Un mix di generi che segna l’evoluzione di Ernia. Ecco le parole dei protagonisti di questa nuova versione del brano
Prosegue la grande crescita artistica di Ernia che, nonostante lo stop generale al mondo degli eventi culturali live, ha vissuto un 2020 alquanto positivo. Dal successo di “Gemelli” al fatto che “Superclassico” si sia guadagnata un posto tra le hit degli scorsi dodici mesi.
È pronto per nuove sfide e una di queste è rappresentata dalla nuova versione di “Ferma a guardare”. Un brano che viene impreziosito dalla collaborazione con i Pinguini Tattici Nucleari. Ancora una contaminazione, per non relegarsi da solo in un mondo dai confini ben definiti. Un rischio per quanto riguarda il rapporto con il suo pubblico ma, al tempo stesso, un chiaro esempio di una crescita inarrestabile.
Ferma a guardare, parlano i protagonisti
Ecco le parole dei Pinguini Tattici Nucleari in merito al featuring realizzato: “Ernia è uno di quelli che ha fatto la gavetta, proprio come noi. I nostri percorsi presentano molte analogie, nonostante i generi siano diversi. È saltata fuori l’idea di fare qualcosa insieme, mischiando le rispettive visioni musicali”.
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Ecco invece il pensiero di Ernia: “I Pinguini Tattici Nucleari sono dei professionisti. Mi è rimasto impresso come abbiano subito preso a cuore il brano, lavorandoci per poter far coesistere le nostre figure artistiche”.
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Ferma a guardare, il testo
Io che non ho mai avuto una donna per un po’
Ho sempre tenuto le relazioni distanti
Vogliono tutte prender qualcosa che non ho
Non ci si lega alle persone quando si è grandi
Dopo arrivi tu, eh, nei tuoi occhi blu, eh
Trovo la paura che ho di innamorarmi
Tiro su una nube fatta dalle scuse
Che mi invento solo per non avvicinarmi
Sotto il tuo portone tu m’hai chiesto se ci sto
A salire ed era solo il primo appuntamento
Nello stesso punto dopo mesi io ti do
Dispiaceri е tu mi stai mandando via dicendo
Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai
In un monolocale sui Navigli in 40 metri
Mi hai chiesto credi all’amore o se avessi dei desideri
Che pensassi del futuro e se avessi amici veri
Eri ubriaca ma riempivi entrambi i nostri pensieri
Se ti muovi c’hai qualcosa come nessuna tipa
E io ho delle verità che non vuoi che ti dica
Se tornassi indietro, sai che non ti avrei mai ferita
Avrei comprato degli anelli per riempirti le dita
Poi lo facevamo forte, in piedi sulle porte
Dici non ti fermare
Però io guardo le altre e so che d’altra parte
Non lo puoi perdonare
Sotto il tuo portone tu m’hai chiesto se ci sto
A salire, ed era solo il primo appuntamento
Nello stesso punto dopo mesi io ti do
Dispiaceri e tu mi stai mandando via dicendo
Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai
Te l’avrò detto già tremila volte
Se servirà te lo dirò di più
Ti penso pure quando sto alle poste
Spedisco lettere ai tuoi occhi blu
E non lo so se mi farai rientrare
C’ho i fiori in mano e sono in imbarazzo
Tu ridi e resti lì ferma a guardare
Quanto sei bella, cazzo
Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai
Te ne vai