Jay Kelly, trailer film di Noah Baumbach con George Clooney

Cinema

Un ritratto meta-cinematografico che si colloca a metà strada fra satira e dramma familiare dove un viaggio alla ricerca di sé può essere l'unica via. Dal 5 dicembre sugli schermi di Netflix 

Una star del cinema che interpreta una star del cinema: George Clooney veste i panni di Jay Kelly nella nuova pellicola di Noah Baumbach, presentata in prima mondiale in concorso all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

Nelle ultime ore Netflix ha diffuso il trailer italiano del film, che anticipa uno dei titoli di punta della piattaforma per la prossima stagione dei premi, con l’obiettivo dichiarato di brillare ai Golden Globe e agli Oscar. Le immagini promettono un’opera densa di riflessioni, capace di unire lo scintillio tipico di Hollywood con l’introspezione umana nel solco della cifra stilistica del regista. Il film sarà disponibile in cinema selezionati dal 19 novembre e dal 5 dicembre sulla piattaforma streaming.

 

La trama

Jay Kelly è un celebre attore hollywoodiano, disilluso dalla fama, che decide di intraprendere un viaggio promozionale attraverso l’Europa insieme al suo fedele agente Ron. Durante il percorso, riaffiorano ferite e tensioni nascoste: Jay, oppresso dal peso delle aspettative e da un profondo senso di vuoto esistenziale, mette in discussione le scelte della sua vita — il rapporto distante con le figlie, le relazioni trascurate, la maschera pubblica che ha indossato per anni. Anche Ron deve affrontare i propri dilemmi interiori: la devozione al suo “personaggio” e i sacrifici personali che questa dedizione gli ha imposto. Attraverso tappe suggestive in Italia e nel resto d’Europa, i due sono chiamati a fare i conti con rimpianti, identità e l’eredità che lasceranno al mondo. Nel cast oltre a Clooney nei panni di Jay Kelly è affiancato da Adam Sandler nel ruolo del suo agente Ron, con il supporto di Laura Dern, Billy Crudup e la nostra Alba Rohrwacher.

 

Il trailer del film

Il trailer, appena diffuso, concentra l’attenzione su un viaggio in treno tra Italia e Francia, specchio del percorso interiore di Jay: un “on the road” su un mezzo pubblico, in mezzo alle persone comuni, per riscoprire una realtà che non viveva da anni. Le immagini alternano momenti di intimità e riflessione a scene che richiamano il fascino del cinema europeo, fino a una sequenza finale che si interroga sul linguaggio stesso del mezzo cinematografico. “La rifacciamo?”, chiede Jay Kelly in chiusura: una battuta che mette in discussione tutto ciò che lo spettatore ha appena visto, suggerendo che la vita — in questo caso quella del protagonista — così come il cinema, può essere sempre riscritta.