5 curiosità su Bruce Springsteen

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Cinque curiosità sulla vita e sulla carriera di Bruce Springsteen che il 23 settembre compie 70 anni

120 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 65 milioni solo negli Stati Uniti. Non bastano però i numeri per raccontare la grandezza di Bruce Springsteen che il 23 settembre compie 70 anni. La carriera del Boss è cadenzata anche dai tanti premi conquistati: 20 Grammy, un Oscar, un Tony Award e il Kennedy Center Honor per il suo contributo alla diffusione della cultura degli Stati Uniti nel mondo. Il cantautore statunitense è stato anche insignito della medaglia presidenziale della libertà, massima onorificenza civile. Ma Springsteen è anche e soprattutto concerti indimenticabili, riti laici che da decenni vengono seguiti dai suoi fan. Un performer nato che grazie al suono della E Street Band è entrato nella storia della musica. Una forza esplosiva e un suono che traccia il solco e ha alzato l’asticella della dimensione live dei cantautori. Formatosi nel Jersey Shore, nel 1973 inizia la sua carriera.

I primi due album sono "Greetings From Asbury Park, N.J." e "The Wild, The Innocent and The E Street Shuffle", ma il grande successo arriva prima con “Born to Run” e poi con “The River”, entrambi pietre miliari della storia del rock. Bruce Springsteen era diventato uno degli artisti più apprezzati dal pubblico e dai colleghi. John Lennon ha definito “Hungry Heart” «il miglior singolo di rock 'n' roll dai tempi dei Beatles» e i suoi tour mondiali superavano i 140 concerti all’anno. Nel 1984 arriva l’album “Born in the U.S.A.” e diventa un’autentica superstar. Dieci anni dopo vince il premio Oscar per la canzone “Streets of Philadelphia”, mentre per il nuovo millennio ritrova l’E Street Band e dà vita a “The Rising”, album manifesto che rappresenta al meglio lo stato d’animo degli Stati Uniti dopo l’11 settembre.

Per i suoi 70 anni Bruce Springsteen ha pubblicato l’album “Western Stars” che dà il nome anche al film, al cinema dal 25 ottobre. Diretto dal Boss con l'amico fedele Thom Zimny, si tratta di un documentario sulle registrazioni dell’album e immagini che raccontano le tematiche delle canzoni. Con quasi 50 anni di carriera, sono tantissime le curiosità sulla vita di Bruce Springsteen, alcuni dettagli per conoscere meglio uno dei più grandi cantautori nella storia della musica. 

Il soprannome “The Boss”

Da sempre Bruce Springsteen è riconosciuto con il nome “The Boss”. Non si conosce chiaramente l’origine di questo soprannome ma alcune fonti sostengono che nasca per la sua abilità nel Monopoli. Altri invece sostengono che fosse stato apostrofato così perché nei primi anni di carriera riceveva i soldi delle esibizioni e li distribuiva ai membri del gruppo.

La prima canzone rock e le cover

Da sempre nonostante i suoi innumerevoli successi, Bruce Springsteen ama esibirsi con cover dei suoi brani preferiti. C’è però una canzone che ha segnato definitivamente la sua vita. Si tratta di “Twist and Shout” degli Isley Brothers, il primo brano rock che ha imparato a suonare.

L’album “Born to Run”

Uno degli album più importanti nella storia del rock racchiude tantissime curiosità. La title track è stata oggetto di numerosi cambiamenti per renderla perfetta. Ci sono voluti sei mesi in studio più altre modifiche, incluso un coro di accompagnamento e vari arrangiamenti, per arrivare al risultato finale. Jon Landau, futuro manager di Springsteen, era presente all’esibizione all’Harvard Square Theatre e dopo l’esibizione di “Born to Run” dichiarò «Ho visto il rock and roll del futuro e il suo nome è Bruce Springsteen». L’album rappresenta la prima volta ufficiale anche per i membri della sua band: Steven Van Zandt, Roy Bittan e Max Weinberg;

Il doppio concerto di Napoli

Inarrestabile e instancabile. I concerti di Bruce Springsteen sono veri e propri riti, esperienze da non perdere per chi ama la musica. C’è un episodio curioso che lega il cantautore con l’Italia ed è avvenuto il 22 maggio 1997. Dopo un concerto acustico al Teatro Augusteo di Napoli, decise di esibirsi nuovamente in strada dopo aver sentito i fan che urlavano a gran voce il suo nome. Un episodio del genere è accaduto anche a Roma nel 1988. 

Il primo nella storia

Nel 1975 Bruce Springsteen pubblicò “Born to Run” e il grande successo dell’album gli permise di conquistare un curioso record. È stata infatti la prima rockstar a conquistare contemporaneamente la copertina di due settimanali importanti: il Newsweek e il Time.

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