Re:Found il loro primo concerto in Italia

Louie Vega a Jazz:Re:Found
Carlo Ceccarelli

New York e l'ispirazione per creare musica

La sua musica è una meravigliosa palette di suoni, atmosfere, culture. Come riesce a unire tutti questi elementi, e metterli nelle sue creazioni?

La mia ispirazione arriva da tanti, e diversi, luoghi. Per prima cosa, non esiste altra città come New York, dove sono cresciuto. La mia infanzia è stata alimentata dalla disco, dalla salsa, dalla dance, dal rock e dalla new wave. Poi lì ai block party nacquero l’hip hop, il pattinaggio a rotelle in discoteca, arrivarono Keith Haring, Jean Basquiat, Larry Levan e molto altro ancora! Poi mi sono ispirato molto a mio zio, il più grande cantante di salsa di tutti i tempi e Willie Colon “produttore d’oro”, le mie sorelle regine della discoteca al Paradise Garage, il Loft e lo Studio 54, mia moglie Anané e mio figlio Nico, e i miei viaggi in giro per il mondo. Vedere altri artisti esibirsi, ma anche vederli in studio, da soli, su un Fender Rhodes. Momenti delle mie esperienze di vita!

Nuovi progetti in arrivo

Sta lavorando a nuovi progetti?

Sì, moltissimi!

Ci sono delle collaborazioni con Robert Glasper, un remix feat. Musiq Soulchild, poi lui farà parte del mio album in una traccia nuovissima a cui abbiamo collaborato. Ho prodotto un EP di 5 tracce con Josh Milan come nostra produzione Moniker Soul Fusion for Anané dal titolo Take A Ride per Nervous Records, in uscita a novembre di quest’anno.Ci sono anche delle nuove produzioni con The Martines Brothers che seguono le nostre uscite Let It Go e Shut The Door, in arrivo nell’estate 2025!

E poi "The ritual with Anané & Louie Vega" continuerà la prossima estate a Ibiza e in molti festival e club del Mediterraneo! Altri remix tratti dal mio album Expansions In The NYC, realizzati da alcuni amici dj e produttori e da me. Il remix di At Work di The Blessed Madonna feat. Jacon Lusk Mercy. Ci saranno concerti dal vivo a gennaio 2024 con la mia band Elements Of Life e alcuni ospiti al Blue Note a NYC, Southbank Centre a Londra e un tour a Johannesburg e Città del Capo con EOL Live e altri amici.

THE BIG FINALE: gli album di Masters at Work e Nuyorican Soul, in arrivo il prossimo anno e il successivo, Kenny Dope ed io abbiamo già iniziato a registrare!

 

C’è qualcosa che vuole augurare a chi viene a un suo concerto?

Auguro a tutti di vivere dei momenti meravigliosi! Ho sempre tanta bella musica per tutti!

 

Last but not least: si emoziona ancora quando sale sul palco?

Mi viene ancora la pelle d’oca e molto di più!! A volte mi viene anche un nodo in gola dalla gioia e dalla felicità quando vedo le persone emozionarsi mentre suono!!!

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Louie Vega a Jazz:Re:Found
Carlo Ceccarelli

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