Riecco Calcutta: stasera a Riccione il cantautore laziale torna sul palco dopo un’estate lontano dai riflettori
Ci siamo. Mancano poche ore a quello che può considerarsi uno degli eventi dell’estate. Sarà infatti Calcutta lo special guest più atteso stasera sul palco del Deejay On Stage. La nuova sensation della musica cantautorale italiana salirà sul palco di piazzale Roma insieme a Francesca Michielin e i Carl Brave X Franco 126 in una della sue rarissime esibizioni in questa estate. Ad essere precisi, è appena la terza uscita in pubblico per l’artista laziale nei mesi caldi del 2018: quella di questa sera, infatti, è stata preceduta solo dai due concerti soldout nella “sua” Latina (21 luglio) e all’Arena di Verona (6 agosto).
La possibile scaletta
Difficile ipotizzare quali potrebbero essere le canzoni con le quali Calcutta deciderà di infiammare la platea romagnola. Sia per la sporadicità delle sue apparizioni dal vivo negli ultimi mesi, sia perché quello di Riccione non sarà il classico concerto da due ore, dovendo condividere il palco con altri artisti e con i volti di Radio Deejay. Pensando alla presenza della Michielin, si prevede che i due saliranno insieme sul palco pescando qualcuna tra le canzoni dell’album della cantautrice veneta, alle quali Calcutta stesso ha collaborato. A Verona qualche giorno fa proprio la Michielin era salita sul palco insieme a lui per intrepretare “Kiwi”, “Del verde” e “Io non abito al mare”.
Plausibile, poi, che il menestrello pontino peschi a piene mani dai singoli che l’hanno fatto conoscere al grande pubblico:
- “Cosa mi manchi a fare”
- “Gaetano”
- “Frosinone”
- “Oroscopo”
- “Orgasmo”
- “Pesto”
Tra le ventitré tracce proposte nel concerto di lunedì a Verona c’erano anche le altre hit
- “Briciole”
- “Cane”
- “Fari”
- “Milano”
- “Limonata”
- “Paracetamolo”
- “Rai”
- “Saliva” (duetto a sorpresa con Brunori Sas)
Dal sommerso al successo
Calcutta, nome d’arte di Edoardo D’Erme, ha 29 anni ed è esploso un po’ per caso. Agli inizi, nel 2007, i Calcutta erano un duo. Ma quando il batterista Marco Crypta, nel 2011, decide di mollare, Edoardo si ritrova solo e senza sezione ritmica. È costretto perciò a reinventarsi cantautore, allontanandosi un po’ dalle forme indie degli esordi per trovare nuove strade, pur mantenendo il nome della band come suo moniker. Nel 2012 esordisce con il suo primo album “Forse…” ed inizia a farsi notare nei club di mezza Italia.
La svolta arriva però nel 2015, quando dà alle stampe la sua seconda fatica, “Mainstream”. Ci lavora per mesi insieme a Niccolò Contessa de I Cani, che lo coadiuva nell’arrangiamento e nella produzione, e quando il disco, a fine novembre, arriva sugli scaffali dei negozi è subito boom. “Cosa mi manchi a fare”, il singolo che fa da traino all’album, è cliccatissimo su Youtube e da lì in avanti il suo successo diventa travolgente. Fioccano i riconoscimenti, arrivano i dischi d’oro e le collaborazioni illustri (collabora con J-Ax, Fedez e Nina Zilli), poi a maggio scorso arriva il terzo album, “Evergreen”. Richiestissimo, attesissimo, lui schiva tutti con sporadiche apparizioni live e rimanda a gennaio, quando partirà ufficialmente il tour promozionale dell’album. Già fissate sette date, a partire da quella del 19 gennaio a Padova: seguiranno Milano, Bologna, Bari, Napoli, Romi e Acireale.