
Midsommar, la spiegazione del finale del film horror di Ari Arister con Florence Plug
Uscito al cinema nel 2019, il lungometraggio è un fiaba cinematografica impregnata di terrore, in cui un mondo fatto di oscurità prende vita in pieno giorno. Dai murales al tempio incendiato, dai sacrifici all'enigmatico sorriso della protagonista, un viaggio alla scoperta dei segeti di un'opera tra le più originali e perturbanti degli ultimi anni

Diretto dallo scrittore-regista Ari Aster (Hereditary – Le radici del male), Midsommar è un viaggio nel cuore dell'oscurità. La coppia americana formata da Dani e Christian (Florence Pugh e Jack Reynor), si ritrova inaspettatamente catapultata in un mondo di culti primitivi misteriosi e pericolosi, durante una vacanza con i loro amici in un bucolico e nascosto villaggio svedese abitato dalla comunità Harga
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Midsommar aveva iniziato a prendere forma ben prima che le telecamere si accendessero su Hereditary all'inizio del 2017. Diversi anni prima, Aster stava uscendo da una relazione di tre anni e si ritrovò a riflettere su quella rottura, mentre si accingeva a scrivere una nuova sceneggiatura. Come Hereditary, che era un dramma familiare camuffato da film horror, Midsommar divenne un'opportunità per esplorare la fine di una relazione attraverso l’occhio di una fiaba contorta, ancora una volta radicata nell'esperienza personale
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"L'immagine iniziale che ha catalizzato Midsommar implicava il rogo sacrificale di un tempio", dice Aster. "Mi sono emozionato all'idea di inserire il film in un nuovo scenario, dando una svolta operistica a quella sorta di finale catartico che si vede di solito nei film, sai, quando la protagonista abbandonata brucia la scatola contenente tutti gli oggetti raccolti nel corso della relazione da cui si è finalmente liberata"

Mentre cercava di superare la rottura, Aster ha riversato il suo dolore nel personaggio di Dani Ardour, una giovane donna americana che perde la serella e i genitori mentre il rapporto con il suo fidanzato Christian si spezza

Il grande murales che appare nei primi minuti di Midsommar (realizzato dall’artista Mu Pan) è una sorta di pala d'altare divisa in cinque scene che anticipa tutto ciò che accade nel film, dall''inizio alla fine
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Midsommar è un'epifania di easter egg. Tra le apparizioni più perturbanti c'è quella d Terry, la sorella di Dani morta suicida per avvelenamento da monossido di carbonio. Durante la processione in cui il personaggio interpretato da Florence Pugh viene celebrata per aver ottenuto il titolo di regina di Maggio, a sinistra tra la vegetazione si palesa il volto della sorella con in bocca il tubo con cui si è data la morte

Terri, peraltro, compare ancora durante la terrificante scena in cui Dani ha le alllucinazioni

Nell'ultima parte di Midsommar scopriamo come sono morti i quattro giovani stranieri assassinati dagli abitanti del villaggio di Hårga, ovvero Josh (William Jackson Harper), un dottorando i cui interessi si concentrano sull’antropologia e il folclore; Mark (Will Poulter), uno sciocco acido e sciovinistico e la coppia di inglesi formata da Simon e la sua fidanzata Connie

Dopo aver fatto sesso con Maja, Christian scappa dall'edificio, corre verso un piccolo fienile, e scopre il piede di Josh che sporge da un orto con una runa incisa sula parte inferiore. Si tratta della Ansuz, runa che simboleggia l'intelligenza e la conoscenza. Il giovane dottorando è stato ucciso perché aveva deciso di scoprire e documentare i segreti custoditi dalla comunità. Il ragazzo è stato seppellito a testa in giù, la gamba sembra quasi una sorta di pianta, una specie di rito per ottenere dalla terra un ottimo raccolto

Christian si rifugia in un pollaio e trova il cadavere di Simon. Dopo aver assistito al suicidio di due anziani del villaggio, il ragazzo inglese aveva tentato di fuggire ed è stato ucciso. Il corpo del giovane appeso al soffitto con dei fili, con la schiena scorticata, le costole mancanti, e i polmoni estratti e dei fiori a coprire gli occhi secondo il rito dell'Aquila di sangue, metodo di tortura spesso citato nelle saghe norrene

I due cadaveri ritrovati ci introducono al sacrificio finale. Ecco il rito spiegato dalla sacerdotessa Siv: "Come offerta per il nostro padre oggi sacrificheremo 9 vite umane. Come Harga prende, cosi Harga dà, quindi per ogni nuova linfa che verrà sacrificata, ne consacreremo una delle nostre, ovvero 4 nuove linfe, 4 da Harga e una che verrà scelta dalla regina. Nove in totale che moriranno e rinasceranno nel grande ciclo"

Come spiega ulteriormente l'anziano del villaggio Odd: “Quattro nuove linfe sono state già procurate, Per quanto ci riguarda ne abbiamo due già consacrate e due che si sono offerte volontarie: Ingemar e Ulf. Avete portato delle offerte esterne e in più offrite volontariamente i vostri corpi (...) e ora per la nostra nona offerta e tradizione che la nostra regina decida tra una nuova linfa prescelta e un Hargan estratto a sorte”

Dani deve scegliere quindi se sacrificare Torbjörn, abitante del villaggio estratto a sorte, oppure Christian

La regina di Maggio sceglie di sacrificare il fidanzato. Dopo il dolore provato nel vedere Christian avere un rapporto sessuale con Maja, la ragazza ha deciso di vendicarsi di quell’uomo da cui non si è mai sentita compresa e amata. Come ha dichiarato il regista, Midsommar è una storia di perversa accettazione. Hårga dà a Dani quello che manca nella sua vita e le porta via quello che lei non ha avuto il coraggio di eliminare"

La morte più misteriosa di Midsommar è quella di Connie, la fidanzata di Simon. Vediamo il suo cadavere coperto di alghe. Probabilmente la ragazze è stata annegata, mentre tentava si fuggire e poi ripescata

Nella scena successiva, scopriamo il cadavere di Mark, Il ragazzo è stato ucciso perché aveva incidentalmente urinato su un ancestrale albero sacro. In testa ha un copricapo da giullare (il riferimento è alla stupidita dell'atto compiuto dal ragazzo e anche al gioco citato dai bambini del villaggio all’inizio del film, ovvero "scuoiare lo sciocco”

Christian, paralizzato dalla drogra, viene inserito vivo all'interno della carcassa di un orso bruno e accompagnato da queste parole. "Possente e terrifcante bestia, con te noi ci purifichiamo dei nostri più sacrileghi Affekt" (la lingua arcaica parlata dalla comunità, ndr)

E la cerimonia sacrificale prosegue con queste parole pronunciate da uno degli abitanti del villaggio: "Ti esiliamo ora nei più profondi recessi dove potrai riflettere sulla tua malvagità"

Il destino di Christian e l'orso come animale totemico erano già stato anticipati nel quadro che si vede all'inizio del film, nell'abitazione del ragazzo

E anche da un murales presente nel villaggio Harga

Il sacrificio è compiuto. Come ha dichiarato Pugh: "La comunità Hargha con i suoi culti ancestrali permette al mio personaggio di provare tutte le emozioni travolgenti che stava sopprimendo. È la prima volta che ascolta il suo dolore e l'accetta"

Midsommar si chiude con il sorriso di Dani che si sente finalmente percepita e amata. E vengono in mente le parole rivolte alla ragazza da personaggio di Pelle all'inizio del film: “So quello che stai passando, anche io ho perso i miei genitori, sai. I miei genitori sono morti in un incendio. Perciò, credimi se ti dico che so cosa si prova, Perché lo so, molto bene. La differenza è che non mi sono mai sentito perduto, perché avevo una famiglia. Che ognuno di noi merita. E tu la meriti”