Robert Plant trasforna Rock and Roll dei Led Zeppelin in un pezzo r&b con Imelda May

Musica

Manuel Santangelo

©Getty

Il cantante dei Led Zeppelin si è esibito in un’inedita versione del classico del 1971. Lo ha fatto durante un evento per festeggiare i trent’anni del longevo programma Later... with Jools Holland, proponendo nell’occasione anche altre due cover di un paio di artisti. Ad accompagnarlo in questa performance c’era l’artista irlandese, in passato paragonata persino a grandi voci del jazz jazz come Billie Holiday

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Rock and Roll venne scritta per ricordare, sopratutto a quei critici che avevano lamentato una eccessiva virata dei Led Zeppelin verso il folk, che Jimmy Page e soci sapevano ancora infiammare le folle con un suono duro e puro. Per questo forse fa ancora più specie ascoltare questo pezzo del 1971 riletto in chiave R&B, con la dolce ma potente voce di Imelda May a intrecciarsi con quella di Robert Plant. L’esibizione risale al 5 ottobre ma solo il 16 su YouTube è apparso finalmente un video della performance. Per vederlo bisogna andare sul canale della BBC. Proprio la rete britannica ha infatti trasmesso l’evento per festeggiare i trent’anni dello show Later... with Jools Holland in cui è stato rivisitato il capolavoro degli Zeppelin. Robert Plant d’altra parte ha da sempre un dichiarato amore anche per il soul e in generale per sonorità meno “aggressive” di quelle che ne hanno fatto in buona parte la sua fortuna. Una passione confermata anche durante la partecipazione a questo trentennale dove, sempre accompagnato da May e dall’orchestra di Jools Holland, ha riletto pure I Feel So Bad di Chuck Willis e Lonely Avenue di Ray Charles.

La versione di Robert e Imelda

Dai Van Halen fino a Kid Rock, passando per gli AC/DC. Rock and Roll è stata riproposta già molte volte, anche da illustri colleghi di Plant e dei Led Zeppelin. I Foo Fighters suonarono il brano addirittura davanti ai membri restanti della band nel 2012, durante una serata celebrativa per i Led Zeppelin al Kennedy Center Honors. Nessuna versione è pero sembrata mai così fuori dai canoni e delicata come quella di qualche giorno fa, anche per merito della partecipazione di Imelda May. L’artista dublinese, che proprio dopo un apparizione al Later... with Jools Holland spiccò il volo con il secondo album Love Tattoo nel 2009, aggiunge il surplus di una voce diversa capace di passare senza problemi dal blues al jazz (non a caso May è stata in patria paragonata addirittura a Billie Holiday). Dopo l’ascolto si ha la sensazione che il brano appartenga anche un po’ a lei, nonostante l’anagrafe dica che sia nata solo un paio di anni dopo l’uscita del pezzo.

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It’s only Rock and Roll (but we like it)

Rock and Roll fa parte di quello che è forse l’album più iconico dei Led Zeppelin. IV vide la luce proprio in un giorno di novembre di ormai mezzo secolo abbondante fa, nel 1971. La canzone venne poi all’inizio dell’anno dopo pubblicata anche come singolo e divenne presto pure l’apertura dei concerti in quel periodo. Pur non avendo un testo di per sé eccessivamente profondo, Rock and Roll aveva alla base un messaggio importante per i suoi autori: i Led Zeppelin sapevano fare quel genere e ne sarebbero stati sempre gli alfieri, con buona pace dei critici. Robert Plant scrisse le parole del brano molto velocemente, ispirato dalle rimostranze di coloro che non avevano gradito i toni folk del lavoro precedente (in particolare nella seconda parte). Le malelingue dicevano che quell’apertura a nuove sonorità fosse la spia di un ammorbidimento degli Zeppelin, ormai non più così preparati a regalare dell’autentico rock da suonare a tutto volume.

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Buono in tutte le salse

La risposta del gruppo nacque forte e potente in soli quindici minuti, quando il chitarrista Jimmy Page venne preso dall’ispirazione in un momento di stallo. La band stava invano provando a completare Four Sticks ma presto decise di cambiare obiettivo, costruendo da zero Rock and Roll sotto l’influenza di brani come Keep A-Knockin di Little Richard. “Volevamo solo che venisse fuori tutto. Era una cosa molto animale, una cosa potente, quello che stavamo facendo era come se provenisse dagli inferi”, avrebbe ricordato in seguito Robert Plant. Da quel quarto d’ora di fuoco sarebbe nato uno dei classici dei Led Zeppelin e uno dei brani che (stando almeno a quanto dice il figlio del batterista John Bonham) è anche uno dei più complessi da suonare nel loro repertorio. Rock and Roll sopravvive ancora oggi, mantenendo la sua forza sia quando è presentata live in un medley con Whole Lotta Love sia quando viene ribaltata in chiave R&B. Se non ci credete, ora potete andare a esaminare in prima persona le prove su internet.

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