Inhaler, l’unione che fa la forza (e la musica che piace). La recensione del concerto

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Sono giovani ma vogliono fare sul serio. E ci riescono alla perfezione. Sono gli Inhaler di Eli Hewsom, che ieri sera hanno concluso il loro tour in Italia. Tre date tra Roma, Bologna e Milano che hanno visto il gruppo portare sul palco i principali successi dei due album pubblicati tra il 2021 e il 2023, ovvero “It wont’ be always like this” e “Cuts & Bruises”. E quando Eli intona “If you’re gonna break my heart”… Il nostro racconto

 

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Si sono formati a scuola (proprio come gli U2), la voce di Eli ricorda molto quella del papà illustre (sì, è il terzogenito di Bono Vox), ma attenzione: gli Inhaler fanno di testa loro. E, piano piano, stanno creando la loro credibilità e il loro percorso. Certo, il fatto che il frontman sia cresciuto in un ambiente artisticamente molto stimolante è un plus, ma questo non fa degli Inhaler una band che si basa solo una persona. Anzi: la loro unione è forte e lo si vede sul palco. Un gruppo formato da Robert Keating (basso), Ryan McMahon (batteria), Josh Jenkinson (chitarra) e da, appunto, Eli Hewson, voce e chitarra che, nell’ultima data del loro tour italiano, hanno portato le canzoni dei due album pubblicati tra il 2021 e il 2023. 

Tra Joy Division e Echo & the Bunnymen

Una musica che ricorda un po’ quella dei Joy Division di Ian Curtis e di Echo & the Bunnymen, ma ha anche sfumature vicine alle canzoni degli U2 degli inizi, dei Depeche Mode e un briciolo di Kodaline. Un mélange interessante, che si fa ascoltare con molto piacere. Quando Eli, però, intona “If you’re gonna break my heart”, tutta l’essenza della band si sente, eccome. Ed esplode la gioia tra i presenti in sala, tra fan della band e alcuni venuti per ascoltare la voce di Eli che sì, ricorda quella del papà. Ma ha un percorso diverso, quindi: venite per ascoltare lui e la sua band che, di cose da raccontare ne ha. E ne avrà. Andare a un loro concerto per sperare di poter trovare qualcosa degli U2 non è da fare. O meglio: non è giusto. Perché questi giovani musicisti stanno creando la loro storia, partendo dalla musica che hanno ascoltato sin da bambini certo, ma ne stanno facendo di nuova. Ed è bello vedere questo processo di nuova creazione. Parlano pochissimo (Eli ha ringraziato in italiano), ma suonano per circa un'ora e mezza le loro canzoni. Una bellissima scommessa ce, nel tempo, può diventare qualcosa di ancora più bello. Come back soon!

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La scaletta

These are the days

My honest face

Dublin in ecstasy

Totally

When it breaks

Perfect storm

In my sleep

My kng will be kind

Who’s your money on? (Plastic house)

Valentine

Love will get you there

Cheer up baby

 

If you’re gonna break my heart

Just to keep you satisfied

IWABLT (with long intro)

 

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