E’ la terza band britannica che nella storia riceve un simile onore. Nel 2007 era toccato ai Beatles, nel 2016 ai Pink Floyd
“Siamo diventati un’istituzione nazionale”. Il chitarrista Brian May non nasconde la propria soddisfazione per la serie di francobolli dedicati ai Queen. Ironico invece il batterista Roger Taylor che dichiara: “Siamo ormai parte dell’arredamento”. Taylor ha anche ringraziato la Royal Mail per l’onore riservato alla band britannica. Le reazioni dei due componenti ‘sopravvissuti’ di uno dei gruppi britannici di maggior successo anticipano l’entrata in commercio dei francobolli. Saranno acquistabili dal 9 luglio ma è già possibile preordinarli su due siti.
I tredici francobolli
Otto sono copertine di album. Ecco i titoli dei principali successi della band che si stima abbia venduto 300 milioni di dischi nel mondo. Si tratta di: “Queen
II', “Sheer Heart Attack”, “A Night at the Opera”, “News of the World”, “The Game”, “Greatest Hits”, “The Works” e “Innuendo”.
Quattro francobolli simboleggiano invece le immagini delle loro esibizioni live. C’è il loro concerto ‘perfetto’ tenuto nel luglio del 1986 a Wembley. Ci sono due altri live londinesi: all'Hammersmith Odeon nel 1975 e ad Hyde Park nel 1976. C’è anche il concerto di Budapest nel 1986 che celebra l’ultimo tour dal vivo di Freddie Mercury con la band. L’ultimo francobollo della serie ripropone la prima foto ufficiale della band risalente al 1974. Fu scattata da Johnny Dewe Mathews in uno studio di Primrose Hill.
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Dal conio ai francobolli
I Queen sono la prima e finora l’unica band britannica ritratta su una moneta commemorativa. Lo scorso gennaio la Royal Mint, ovvero la Zecca reale britannica, ha dato vita ad una collezione intitolata "Music Legends" per celebrare i grandi del rock. Per i Queen è stata coniata una moneta da 5 sterline in quattro versioni differenti. Ogni moneta mostra come soggetto artistico uno strumento dei membri della band. I componenti storici della formazione musicale che prende nome dalla regina britannica si sono così ritrovati idealmente in compagnia della sovrana più longeva della storia: Elisabetta seconda. “The Queen” non ha mai voluto commentare ma evidentemente aveva dato la sua autorizzazione al progetto. Anche perché lei stessa ha elevato a baronetto un buon numero di star della musica nazionale.