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Daniele Silvestri, le canzoni più famose

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Undici tra i brani più famosi di Daniele Silvestri che quest'anno festeggia i 25 anni di carriera e darà vita al suo primo tour nei palasport

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Per i 25 anni di carriera si è voluto regalare il suo primo tour nei palazzetti dello sport. Dopo aver lasciato il segno ancora una volta al Festival di Sanremo, Daniele Silvestri è pronto per cimentarsi in un’esperienza completamente nuova: «Ci sono voluti 50 anni di vita e 25 di carriera per trovare non tanto il coraggio, quanto la voglia di decidere di fare un tour nei palasport. Ho sempre amato gli spazi più raccolti, o la magia dei teatri... e continuerò a farlo. Ma ho anche sempre avuto voglia di cimentarmi con sfide diverse, e a quanto pare le nuove canzoni sembrano spingermi in questa direzione». Un 2019 ricco di sfide quello di Daniele Silvestri che dopo aver portato sul palco del Festival la canzone “Argento vivo” ha pubblicato una serie di singoli e l’album “La Terra sotto i piedi”, titolo modificato dopo una riflessione che ha coinvolto anche i social. Rilasciato il 3 maggio 2019 per la Sony Music, dal progetto sono stati estratti: “Complimenti ignoranti”, “Tempi modesti”, “Argentovivo”, “Blitz gerontoiatrico”, “Prima che” e “L’ultimo desiderio”.

Entusiasta dell’ennesimo premio della critica “Mia Martini” vinto al Festival di Sanremo, Daniele Silvestri ha scelto di esibirsi anche per un piccolo tour estivo in attesa dell’appuntamento nei palasport. Una voglia di live che ha sempre caratterizzato la carriera del cantautore romano fin dai suoi esordi. In 25 anni di carriera sono tantissimi i brani di successo da lui firmati a cominciare dalla hit “Le cose in comune” che gli ha permesso di imporsi e di attirare l’attenzione di critica e pubblico. Dal 1995 ha pubblicato 9 album in studio, 1 dal vivo, 2 greatest hits e ben 39 singoli, senza considerare il felice progetto con Max Gazzè e Niccolò Fabi. Una carriera ricca di brani entrati nella storia della musica italiana e riassumibile in dieci perle

  • Le cose in comune
  • Cohiba
  • Amore mio
  • Occhi da orientale
  • Salirò
  • Il mio nemico
  • La paranza
  • Gino e l'Alfetta
  • Il viaggio (pochi grammi di coraggio)
  • Ma che discorsi
  • Tutta colpa di Freud

Le cose in comune

Uscito nel 1995, “Le cose in comune” è il primo grande successo di Daniele Silvestri. Il brano è entrato nella storia della musica, scritto ed interpretato dallo stesso cantautore e secondo estratto dall'album “Prima di essere un uomo”. Una canzone romantica a suo modo che ha vinto la Targa Tenco come miglior brano dell'anno.

Cohiba

Come terzo singolo estratto dal doppio cd “Il dado”, venne scelto “Cohiba”, brano dedicato a Che Guevara e a Cuba, il cui titolo è quello della più nota marca di sigari dell'arcipelago. Si tratta di una canzone con sfumature folk con mix di flauti andini e il suono delle chitarre elettriche e batteria. Una vera e propria ode alla figura del Che che racconta la perdita e la nascita del mito.

Amore mio

Ritmo travolgente e ritornello ossessivo per “Amore mio”, canzone del 1999 estratta dall’album “Sig. Dapatas”. Il video vede protagonista Daniele Silvestri ed è stato girato in maniera frenetica con una fotografia coloratissima per rispecchiare a dovere l’andamento martellante dato alla canzone. “Amore mio” rientra i brani più famosi dell’artista anche se molto differente dallo stile tipico della sua carriera. 

Occhi da orientale

Occhi da orientale” è uno dei tre inediti presenti nella prima raccolta di successi di Daniele Silvestri pubblicata nel 2000. Un brano senza tempo che è subito entrata tra le preferite dei fan e degli appassionati del cantautore. Una canzone d’amore delicata e soave che ancora oggi continua ad essere considerata una delle migliori dell’intero repertorio. 

Salirò

Salirò” è un classico senza tempo che ha venduto oltre 50 mila copie e ha dato ulteriore linfa alla carriera di Daniele Silvestri. Il brano fa parte del quinto album “Unò-dué” ed ha vinto il premio della Critica “Mia Martini” al Festival di Sanremo. Inoltre ha conquistato tre premi all'Italian Music Awards per il miglior singolo, il miglior arrangiamento e la miglior composizione musicale; il videoclip del brano è stato inserito, pur senza risultare vincente, tra i sei migliori italiani dell'anno.

Il mio nemico

Dallo stesso album “Unò-dué” arriva il singolo “Il mio nemico”, una canzone contro la guerra che ha vinto il premio Amnesty International Italia nel 2003. Il video racconta la storia di due soldati durante una battaglia e di come tra i due possa nascere un’amicizia. Il brano fa parte della colonna sonora del film “Viva l’Italia”

La paranza

Nel 2007 Daniele Silvestri pubblica l’album “Il latitante” e si presenta nuovamente al Festival di Sanremo con la canzone “La paranza”. Il brano conquista il quarto posto ma soprattutto domina le classifiche con oltre 100 mila copie vendute. Un autentico tormentone con richiami latino-americani e un testo travolgente scandito da riferimenti ironici all’attualità e alla cronaca. 

Gino e l’Alfetta

Sempre del 2007 è il brano “Gino e l’Alfetta” che tratta con leggerezza l’omosessualità dal punto di vista di un uomo che si rende conto di preferire la compagnia di un altro uomo rispetto a quella di sua moglie. "Gino e l'Alfetta" è stato adottato come inno ufficiale del Gay Pride 2007 tenutosi a Roma.

Il viaggio (pochi grammi di coraggio)

Grazie al successo del film “Immaturi”, “Il viaggio (pochi grammi di coraggio” è entrato nella lista delle canzoni più famose di Daniele Silvestri. Il brano è estratto dalla versione speciale dell’album “S.C.O.T.C.H.” denominata “Ultra Resistant Edition”.

Ma che discorsi

Dall’album “S.C.O.T.C.H.” fa parte il brano “Ma che discorsi”, estratto come primo singolo. Un ritmo veloce e coinvolgente per raccontare relazione di coppia in crisi. Al brano hanno collaborato agli archi i Solis String Quartet.

Tutta colpa di Freud (il giardino di Psiche)

Nel 2014 Daniele Silvestri ha dato vita a “Tutta colpa di Freud (il giardino di Psiche)", brano portante della colonna sonora del film “Tutta colpa di Freud” e vincitore del Ciak d'oro come Migliore canzone originale. Candidato anche al Nastro d’argento, il brano è entrato a tutti gli effetti tra i più famosi della carriera del cantautore.