Il festival I-Days Milano 2020 annullato a causa del Covid-19

Musica

I Foo Fighters hanno già annullato il loro live, si va verso il rinvio di tutto l’evento

Non che ci siano molti dubbi con la pandemia coronavirus (AGGIORNAMENTILO SPECIALELA MAPPA) ancora in pieno vigore. Ma ormai manca davvero solo l’ufficialità per l’annullamento dell’edizione 2020 degli I-Days. Il festival sarebbe in programma dal 12 al 15 giugno prossimi (con una coda a luglio) all’Area Expo Milano Innovation District, ma intanto il sontuoso cast dell’evento ha già perso una delle sue stelle più luminose: i Foo Fighters. Dave Grohl e soci hanno comunicato il rinvio di numerose date che erano originariamente in programma nella prossima estate posticipandole a quella del 2021 e tra queste c’è anche quella di Milano, dove il gruppo si sarebbe dovuto esibire il 14 giugno. La band afferma che più informazioni arriveranno a breve, ma è scontato che si vada verso la cancellazione della data almeno per il 2020, con la speranza di ritrovare il gruppo magari la prossima estate.

Il cartellone degli I-Days 2020

Mentre le pagine social dell’evento sono ferme praticamente da un mese, i fan bombardano i post di richieste di informazioni per capire quale sarà il destino del festival e come fare, nella probabile eventualità della cancellazione, per i rimborsi dei biglietti già acquistati. Un peccato che salti l’edizione 2020 degli I-Days, che vedeva schierati moltissimi grandi nomi del rock mondiale (e non solo). L’evento si dovrebbe aprire il 12 giugno con il concerto delle due band di riferimento della scena nu-metal come i System of a Down e i Korn, per proseguire il 13 giugno con i leggendari Aerosmith accompagnati da Incubus e Rival Sons, andare avanti il 14 giugno con la grande serata dei Foo Fighters e chiudersi momentaneamente il 15 giugno con l’attesissimo live di Vasco Rossi. Ci sarebbe poi la coda finale del 17 luglio con Billie Eilish e Finneas e per quella magari qualche speranza in più ancora c’è, ma anche in questo caso sembra davvero dura. Tecnicamente, i biglietti sono ancora in vendita sul circuito Ticketone ma è bene tenere a mente che le probabilità di vedere davvero i live di queste star sono ormai ridotte al lumicino. Il festival sarebbe ritornato quest’anno a due anni di distanza dall’ultima edizione, quella dell’estate 2018 che aveva segnato lo sbarco a Milano dopo due anni a Monza. Quell’estate la line-up era composta da Liam e Noel Gallagher (in due serate distinte), Pearl Jam, The Killers, Placebo, Queens of the Stone Age, Offspring, Richard Ashcroft, Stereophonics, Omar Pedrini e molti altri.

Il singolo benefico di Serj Tankian

Peccato perché, se davvero dovesse saltare tutto, a Milano Serj Tankian, frontman dei System of a Down, avrebbe potuto presentare per la prima volta dal vivo il suo ultimo singolo “Hayastane”. Un brano che ha composto in onore della sua patria di origine, l’Armenia, e infatti è scritta proprio nella lingua del suo paese. «L’obiettivo era quello di scrivere e cantare una canzone che fosse una celebrazione dello spirito di un popolo», ha scritto Tankian lanciando il brano, i cui proventi saranno devoluti interamente alla My Step Foundation, che si occupa di stare vicino ai più deboli della piccola nazione ex sovietica in piena emergenza coronavirus.

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