La co-conduttrice del Festival travestita da Zorro ha scherzato con Amadeus. “L'ho fatto per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura di un uomo travestito”. E chiude con un monologo sull'unicità
Grande protagonista della terza serata del Festival di Sanremo 2022 (LO SPECIALE) è Drusilla Foer, alter ego dell'attore fiorentino Gianluca Gori. Attrice, cantante, scrittrice e star del web, si è dimostrata da subito all'altezza del palco dell'Ariston.
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Drusilla Foer si propone come cantante
Drusilla Foer ha fatto il suo ingresso sul palco del Festival (LA CLASSIFICA DOPO LA TERZA SERATA) con un lungo abito nero, e il fare altezzoso. L'artista ha iniziato a cantare, “convinta” di essere in gara tra i big (TUTTI I TESTI DELLE CANZONI). “Senta coso, come si chiama? Amedeo? – ha detto ad Amadeus – Sono una cantante, sono venuta a cantare, se ne vada oppure mi chiami il direttore artistico”. Quando poi il direttore artistico le ha spiegato che invece di cantare avrebbe dovuto co-condurre lei ha risposto: “Cosa dovrei fare? Devo fare la valletta su questo palco accanto a lei tutta la sera? Un inferno. Se lo sapevo non venivo oppure mi mettevo scosciata, ho anche un koala tatuato sulla coscia”. Poco dopo Drusilla ha annunciato tra i big Michele Bravi, entusiasta di vederla a Sanremo. “Sono proprio contento, è bello che tu sia qui. Vuol dire che la meritocrazia vince”.
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Drusilla Foer diventa Zorro
Drusilla è apparsa, nel corso della serata, vestita da Zorro. Amadeus l'ha riconosciuta subito. “L'ho fatto per allegria, per fare qualcosa di un po' eccentrico. E anche per gentilezza, per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura, di 'un uomo travestito', sicché mi sono travestita, da Zorro”, ha precisato. “Le affetto un pezzettino di naso, zac! Guardi che gliene rimane abbastanza”, ha detto rivolta ad Amadeus. “Come starebbe male... gli uomini con il naso piccolo sono come le Ferrari senza volante”, ha spiegato, togliendosi la mascherina. “Si deve spogliare completamente?”, le ha chiesto Amadeus. E lei: “Avrei delle grandi sorprese”, ha scherzato con grande ironia.
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Drusilla Foer, il monologo
Drusilla si è poi esibita in un monologo sulla diversità. “Meglio l'unicità”, ha detto. “Bisogna entrare in contatto con la propria unicità. Sarà una figata pazzesca. Si prendono per mano tutte le cose che ci abitano, le cose belle e quelle brutte e si portano in alto, si sollevano insieme a noi nella purezza dell'aria, alla luce del sole, in un grande abbraccio innamorato e gridiamo: che bellezza! Tutte queste cose sono io. E sarà bellissimo abbracciare la nostra unicità. A quel punto sarà più facile aprirci all'unicità dell'altro. Io sono molto fortunata ad esser qui, date un senso alla mia presenza e tentiamo insieme l'atto rivoluzionario, il più grande che si possa fare al giorno d'oggi: l'ascolto. Ascoltiamoci e doniamoci agli altri. Confrontiamoci gentilmente. Anche solo per assicurarci che le nostre convinzioni non siano delle convenzioni. Facciamo scorrere i pensieri in libertà senza pregiudizio, senza vergogna, facciamo scorrere i sentimenti e liberiamoci dalla prigionia e dall'immmobilità. Pensate se il mondo non ruotasse. Se il buio fosse nero” ha detto, prima di chiudere in musica.