Il chitarrista dei Neramaro Lele Spedicato ha finito la riabilitazione ed è tornato a casa
Finalmente l’annuncio che tutti aspettavano in casa Negramaro: il chitarrista del gruppo, Emanuele “Lele” Spedicato, colpito da un grave malore nel settembre dello scorso anno, ha finito il lungo periodo di riabilitazione ed è potuto tornare a casa insieme alla moglie Clio.
Lele Spedicato: il messaggio su Instagram
A rendere nota la bella notizia è stato lo stesso musicista pugliese, pubblicando una foto sulla sua pagina Instagram che lo vede ritratto insieme ad alcuni dei medici della fondazione Santa Lucia IRCCS che in questi mesi si sono presi cura di lui. «Si chiude oggi questa lunga trasferta romana» ha scritto il musicista pugliese. «Sono stati cinque mesi incredibili, intensi, duri e a volte bui ma con un equilibrato lavoro di squadra siamo riusciti a raggiungere il traguardo. Grazie ai grandi professionisti della Fondazione Santa Lucia IRCCS» ha continuato Spedicato, prima di elencare, uno ad uno, i medici che lo hanno seguito nel percorso di riabilitazione. E poi, la conclusione del suo messaggio di ringraziamento: «Grazie a Dio ora comincia un nuovo capitolo». Il chitarrista così è potuto finalmente tornare a casa insieme alla moglie Clio e al piccolo Ianko, il primo figlio della coppia, nato il 15 novembre dello scorso anno.
Chi è Emanuele “Lele” Spedicato, il chitarrista dei Negramaro
Emanuele Spedicato, questo il vero nome di Lele, è uno dei fondatori dei Negramaro. È nato a Veglie, in provincia di Lecce, il 26 ottobre del 1980 e si è avvicinato alla musica, iniziando a suonare la chitarra fin da giovanissimo. Ha formato i Negramaro insieme a Giuliano Sangiorgi, conosciuto ai tempi dell’università. Sono sue le chitarre in tutti i dischi del gruppo. Nel settembre 2018, Spedicato è stato colpito da un grave malore mentre si trovava a casa sua, nel Salento. Immediatamente soccorso dalla moglie Clio, il chitarrista è stato subito ricoverato in ospedale. L’“Amore che torni Tour” dei Negramaro doveva iniziare da lì a un paio di mesi. Ovviamente il gruppo ha deciso di rimandare i concerti per aspettare Lele e salire sul palco insieme a lui. Secondo quanto annunciato pochi giorni prima della tournée, ai concerti avrebbe dovuto prendere parte anche il chitarrista, ormai praticamente guarito definitivamente. Ma i medici gli hanno consigliato di rimanere a riposo e proseguire la convalescenza. Per questo sul palco al suo posto è salito il fratello minore, Giacomo. Sono state diverse, però, le incursioni sul palco nel corso della tournée: occasioni in cui Lele ha suonato dal vivo, di fronte al suo pubblico, l’assolo di “Cosa c’è dall’altra parte”, il brano scritto dal compagno di musica e amico Giuliano Sangiorgi e dedicato proprio a lui. Ora per Lele il periodo di convalescenza è finalmente alle spalle. E la sua promessa, fatta al pubblico al termine del primo concerto dell’“Amore che torni Tour 2019”, può risuonare ancora più forte: «Ci vediamo presto». La tournée del gruppo ora sta volgendo al termine, ma è sicuro che la band farà presto parlare di sé, per regalare a Lele quello che si è perso negli ultimi mesi.