Tra i concorrenti di Sanremo 2019 c’è anche Achille Lauro, uno dei nomi più rilevanti del rap di quest'anno
Achille Lauro ha confermato la sua presenza a Sanremo 2019. L’amato rapper originario di Roma si prepara così a portare la musica trap in un mondo, in apparenza, così distante dal genere che lo ha reso una celebrità. E contrariamente a quanto si pensa sarà proprio lui il personaggio più rock e spregiudicato a calcare il palcoscenico di Baglioni, presentando il pezzo inedito “Rolls Royce”.
Chi è Achille Lauro, l’innovatore del rap
Achille Lauro è il nome d’arte di Lauro De Marinis, nato a Roma l’11 luglio 1990. Cresce respirando e vivendo quartieri romani come Serpentara, Vigne Nuove e Conca d’Oro, dove ha conosciuto la strada e le prime asperità della vita. All’età di 14 anni rimane solo con il fratello, produttore di un collettivo capitolino, mentre i suoi genitori si trasferiscono per trovare lavoro. Achille scopre la musica, l’arte, e trova il modo per intrecciarla alle esperienze della sua vita grazie al rap underground degli amici di suo fratello e al punk rock. Sin da bambino, Achille è stato un onnivoro divoratore di musica di ogni genere e provenienza, e non è un caso che già nel 2012 esca il suo primo mixtape, intitolato “Barabba”, seguito a ruota da “Harvard”. Si tratta all’inizio di release indipendenti, circolate gratuitamente su internet, ma è grazie ai suoi beatmaker, Banf, Frenetik & Orang3, Boss Doms, 3D e Dogslife che il rapper comincia a farsi conoscere dal pubblico italiano e dalle persone giuste, portando non solo la sua opinione, ma addirittura una ventata di innovazione in ambito di scrittura, rap e tendenze, senza mai lasciarsi etichettare in maniera troppo definitiva.
Il successo di Achille Lauro
La popolarità, quella vera, arriva dopo l’incontro con Marracash e Shablo, quando Achille Lauro firma il suo contratto con la Roccia Music. È il 2014 quando pubblica una raccolta di brani inediti in “Achille Idol – Immortale” e l’EP “Young Crazy”. Nel 2015 esce il suo primo album, “Dio c’è”, audace sigla che sta per “Droga In Offerta, Costi Economici”. Nel 2016 esce il disco “Ragazzi Madre”, pubblicato con l’etichetta discografica fondata da lui stesso, la No Face, dopo un’improvvisa separazione dalla Roccia Music.
Nel corso della sua carriera entra in contatto con alcuni dei nomi più importanti della musica, tra cui Emis Killa, Anna Tatangelo, Sfera Ebbasta e altri artisti che, come lui, hanno vissuto sulla pelle la strada, la periferia e la skyline di una città da cui non si sono mai sentiti del tutto accettati. Nel 2018, dopo il contratto con la Sony Music, Achille Lauro pubblica “Pour l’Amour”, un disco nato dalla wave della “samba trap”. Il manifesto di questa nuova tendenza è “Amore Mi”, un brano di fusione tra sonorità napoletane, trap, house e samba. “Pour l’Amour” è un’opera sperimentale, nata nell’isolamento di una villa dove lui e i suoi collaboratori si sono allontanati dal mondo, alla ricerca di nuove sonorità.
Achille Lauro: trap e rock a Sanremo 2019
Dopo la partecipazione a Pechino Express nel 2017, Achille Lauro fa il suo ritorno in televisione confermando la sua presenza alla sessantanovesima edizione di Sanremo, nel 2019, dove concorrerà con un inedito intitolato “Rolls Royce”, un brano dalle sonorità retrò, grintoso e vivace. È con questo pezzo che Achille Lauro ha deciso di omaggiare il tempio della musica italiana, portando con sé la sua personalissima ventata di freschezza e talento.