I cento passi di Marco Tullio Giordana torna al cinema restaurato a 25 anni dall'uscita

Cinema

Vittoria Romagnuolo

Istituto Luce via Webphoto

Dal 1° dicembre, distribuita da Minerva Pictures, torna al cinema la pellicola drammatica firmata da Marco Tullio Giordana, che descrive la vicenda biografica di Peppino Impastato, per la quale il suo straordinario interprete, Luigi Lo Cascio, ottenne il David di Donatello. Collegato al restauro del film in 4K, un nuovo trailer, disponibile in testa a questo videoarticolo

I cento passi, proiettato per la prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia 2000, è una pellicola senza tempo, dal valore artistico indiscutibile, un film potente che, a distanza di venticinque anni dal suo debutto, continua a travolgere il pubblico con la sua storia coraggiosa, il suo valore autoriale e il vigore delle interpretazioni, tra cui spicca quella di Luigi Lo Cascio, indimenticabile Peppino Impastato
Venticinque anni dopo la sua uscita, la pellicola di Marco Tullio Giordana - anche co-sceneggiatore - torna in sala a partire da lunedì 1° dicembre, per essere rivista e riscoperta con le immagini del restauro in 4K, svelato alla Festa del Cinema di Roma dove il titolo è stato riproiettato nella sezione Storia del cinema alla presenza del regista e del cast.
Per tutta la stagione 2026-2026 il film sarà in programmazione per speciali proiezioni destinate alle scuole.

Un classico del cinema d'impegno civile 

L'impatto de I cento passi nella storia del cinema nazionale è innegabile ed è evidente nell'entusiasmo scatenato tra il pubblico alla notizia del ritorno del film nelle sale nell'anno del venticinquesimo anniversario dalla sua uscita. 
Il film che racconta la storia vera di Peppino Impastato, giornalista e attivista ucciso da Cosa nostra nel 1978, ha contribuito a diffondere ulteriormente presso il grande pubblico la vicenda coraggiosa di Impastato che morì a soli trent'anni per ordine di Gaetano Badalamenti, boss che abitava poco distante da casa sua - a soli cento passi, lo spunto da cui viene il titolo dell'opera.
Per questo film, Giordana ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui il premio a Venezia per la Migliore sceneggiatura, diversi Nastri d'Argento, cinque David di Donatello
La spontaneità, il realismo e la disperata poesia dell'opera ha commosso generazioni di spettatori. ll merito è anche degli interpreti tra cui si distingue un appassionato Luigi Lo Cascio, al debutto sul grande schermo, diventato poi volto di punta del cinema di Giordana, che lo ha richiamato per La meglio gioventù, Sanguepazzo e Romanzo di una strage
Tony Sperandeo, nel film il boss Badalamenti, ottenne un David come Migliore attore non protagonista ma tra le interpretazioni si ricordano anche quella di Paolo Briguglia, Claudio Gioè e Lucia Sardo.
Un'opera dall'elevato valore cinematografico e civile che è diventata fin da subito un classico del cinema impegnato nazionale apprezzato in tutto il mondo.