22 anni di carriera, una serie di record mondiali alle spalle e ancora tanto da offrire all’hip-hop: ecco i 3 dischi più importanti di Eminem
Impossibile trovare una definizione univoca che possa descrivere una leggenda come quella di Eminem, i cui personaggi hanno scritto la storia del rap. C’è chi preferisce il rapper scanzonato che si faceva chiamare Slim Shady, chi propende di gran lunga verso quel Marshall Mathers che vede tutto nero, e chi invece batte forte le mani per il dissing socio-politico dell’ultima versione del rapper, ovvero quella che abbiamo sentito nell’album a sorpresa “Kamikaze” (2018). Eminem rappresenta una delle molte fasi della crescita musicale dei giovani e un caposaldo del genere per gli appassionati dell’hip-hop.
Ecco 3 album che hanno fatto la storia di Eminem, consolidando la sua carriera e la sua presenza in tutte le playlist del mondo:
- The Marshall Mathers LP
- The Slim Shady LP
- Revival
The Marshall Mathers LP (2000)
Il 23 maggio del 2000, Eminem pubblica il terzo album studio, “The Marshall Mathers LP” per la Aftermath Entertainment e Interscope Records. In un contesto sociale dove il rap veniva tacciato di fomentare violenza e sfruttamento, Eminem pubblica un LP che cambia le regole del gioco e dipinge lo spaccato tragico di un uomo che ha perso tutto, inclusa la sua umanità. Se alcune tracce del disco vengono additate perché parlano di omofobia o misoginia, tutto questo fa parte del complesso gioco di ruolo che Eminem è riuscito a mettere in atto, per evidenziare tutto quello che va storto in un disco dalle tinte forti e dai temi importanti. “C’è un po' di Slim Shady in ognuno di noi”, rappa, caricando l’album della controversia di cui ancora oggi il franchise di Eminem si fregia. Chi trova il coraggio di scavare oltre questa aspra critica sociale, trova in “The Marshall Mathers” non solo il miglior disco di Eminem, ma anche uno dei migliori dischi di tutti i tempi secondo il Billboard e molte altre riviste di settore. A colpire è l’intensità emotiva con cui alcuni dei brani, i quali descrivono l’orrore e la depravazione di alcune condizioni umane. Se il singolo principale è “The Real Slim Shady”, a distanza di 18 anni è forse il pezzo “Stan” ad aver lasciato un segno indelebile nella storia del rap.
The Slim Shady LP (1999)
I primi duemila sono anni fortunati per la carriera di Eminem, il quale rilascia alcuni dei suoi dischi più rilevanti. “The Slim Shady LP” è il secondo disco del rapper, pubblicato nel 1999; il primo con una label importante. Lo stile di Eminem è qualcosa di mai visto per l’epoca e, probabilmente, nel suo umorismo politicamente scorretto rimane un fenomeno ineguagliabile. Il disco è stato accolto con aspre critiche e, al tempo stesso, un esplosivo successo economico. Il singolo “My Name Is” è forse una delle canzoni più famose dell’intera discografia dell'artista. “The Slim Shady LP” ha venduto oltre 18 milioni di copie e si è guadagnato quattro dischi di Platino dalla RIAA (Recording Idustry Association of America).
Revival (2017)
Il penultimo disco di Eminem mette in evidenza il suo bisogno di esprimersi sulla politica, e sui temi sociali più scottanti. Sebbene le riviste musicali abbiano definito lo stile di “Revival” come qualcosa di già visto e sentito, il rapper riesce a intraprendere tortuosi ed emozionanti discorsi d’attualità con fraseggio inimitabile. In “Revival”, Eminem prende di mira Donald Trump e il razzismo delle forze di polizia statunitensi. A impreziosire la release ci pensano le collaborazioni d’eccellenza, come quelle con Beyoncé, Ed Sheeran e P!nk.