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Morto Alan White, batterista degli Yes

Musica
Immagine tratta dal profilo Instagram @yesofficial

Ne ha dato l’annuncio la famiglia con la condivisione di un comunicato stampa. Alan White, storico batterista della band prog Yes, si è spento ieri, giovedì 26 maggio a Seattle dopo una breve malattia. Il musicista aveva 72 anni

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È grande lutto nel mondo della musica per la scomparsa di Alan White, storico batterista degli Yes, band icona del progressive rock britannico. Secondo le prime indiscrezioni provenienti da famiglia ed entourage, il musicista si sarebbe spento ieri, giovedì 26 maggio, nella sua casa di Seattle, all’età di 72 anni. Di recente, la band capitanata da Jon Davison aveva comunicato che, causa problemi di salute, White non avrebbe preso parte alle date del tour in programma per festeggiare i cinquanta anni di carriera dalla formazione degli Yes.

Tutto il mondo della musica si unisce al cordoglio della famiglia White

In una giornata che ha sconvolto il mondo dell’arte, tra cinematografia e musica, per le numerose perdite – da Andrew Fletcher, tastierista dei Depeche Mode a Ray Liotta, celebre attore statunitense – arriva come un lampo a ciel sereno la notizia della morte di Alan White, il batterista del gruppo rock brittanico Yes. Indiscrezioni che, dopo aver iniziato a circolare sul web, hanno trovato la conferma da parte dei familiari più stretti al musicista, con la moglie Gigi che ha condiviso tramite comunicato stampa queste parole, accompagnata dall’abbraccio di figli e nipoti: “Alan White, il nostro amato marito, papà e nonno, è morto all’età di 72 anni nella sua casa di Seattle il 26 maggio 2022, dopo una breve malattia”. Che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, lo si era già potuto intuire quando la band, in occasione della presentazione delle prime undici date del suo tour europeo, dedicato ai 50 anni di carriera, aveva raccontato che Alan White non sarebbe stato presente sul palco a causa di problemi di salute. Grande il cordoglio da parte del mondo della musica, dell’arte e dello spettacolo, con gli stessi Yes che hanno condiviso sui social un bellissimo primo piano, in bianco e nero, di Alan White sorridente, raccontando dal profondo del cuore che, “Nel corso della sua vita e della sua carriera di sei decenni, Alan è stato tante cose per molte persone: una rock star per i fan di tutto il mondo; compagno di band per alcuni e gentiluomo e amico di tutti coloro che lo hanno incontrato”.

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Chi era Alan White

Nonostante nel corso della sua lunga carriera abbia fatto parte di svariate realtà rock, Alan White è conosciuto in tutto il mondo per essere stato il batterista della celebre band britannica, icona del rock progressivo, Yes, nella sua formazione attuale con Jon Davison, Steve Howe, Geoff Downes e Billy Sherwood. Nato a Pelton, nel nord dell’Inghilterra, White ha mostrato la sua passione per le sette note fin da piccolo, quando a soli sei anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte del pianoforte. Da lì è stata gavetta con numerosi altri strumenti fino a incontrare l’amore a prima vista della batteria che suona a partire dai tredici anni. Dopo un passato da musicista nei più noti locali pubblici della sua terra natale, negli anni ’60 White inizia a collaborare con svariati gruppi, incontrando anche l’arte di musicisti come Steve Winwood, John Lennon e George Harrison. L’incontro con gli Yes avviene nel 1972 quando, in tour con Joe Cocker, Alan White fu invitato ad unirsi alla band britannica per alcune date della tournée Close to the Edge. Non solo musica con la sua band, Alan White ha composto anche un album da solista, Ramshackled del 1975. Dagli anni ’80 aveva scelto di lasciare il suo amato Regno Unito per trasferirsi a Seattle dove ieri ha lasciato familiari e fan.

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