L’Arena di Verona riapre con “Il cuore della musica”, un abbraccio agli operatori sanitari

Musica

Chiara Ribichini

Con una serata per ringraziare tutte le persone impegnate in prima linea contro il covid, nel più grande teatro all’aperto del mondo è tornata la musica. Ventidue artisti d’eccellenza e quattro direttori d’orchestra, tutti italiani, in un viaggio nella nostra tradizione operistica. Sul palco, spostato al centro, anche l’enfant prodige del violino Giovanni Andrea Zanon

È un abbraccio all’Italia ferita. Un coro di ringraziamenti a medici e infermieri che nasce sulle note dell’Inno di Mameli e culmina nel Va' pensiero in un viaggio attraverso i brani e gli autori più celebri della nostra tradizione operistica. Da Verdi a Puccini, da Donizetti a Rossini, da Mascagni a Leoncavallo. È l’Arena che riparte con un palco spostato al centro e una nuova disposizione di cantanti e orchestrali per poter accogliere i 3000 spettatori consentiti dalle regole del distanziamento a fronte degli oltre 13.500 dell’era pre Covid (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).
“Vogliamo restituire a tutti gli operatori sanitari tutto quello che hanno fatto per noi. E’ una serata di sollievo spirituale per tutti” sottolinea a Sky Tg24 Cecilia Gasdia, direttore artistico e sovrintendente della Fondazione Arena di Verona. Poi, rivolgendo lo sguardo verso i gradoni che iniziano ad essere occupati dai primi arrivati, sospira: “ Sta entrando il pubblico eh... è stata dura. Non avremmo immaginato che ci saremmo riusciti. Invece ce l’abbiamo fatta. La nostra Arena quest’estate non resta in silenzio”.

Il cuore della musica

“Questa è la serata di tutti gli italiani - ha detto la madrina della serata Katia Ricciarelli all’inizio della serata- quelli del mondo della musica e quelli delle professioni sanitarie". E ai medici, infermieri, volontari, farmacisti ha rivolto parole di ringraziamento da parte di tutti: “Grazie, avete difeso le nostre vite e le nostre famiglie. Siete un esempio è il nostro orgoglio. Siete l’Italia”.

Con “Il cuore della musica”, questo il titolo scelto per l’evento, si è aperta così la rassegna che sostituisce il classico Festival lirico estivo, rinviato al 2021. Il sipario si è rialzato sulle note dell’Inno di Mameli e un piccolo direttore d’orchestra sul podio, simbolo della speranza nel futuro.
Nel pubblico la presidente del Senato Elisabetta Casellati, oltre 120 operatori sanitari e sindaci di alcune città capoluogo, simbolo della battaglia portata avanti contro il coronavirus. 

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Sul palco il violinista enfant prodige

Sul palco, o meglio sulla grande pedana rossa centrale, 22 artisti tutti italiani, guidati da 4 direttori d’orchestra. Tra anche un giovanissimo violinista, vero enfant prodige, che ha eseguito un Capriccio di Paganini con uno Stradivari del 1706. “Ho iniziato da piccolo. Ero nel box e vedevo mia sorella che suonava il violino, l’ho voluto subito anch’io. A 4 anni ero già in conservatorio. Il primo giorno la bidella disse a mia madre: signora, capiamo la necessità ma suo figlio potrebbe lasciarlo a casa quando viene a lezione. Pensavano fosse lei la studentessa. Mi sono diplomato a 13 anni, poi gli studi all’estero. A 13 anni mi sono diplomato”. E aggiunge: “La mia vita è sempre stata questa, da quando avevo due o tre anni ho sempre vissuto con il violino accanto. La normalità per me è questa”.

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L'assenza di Ezio Bosso

La normalità dell’Arena tornerà, speriamo, il prossimo anno quando i gradoni potranno nuovamente riempirsi. Resterà il senso di vuoto per la scomparsa di Ezio Bosso che tanto amava questo anfiteatro.  “Se abbiamo fatto tutto questo è anche merito suo. Dopo il suo debutto lo scorso anno con i Carmina Burana ci siamo molto uniti. E’ stato ogni giorno al telefono con noi per aiutarci. Era molto triste di non poter lavorare. Questa formazione del coro è stata un’idea sua perché per me l’ellisse era a metà, è stato lui a dirmi: perché non fai tutta l’ellisse?” ricorda la sovrintendente Gasdia.  Nella stagione del Festival rinviato a causa del Coronavirus Bosso avrebbe dovuto dirigere la Nona Sinfonia di Beethoven. “Spero di dedicargli una serata tutta per lui”.

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Il programma

La rassegna d'estate proseguirà il 31 luglio con una prima assoluta del Requiem di Mozart diretto da Marco Armiliato, poi il 1 agosto entreranno in Arena Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Daniela Barcellona e Ambrogio Maestri. Il 7 agosto andrà in scena un inedito gala wagneriano in vista del debutto di Jonas Kaufmann. Con i gala verdiani e pucciniani l'8 e il 22 agosto torneranno sul podio Daniel Oren e Andrea Battistoni e tra i cantanti il tenore argentino Marcelo Alvarez. Il 13 agosto un evento unico: le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi con il ritorno del giovane violinista Zanon insieme agli archi dell'orchestra areniana. Il 14 agosto ci sarà il recital dedicato a  Rossini, mentre il 21verrà riproposto Gianni Schicchi di Puccini in forma semi scenica. Infine il 28 e 29 agosto due appuntamenti con Placido Domingo. 

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