Musicultura, i Santamarea vincono la 34° edizione del festival

Musica
Matteo  Rossini

Matteo Rossini

Credits: Ufficio stampa

I Santamarea hanno trionfato sul palco dello Sferisterio di Macerata. Ospiti della finale Simone Cristicchi e Amara, Mogol, Gianmarco Carroccia, Dardust, Ermal Meta e Gnu Quartet. Alla guida Flavio Insinna e Carolina Di Domenico

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I Santamarea sono i vincitori assoluti della 34° edizione di Musicultura. Sabato 24 giugno il gruppo ha trionfato con il brano Santamarea nella suggestiva cornice dello Sferisterio di Macerata. Ospiti Dardust, Ermal Meta e Gnu Quartet, Mogol, Gianmarco Carroccia, Simone Cristicchi e Amara.

Musicultura, pioggia di premi per i SANTAMAREA

 

Flavio Insinna e Carolina Di Domenico hanno condotto la 34° edizione di Musicultura regalando al pubblico divertimento, emozioni e soprattutto tanta, tantissima musica. Dopo le esibizioni di venerdì 23 giugno gli otto artisti in gara sono tornati sul palco per la finale che ha eletto i Santamarea vincitori assoluti.

 

Il gruppo palermitano ha fatto incetta di premi conquistando anche stampa e addetti ai lavori ottenendo la Targa della Critica Piero Cesanelli, il Premio PMI Produttori Musicali Indipendenti per il miglior progetto discografico e il Premio delle Università di Macerata e Camerino Unimarche per il miglior testo. A Lamante il Premio Nuovo Imaie. Tantissimi ospiti intervenuti a impreziosire la serata.

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Simone Cristicchi e Amara, presenti a sorpresa, hanno inaugurato la finale omaggiando Franco Battiato sulle note dei brani L’ombra della luce e La cura. Ad aprire la gara Lamante che ha proposto il travolgente brano L’ultimo piano: “La musica deve creare comunità”. Simone Matteuzzi ha unito generi musicali differenti nell’originale IpersensibileAMarti ha emozionato con la magnetica Pietra, Zic ha unito cuore e sentimenti in Futuro stupendo.

 

Breve pausa per l’arrivo di Mogol, accolto da una scrosciante standing ovation, che ha raccontato: “Nel mio caso l’ispirazione è determinata dalla musica, io non penso senza musica”. Il paroliere ha poi chiamato Gianmarco Carroccia che ha reso omaggio a Lucio Battisti con Emozioni, I giardini di marzo e Il mio canto libero.

 

Il Maestro ha ricevuto la Targa per Alti Meriti Artistici dell'Università di Macerata e dell'Università di Camerino.

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Ilaria Argiolas ha ridato il via alla serata con Vorrei guaritte io: “È più una canzone per curare la mia rabbia che una canzone d’amore”. Cristiana Verardo ha cantato Ho finito le canzoni portando sul palco il caldo del Salento in un avvolgente ed energico abbraccio, penultima artista cecilia che ha proposto Lacrime di piombo da tenere con le mani: ”Rappresentano la fine di un periodo non troppo felice della mia vita”. Ultimi i Santamarea con il brano omonimo, un'esortazione ad accettare gli eventi esterni che come una marea possono abbatersi sulle nostre vite.

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Flavio Insinna ha letto Franco Califano, omaggiato da Ermal Meta con Un tempo piccolo. Il cantautore, affincato dal gruppo Gnu Quartet, ha proposto Piccola anima e Mi salvi chi può. L'ultimo ospite della serata è stato Dardust che ha mescolato elettronica e pop dando vita a uno spettacolo ipnotico in grado di far scatenare tutta l'arena.

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