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Phil Collins, le migliori canzoni dai Genesis alla carriera da solista

Musica

Cantautore, polistrumentista e attore, è stato componente dello storico gruppo e ha conquistato il successo anche da solista vendendo oltre 100 milioni di album in tutto il mondo

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È, con Paul McCartney e Michael Jackson, uno dei tre artisti in grado di vendere oltre 100 milioni di album in tutto il mondo come solista e membro di una band. Con i Genesis Phil Collins ha conquistato un posto di rilievo nella storia della musica e poi da solista ha dominato in particolare le classifiche degli anni 80 diventando l’artista con più canzoni nella Top 40. In carriera ha conquistato 7 Grammy Awards, 5 BRIT Awards, 2 Golden Globe, un Premio Oscar, un MTV Video Music Awards e un Disney Legends, ma è stato anche oggetto di numerose critiche da parte della stampa specializzata. L’eccessiva esposizione negli anni 80 e nei primi anni 90 hanno spesso influenzato il giudizio che fa da contraltare agli attestati di stima ricevuti da numerosi artisti. Phil Collins è diventato una figura iconica all'interno della musica urban americana e come batterista è stato importante punto di riferimento per tantissimi colleghi. Per conoscere al meglio la carriera di Phil Collins, abbiamo scelto cinque brani del suo repertorio con i Genesis e da solista:

  • Follow You Follow Me
  • Mama
  • In the Air Tonight
  • Another Day in Paradise
  • Against all Odds

Follow You Follow Me

Follow You Follow Me” è il primo grande successo dei Genesis. Si tratta del primo estratto dall’album “…And Then There Were Three…” pubblicato nel 1978. La canzone è stata scritta da Tony Banks, Mike Rutherford e Phil Collins e nel video ufficiale si vede quest’ultimo ricoprire il ruolo di cantante con shaker e di batterista. “Era il nostro unico brano veramente scritto da un gruppo. Mike ha suonato il riff, poi ho iniziato a suonare una sequenza di accordi e una linea melodica, che Phil ha poi centralizzato. Ha funzionato così bene che abbia deciso di lavorarci”, ha dichiarato Tony Banks. Phil Collins invece ha sempre parlato di una grande traccia ritmica che però non doveva diventare un singolo di successo.

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Mama

Ancora oggi con oltre 18 milioni di visualizzazioni, il video di “Mama” è uno dei più visti dei Genesis. La canzone è un singolo estratto dal dodicesimo album in studio del gruppo ed è il più grande successo commerciale della band dopo l’addio di Peter Gabriel. Il brano nasce dalla lettura del libro “The Moon’s Balloon” di David Niven e racconta la storia d’amore edipico tra una prostituta e un suo cliente che la chiama appunto “mamma”.

In the Air Tonight

"In the Air Tonight" è il singolo di debutto da solista di Phil Collins e incluso nell’album “Face Value” del 1981. La parte finale è stata celebrata come uno dei 101 Greatest Drumming Moments mentre il testo è stato scritto da Phil Collins per il dolore che ha provato dopo aver divorziato dalla sua prima moglie. Nel 2016 dichiarò che il brano nacque spontaneamente: “Non sono abbastanza sicuro di cosa parla la canzone, ma c'è molta rabbia, molta disperazione e molta frustrazione”.

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Another Day in Paradise

"Another Day in Paradise" è stato pubblicato come primo singolo da “...But Seriously” e affronta come tema il problema dei senzatetto. Phil Collins canta la canzone in terza persona, mentre osserva un uomo che attraversa la strada e ignora una donna senzatetto. Il cantante implora gli ascoltatori di non chiudere un occhio perché, tracciando un'allusione religiosa, "è solo un altro giorno per te e per me in paradiso". Collins si rivolge anche direttamente a Dio cantando: "Oh Signore, non c'è più niente che qualcuno possa fare? Oh Signore, ci deve essere qualcosa che puoi dire". “Another Day in Paradise” è stato l’ultimo singolo numero uno degli anni 80 e il primo degli anni 90.

Against all Odds

Scritta per la colonna sonora del film “Due vite in gioco”, “Against All Odds” è una ballad in cui il protagonista implora la ex sapendo che la riconciliazione è contro ogni previsione. Il singolo ha raggiunto il numero 2 nel Regno Unito il numero 1 della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti. Con il tempo la canzone è stata interpretata da diversi cantanti che hanno conquistato il primo posto in classifica. Nel 2000 è stato il turno di Mariah Carey e i Westlife, mentre nel 2005 è stato il turno di Steve Brookstein, primo vincitore di The X Factor.