L'Accademia Nazionale ha ospitato l'ensamble formato dai migliori musicisti ucraini per uno spettacolo di beneficenza. Con loro anche Francesco di Rosa, primo oboe dell'Orchestra della Fondazione musicale romana
Un concerto di solidarietà e beneficenza per chiedere la fine della guerra in corso in Ucraina. Lo spettacolo si è tenuto ieri a Santa Cecilia di Roma e ha visto protagonisti i Solisti di Kiev, ensemble da camera fondato nel 1996 e formato dai migliori musicisti ucraini. Con i musicisti si è esibito anche anche Francesco di Rosa, primo oboe dell'Orchestra della Fondazione musicale romana.
"Fare musica in queste condizioni è molto difficile"
I Solisti di Kiev sono impegnati in una tournée cominciata prima dello scoppio del conflitto, che ha già toccato diverse città italiane. "Quando siamo partiti la situazione era abbastanza tranquilla, non potevamo immaginare che le forze russe avrebbero puntato Kiev e le città principali, invece è successo - ha spiegato il loro portavoce -. Fare musica in queste condizioni è molto difficile, ma al momento non abbiamo alternative, vogliamo allora onorare questo impegno raccogliendo tutte le nostre forze mettendo tutto il nostro cuore in ogni nota di questo concerto. Suoneremo per i nostri familiari, per voi e tutto il popolo ucraino che sta soffrendo. Vogliamo attraverso la musica lanciare un messaggio di serenità e speranza e auspicare che la guerra si fermi immediatamente".
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IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Il programma della serata comprendeva pagine dei compositori ucraini Myroslav Skoryk, Maksim Berezovskij e degli italiani Tomaso Albinoni, Antonio Vivaldi e Nino Rota. Spazio anche alla musica contemporanea con il Concerto n. 3 per oboe e archi di Raffaele Bellafronte. L'incasso del concerto - biglietto unico a 10 euro - è devoluto interamente alla Croce Rossa Italiana e destinato agli interventi per fronteggiare l'emergenza ucraina.