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Beyoncé è tornata a esibirsi: il concerto (blindatissimo) a Dubai. Critiche dei fan VIDEO

Musica
©Getty

La popstar si è esibita in occasione dell'inaugurazione dell'hotel Atlantis The Royal, intascando un cachet stellare. A molti suoi fan, però, questa scelta non è piaciuta

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Beyoncé è tornata. Queen Bey, come la chiamano i suoi fan, ha calcato nuovamente un palco dopo oltre quattro anni di pausa. L'occasione, però, ha fatto storcere il naso a molti suoi fan: la popstar, infatti, ha scelto di esibirsi dal vivo per l'inaugurazione a Dubai del lussuoso hotel Atlantis The Royal, di proprietà del gruppo Istithmar World che fa capo direttamente al governo di Dubai. Il cachet? Stellare.

Beyoncé, un'esibizione da 330 mila euro al minuto

Il ritorno sulle scene di Beyoncé è stato pagato profumatamente: come rivelato da TMZ, ben 24 milioni di dollari. La cantante, che non si esibiva dal 2018, e cioè dal Global Citizen Festival di Johannesburg, in Sudafrica, a Dubai ha dato spettacolo per un'ora e mezza davanti a pochi selezionati spettatori. Volendo fare i calcoli, Queen Bey ha guadagnato circa 330 mila euro al minuto. Ad assistere allo spettacolo c'erano anche il marito Jay-Z, i genitori Tina Knowles-Lawson e Mathew Knowles e i suoi tre figli. La primogenita Blue Ivy, 11 anni, si è anche esibita insieme alla celebre mamma sulle note di Brown skin girl. Tante le star presenti in sala, come Kendall Jenner, Liam Payne e Ronan Keating. Beyoncé ha cantato alcuni dei suoi più grandi successi come Crazy In Love, Naughty Girl, Halo e XO. Il concerto si è concluso con un enorme spettacolo pirotecnico.

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La scaletta non conteneva però nessun brano dell'album del 2022 Renaissance, dedicato alla comunità della musica dance nera e queer. Una scelta obbligata: l'omosessualità negli Emirati Arabi Uniti è illegale ed è considerata un crimine punibile con la morte. Per questo motivo negli ultimi anni sono stati molti gli artisti che hanno deciso di rifiutare di esibirsi, come segno di protesta contro le violazioni dei diritti umani che avvengono nel Paese. Ecco perché a molti la scelta di Beyoncé, il cui patrimonio è stato valutato in 500 milioni di dollari, non è piaciuta: da attivista e riferimento della comunità LGBTQ+, ci si aspettava che rifiutasse l'invito (e quindi il cachet stellare) come già fatto da artisti del calibro di Pearl Jam, Big Thief e Nicki Minaj.

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