"Heroes – Bowie by Sukita" è un'affascinante retrospettiva che celebra il Duca Bianco ripercorrendo quarant'anni di amicizia con il collega giapponese. La mostra è in programma dal 30 marzo al 28 giugno 2019.
Il 10 gennaio 2016 il Duca Bianco se ne andava lasciandoci per sempre con un grande vuoto. David Bowie non ha solo influenzato la storia della musica ma è stato anche un grande protagonista della cultura in tutte le sue forme ridefinendone i canoni artistici più in generale.
David Robert Jones, questo il suo nome all’anagrafe, ha rappresentato un punto di svolta per la nostra società, infatti l’artista è stato in grado di dare nuova e importante linfa vitale all’arte sovvertendo le regole culturali.
Firenze tributa un omaggio a David Bowie
Dal 30 marzo al 28 giugno 2019 Palazzo Medici Riccardi, dimora quattrocentesca della Famiglia Medici, ospita “Heroes – Bowie by Sukita”, un’affascinante retrospettiva messa in piedi grazie agli scatti realizzati da Masayoshi Sukita, collega e amico del Duca Bianco.
L’incontro tra l’artista giapponese e David Bowie avviene nei primi anni ’70, l’alchimia e la complicità tra i due è fortissima fin da subito dando vita poi a un sodalizio di grande successo. Nel corso di circa quarant’anni Masayoshi Sukita ha realizzato numerosi shooting con l’artista, compreso quello che ha dato vita all’iconica immagine di copertina dell’album “Herores”.
Il grande affiatamento tra Bowie e Sukita potrà essere rivissuto lungo il percorso espositivo in cui lo spettatore avrà sia la possibilità di ricordare una parte della storia della musica sia di ammirare foto che sviscereranno il grande rapporto di amicizia tra i due artisti. “Heroes – Bowie by Sukita” offrirà uno spettacolo unico, infatti saranno presenti 60 fotografie di grande formato, alcune delle quali presentate in anteprima nazionale.
Masayoshi Sukita: “Bowie era diverso da tutti gli altri”
La retrospettiva, curata da ONO Arte Contemporanea, è anche una celebrazione delle affascinanti opere dell’artista giapponese che ha raccontato del primo incontro con Bowie: “Vedere David Bowie sul palco mi ha fatto comprendere il suo genio creativo. Bowie era diverso da tutti gli altri artisti rock, lui aveva qualcosa di speciale che capii immediatamente che avrei dovuto fotografare”.
Una collaborazione di successo di cui Sukita sente la mancanza: “Era il 1972 quando ho iniziato a fotografarlo. E sono qui a cercare David Bowie anche ora”.