Il quadro rubato, una clip esclusiva del film ispirato a una storia vera

Cinema

Arriva al cinema dall'8 maggio il lungometraggio diretto da Pascal Bonitzer e interpretato da Alex Lutz e Léa Drucker. Una commedia drammaica ncentrata sul ritrovamento del quadro di Egon Schiele, "I Girasoli" disperso nel 1939 nel caos delle spoliazioni naziste e delle distruzioni della cosiddetta "arte degenerata", e riscoperto miracolosamente anni dopo nella provincia francese a casa di un giovane operaio

Il quadro rubato arriva nelle sale cinematografiche italiane a partire da giovedì 8 maggio. il lungometraggio è diretto da Pascal Bonitzer e interpretato da Alex Lutz e Léa Drucker. Nell'attesa potete trovare in testa all'articolo una scena del film in esclusiva per il sito di Sky TG24

Ispirato a una vicenda  realmente accaduta, l'opera in veste di commedia accattivante e intrigante che non trascura la gravità e l' importanza degli eventi  raccontati, narra del ritrovamento del quadro di Egon Schiele, "I Giradsoli" disperso nel 1939 nel caos delle spoliazioni naziste e delle distruzioni della cosiddetta "arte degenerata", e riscoperto miracolosamente anni dopo nella provincia francese a casa di un giovane operaio.  Il riconoscimento del quadro ad opera di professionisti di una rinomata casa d' aste offre al regista Bonitzer l' opportunità di svelare il cinismo e gli intrighi che si celano dietro al ritrovamento di un' opera d' arte  al fine di sfruttarne al massimo il potenziale commerciale e la sua valorizzazione economica. 

tratto da una storia vera

Il film si ispira a una storia vera. Il dipinto Girasoli di Egon Schiele fu realizzato nel 1914, poco dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. L’opera prende spunto dai celebri Girasoli di Vincent van Gogh, che Schiele aveva visto nel 1906. Tuttavia, a differenza dei fiori luminosi e pieni di vita dipinti da Van Gogh nel 1889 per celebrare l’arrivo di Gauguin ad Arles, quelli di Schiele appaiono appassiti, malinconici, simbolo della speranza che svaniva con l’inizio del conflitto.

Nel 2003, la casa d’aste Christie’s ne stimò il valore tra i 4 e i 6 milioni di sterline (pari a circa 5,8–8,8 milioni di euro). Dopo essere scomparso per oltre sessant’anni, il dipinto fu venduto nel 2005 per 11,7 milioni di sterline, equivalenti a circa 17,2 milioni di euro.

Chi lo ritrovò, in una casa acquistata come rendita vitalizia, ricevette gratuitamente il 10% del ricavato. Non vi era alcun obbligo legale a riconoscergli una quota, secondo le normative vigenti sulla restituzione delle opere d’arte saccheggiate durante il Terzo Reich. In Francia, la responsabilità di identificare e restituire tali beni agli eredi spetta alla Missione per la Ricerca e la Restituzione dei Beni Culturali Saccheggiati tra il 1933 e il 1945, un servizio del Ministero della Cultura.

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