Guerra in Ucraina, Sony Music sospende le operazioni in Russia

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Camilla Sernagiotto

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Dopo che la divisione di Sony che si occupa delle consolle PlayStation e dei videogiochi ha annunciato la sospensione delle spedizioni di prodotti verso la Russia, anche la divisione musicale si unisce alla decisione. “Chiediamo la pace in Ucraina e la fine delle violenze. Abbiamo sospeso le operazioni in Russia e continueremo a sostenere gli sforzi di soccorso umanitario globale per aiutare le vittime bisognose”, si legge in una dichiarazione ufficiale pubblicata sul sito del gruppo musicale che fa capo alla Sony

Anche Sony Music taglia i ponti con la Russia, unendosi alla presa di posizione della divisione dell'elettronica e del gaming dello stesso gruppo, e unendosi anche alla lista molto lunga (in continua espansione) di aziende, società, organizzazioni, artisti e personalità di ogni tipo e settore che hanno sospeso qualunque tipo di collaborazione con il Paese di Putin.

“Sony Music Group chiede la pace in Ucraina e la fine delle violenze. Abbiamo sospeso le operazioni in Russia e continueremo a sostenere gli sforzi di soccorso umanitario globale per aiutare le vittime bisognose”, queste le parole che si leggono in una dichiarazione ufficiale pubblicata sul sito del gruppo musicale che fa capo alla Sony.

Nelle ultime ore l’azienda giapponese leader nell'elettronica aveva annunciato la sospensione di tutte le spedizioni di consolle PlayStation e di videogiochi verso la Russia. Sony ha anche donato 2 milioni di dollari all'Unhcr e a Save the Children per sostenere le vittime della guerra.


Un rappresentante della divisione specializzata nei videogiochi ha dichiarato mercoledì 9 marzo che la società ha sospeso tutte le spedizioni di consolle e software nel Paese, incluso il lancio del nuovo titolo di corse Gran Turismo 7. Anche il PlayStation Store non sarà più disponibile in Russia, come riporta la CNBC.

"Sony Interactive Entertainment (SIE) si unisce alla comunità globale per chiedere la pace in Ucraina", ha affermato la società.

Per quanto riguarda l'etichetta musicale, ossia la label di Rob Stringer (Presidente e CEO di Sony Music), il medesimo stop dei rapporti con Mosca è stato annunciato poco dopo.

I dipendenti di Sony Music continueranno a ricevere lo stipendio

Come rivela Variety, i dipendenti di Sony Music continueranno a ricevere i propri stipendi, non si sa per quanto tempo (per adesso il periodo è ancora indefinito). La situazione degli artisti contrattualizzati è ancora da chiarire, secondo quanto riporta il magazine statunitense.

Tutte le aziende musicali si sono ritirate dalla Russia

Prima dell'annuncio di Sony Music, c'è stato l'annuncio (pronunciato martedì 8 marzo) da parte di Universal Music Group: l'altro enorme gruppo attivo nel mercato musicale ha detto basta alle operazioni in Russia.
La Warner si ritirerà anch'essa dal Paese nei prossimi giorni, quindi tutte le aziende specializzate in musica lasciano Mosca a seguito della guerra in Ucraina.

Sony, Universal e Warner hanno (anzi: avevano) molte aziende, divisioni, uffici e attività su suolo russo. Oltre ad aver sospeso tutti i rapporti commerciali e collaborativi con la nazione di Putin, tutte e tre le aziende musicali hanno fatto donazioni per sostenere il popolo ucraino.

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Le aziende che hanno lasciato la Russia

Dopo che il 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato alle forze militari russe di invadere l'Ucraina, molte multinazionali sono state costrette a rivedere, rivalutare e recidere i propri legami con la Russia.
Sono molte le aziende occidentali che hanno preso questa posizione, chiudendo negozi, attività, commerci, collaborazioni, investimenti e sospendendo qualunque tipo di rapporto con Mosca.

Sony, Nintendo e Universal stanno seguendo l’esempio già dato da molte multinazionali, prime tra tutte quelle i cui marchi si rivelano icone dell'Occidente, emblematiche in primis degli Stati Uniti d'America.

McDonald's, Coca-Cola, PepsiCo e Starbucks, tra le altre, hanno fermato tutti i rapporti e le operazioni in Russia per protestare contro l'invasione dell'Ucraina.

Microsoft ha dichiarato che interromperà tutte le nuove vendite dei suoi prodotti e servizi, comprese quelle delle consolle di gioco Xbox, del software e dei servizi in abbonamento.
Epic Games, lo studio che sta dietro al celebre videogame Fortnite, ha fatto la stessa cosa, annunciando che sta "fermando il commercio con la Russia per i nostri giochi".

Per quanto riguarda la decisione di Sony, lato videogame si tratta di una delle mosse più importanti nel panorama gaming poiché l'azienda godeva della più grande presenza in Russia, con vendite maggiori rispetto a qualsiasi altro produttore di consolle, secondo i dati degli esperti del settore riportati da Business Today.

“Se un'azienda sul lato consolle ha una scelta particolarmente difficile da un punto di vista puramente finanziario, è Sony", ha detto di recente alla CNBC Lewis Ward, capo dei giochi presso la società di ricerca IDC.

Mykhailo Fedorov, il ministro ucraino del digitale, aveva precedentemente richiesto a Microsoft e Sony di bloccare tutti gli account russi e bielorussi e di cancellare tutti gli eventi che le aziende avevano pianificato nei due Paesi sopracitati.

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