Mia Martini, il testo e la storia della canzone “Minuetto”

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La storia tormentata di "Minuetto", uno dei brani più famosi cantanti da Mia Martini. L'artista verrà ricordata al Festival di Sanremo

Composta da Dario Baldan Bembo e Franco Califano, “Minuetto” è una delle canzoni più famose e importanti della carriera di Mia Martini. L’artista verrà ricordata sul palco del Teatro Ariston da Serena Rossi, che recentemente ha interpretato al cinema Mia Martini nel film a lei dedicato “Io sono Mia”, diretto da Riccardo Donna. Il film, che si apre con la partecipazione della Martini al Festival del 1989, racconta la storia dell’artista di origini calabresi dalla voce intramontabile e inimitabile, ripercorrendo gli anni della sua giovinezza fino a quel ritorno sulle scene che significherà per la sua carriera una nuova stagione di successi. “Minuetto” è uno dei brani che hanno segnato in maniera rilevante la storia di Mia Martini, essendo il singolo più venduto del suo repertorio. Un brano intenso, uscito nel 1973, venne descritto da Mia Martini con queste parole: «È un pezzo di genere classicheggiante con un finale straordinariamente suggestivo. Piacerà alla gente di palato fino. Ma, siccome oggi i gusti si sono affinati, dovrebbe piacere anche al grande pubblico».

La storia della canzone "Minuetto"

Entrato al secondo posto della top ten dei 45 giri più venduti, “Minuetto” è rimasto in classifica per ben 30 settimane consecutive e permise a Mia Martini di conquistare nuovo disco d'oro e il Festivalbar. La storia di Minuetto nasce con l’intenzione di affidare il testo a Maurizio Piccoli e Bruno Lauzi, ma i due autori non riuscirono a trovare un testo valido alla musica scelta da Dario Baldan Bembo. La rivisitazione di un minuetto aveva bisogno di una stesura adatta e la prima scritta da Luigi Albertelli non convinse pienamente. La riscrittura venne affidata a Franco Califano che riuscì a trovare le giuste parole per accompagnare una musica così appassionante. Queste le parole del cantautore: «Avevo appena finito di comporre “Minuetto” e sentii subito che si trattava di un pezzo del quale Mia Martini avrebbe colto perfettamente tutte le sfumature, la sua storia di amore disperato. Glielo affidai e Mia vinse il Festival d’Europa e il Festivalbar. In qualche modo "Minuetto" segnò il suo grande successo, la nascita di un’interprete impareggiabile, che osservava il mondo e gli uomini con una straordinaria sensibilità. Non ci legava una frequentazione assidua, anzi sono poche le occasioni nelle quali io e Mia ci siamo ritrovati vicini a parlare di musica, di quella musica che per lei era in qualche modo uno strumento di liberazione, un modo per dimenticare». “Minuetto” racconta lo sfodo di una donna, schiava di una relazione che ormai è insoddisfacente ma che non riesce a chiudere e si chiude con l’impossibilità di trovare una soluzione positiva ad una storia d’amore così importante. La canzone venne incisa anche in spagnolo e in francese, mentre in lingua inglese fu affidata al gruppo Os Motokas.

Il testo di "Minuetto"  

Questo il testo di “Minuetto”:

È un'incognita ogni sera mia...

Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no

E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho

Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no

Le mani tue, strumenti su di me,

che dirigi da maestro esperto quale sei...

E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai,

dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.

Tanto sai che quassù male che ti vada avrai

tutta me, se ti andrà per una notte...

... E cresce sempre più la solitudine,

nei grandi vuoti che mi lasci tu!

Rinnegare una passione no,

ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così

tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.

Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.

Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore...

So - no sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai,

dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.

Tanto sai che quassù male che ti vada avrai

tutta me, se ti andrà, per una notte... sono tua...

... la notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua...

E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!

Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,

il resto di una gioventù che ormai non ho più...

E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,

ora ammetto che la colpa forse è solo mia,

avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato.

Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai.

Io non so l'amore vero che sorriso ha...

Pensieri vanno e vengono, la vita è così...

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