La cantautrice pubblica un nuovo singolo, colonna sonora della serie tv “Baby”. Il brano vede la collaborazione del duo elettronico Altarboy
“Il salto nel vuoto dell’incoscienza adolescenziale”, così Levante ha descritto “Vertigine”, il suo nuovo singolo e brano della colonna sonora della terza stagione di Baby. La cantautrice torna quindi sulle scene dopo il successo di “Tiki Bom Bom” e l’inedito “Sirene”. “Vertigine” vede la partecipazione del duo elettronico Altarboy e per Levante rappresenta “l’assenza di paura nonostante il dolore delle prime ferite. Sapere di aver perso un pezzo ed essere pronti a perderne altri ancora”. Una canzone che si può ascoltare nel teaser e nei titoli di coda della serie tv targata Netflix.
“Vertigine” dopo il successo estivo “Sirene”
“Mi hanno chiesto di scrivere un brano per “Baby” e io l’ho fatto su una base degli Altarboy. Questa si canta a squarciagola”, queste le parole di Levante pubblicate dopo pochi minuti dall’uscita ufficiale del singolo. “Vertigine” arriva ad oltre due mesi di distanza dalla pubblicazione di “Sirene”, canzone che racconta un'estate sospesa, attraverso la metafora di una conversazione tra la cantautrice e i suoi fan. “Ho sentito il bisogno di raccontare, come sempre, la realtà, il contesto… e non di fingere che, dal 21 giugno, quando è esplosa l’estate, siamo tornati o a fare quello che facevamo la scorsa o che faremo nella prossima. Questa è un’estate diversa e io sono qui a raccontarla”, ha spiegato Levante.
Il testo di “Vertigine” di Levante
Ho perso tutto, ho perso un po’ di me
su una strada irragionevole
andare in giro a cercarmi negli altri
e non trovare un cuore somigliarmi
Poi ho dato tutto, ho dato tutto a te
senza gloria e senza remore
ci siamo stretti negli occhi, negli anni, le mani
perché non sei qui a tenermi
Che io non so più ridere
e tu mi manchi più di me
Ed io rimango qui, io rimango qui
che ho ancora il cuore in mano
prendetene e mangiatene tutti
sì, dai tutti, esageriamo
Ho fatto un tuffo che vertigine
mi hai spinto via dentro le lacrime
un vuoto al petto, la vetta, l’asfalto
mani in alto, le parole sono armi
E mi scappa da ridere
che tu mi manchi più di me
Ed io rimango qui, io rimango qui
che ho ancora il cuore in mano
prendetene e mangiatene tutti
sì, dai tutti, esageriamo
io rimango qui, io rimango qui
che non ho ancora paura
di dare via la pelle e vivere come stelle
e vivere per me
Ed io rimango qui, io rimango qui
con questo cuore in mano
lasciatemene un grammo
e il resto è vostro, però non esageriamo
io rimango qui, io rimango qui
che non ho ancora paura
di dare via la pelle e vivere come stelle
e vivere per me