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Songs Of A Lost World, il nuovo album dei Cure: tutto quello che c'è da sapere

Musica

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il prossimo ottobre arriverà nei negozi di dischi il nuovo album della leggendaria band capitanata da Robert Smith. Per adesso la data certa è quella dell'inizio del loro tour, che comincerà il 6 ottobre a Riga, in Lettonia. Il gruppo promette di dare alle stampe prima della tournée il seguito di "4:13 Dream" di 14 anni fa, che sarà quindi il 14esimo disco della band. Li sentiremo anche in Italia: a Bologna il 31 ottobre e poi l’1, il 3 e il 4 novembre rispettivamente a Firenze, Padova e Milano

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“Songs Of A Lost World” è il nuovo attesissimo album dei Cure che pare sia "quasi finito”. Arriverà nei negozi di dischi il prossimo ottobre, nei primi giorni del mese dato che la leggendaria band nata nel 1976 e ancor oggi capitanata da Robert Smith ha garantito che lo darà alle stampe prima del tour europeo. Visto che la tournée dei Cure ha già una data di inizio certa, ossia il 6 ottobre (data del primo live, che è atteso a Riga, in Lettonia), significa che “Songs Of A Lost World” sarà disponibile all'acquisto entro la prima settimana di ottobre.

Il quattordicesimo album in studio dei Cure è il seguito ideale di "4:13 Dream", uscito 14 anni fa (nell’ormai lontano 2008). Per adesso non è ancora finito tuttavia lo sarà presto, come afferma il frontman, cantante e chitarrista Robert Smith. È stato proprio lui a farsi portavoce del gruppo, garantendo che l'uscita sarà antecedente all'inizio del tour in Europa.

Le indiscrezioni relative a “Songs Of A Lost World” sono state offerte dal leader dei Cure durante un’intervista rilasciata a NME il giorno in cui il bassista del gruppo, Simon Gallup, ha ricevuto l'Icon Award agli Ivor Novello Awards.

Smith ha ribadito che “Songs Of A Lost World” è in fase conclusiva: è "quasi finito”, ha affermato, e aggiunge che nessuno dovrebbe aspettarsi singoli di successo. Questo diventerà più oscuro, "più simile a Disintegration che a [The] Head On The Door”, ha aggiunto il chitarrista.

Le parole di Robert Smith

"È piuttosto implacabile, il che attirerà l'hardcore del nostro pubblico, ma non credo che da esso otterremo nessun singolo numero uno o qualcosa del genere", ha detto Smith. "È stato piuttosto straziante, come è stato per tutti gli altri".

Prima di questa intervista, Smith aveva rivelato che il disco è stato già mixato per metà e sequenziato, tuttavia ci sono ancora alcune parti che devono essere registrate e aggiunte.

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Il disco

“Songs Of A Lost World” avrà 12 tracce. Manca poco alla finalizzazione del disco. "Reeves [Gabrels], il nostro chitarrista, è venuto dall'America in giornata solo per finire un paio di assoli, io devo finire un paio di voci", ha detto Smith. “Essenzialmente è un album di 12 tracce. È lì, è mezzo mixato e mezzo finito”, promette il musicista. “È una cosa strana. Ci siamo un po’ evoluti negli ultimi due anni".

Il cambiamento di cui parla Robert Smith pare sia un netto miglioramento: "Penso che sia la cosa migliore che abbiamo fatto", ha detto il frontman. "Non sto facendo l’Oasis quando dico che è il miglior album. Molte canzoni sono difficili da cantare, ed è per questo che mi ci è voluto un po’”, spiega Smith.

Gran parte di questo lungo lasso di tempo, ben 14 anni, è stato impiegato anche per un secondo album su cui la band si dice stia lavorando. Tuttavia di questo progetto parallelo non è mai stato rivelato nessun titolo né tantomeno una conferma da parte di Smith.
Quest'ultimo aveva rivelato l'anno scorso che è stato il blocco dello scrittore ad aver ostacolato i progressi del disco.

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La genesi dell’album

Il processo di scrittura di “Songs Of A Lost World” è iniziato nel 2019. Nonostante la band avesse già scritto ormai gran parte del materiale, Smith in un'intervista al Times disse di non avere ancora nulla in cantiere. Nulla di valido, intendeva dire.

“Abbiamo registrato una ventina di canzoni e io non ho scritto nulla", affermò. "Voglio dire, ho scritto molto, ma alla fine l'ho guardato e ho pensato: 'Questa è spazzatura'. Il problema è che sono diventato un critico così aspro di me stesso che penso: 'Chi sarà interessato a questo? È davvero così male”.

Ma il musicista poi si è ricreduto, visto che afferma che questo è a suo avviso il capolavoro dei Cure.

Il tormento di Smith è comunque il suo solito processo creativo, fa anche un po' parte del personaggio: l'agonia e il male di vivere fanno da muse, sono la fonte della sua ispirazione.
Purtroppo però quella sua ispirazione ultimamente è stata messa a dura prova, per esempio ha spiegato che i remaster di “Wish” del 1992 avranno tante demo strumentali, molte delle quali scritte da Gallup, perché Smith non riusciva a trovare le parole per rendergli giustizia.

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Il tour e le date in Italia

Il tour europeo dei Cure comincerà il 6 ottobre a Riga, in Lettonia.

Sono attese anche quattro date in altrettante città italiane, per la gioia dei fan nostrani del gruppo diventato cult grazie a capolavori come “Lullaby”, “Boys don't cry” e “Disintegration”.

La prima data in Italia sarà a Bologna il 31 ottobre 2022, seguita dai concerti a Firenze, Padova e Milano, rispettivamente l’1, il 3 e il 4 novembre.

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