Da "La solitudine dei numeri primi" a "Le otto montagne", i nove migliori film di Luca Marinelli
Luca Marinelli è il protagonista insieme ad Alessandro Borghi di Le Otto montagne, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2017 di Paolo Cognetti, ha vinto il premio della giuria al 75º Festival di Cannes.
L’attore ha confermato così di essere uno dei talenti più interessanti degli ultimi anni dopo aver ottenuto anche la Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia grazie alla sua interpretazione nella pellicola “Martin Eden”. e il David di Donatello per “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Classe 1984, è possibile ammirarlo nel film che gli ha permesso di trionfare a Venezia dal 4 settembre, l’ennesima interpretazione apprezzata dalla critica. In carriera Luca Marinelli è stato infatti candidato al David di Donatello, al Nastro d’Argento e al Globo d’Oro come miglior attore protagonista nel film “Tutti i santi giorni”, mentre per il ruolo “Non essere cattivo” ha vinto il Premio Pasinetti come miglior attore alla 72ª Mostra del cinema di Venezia. Ventidue le pellicole cinematografiche finora, tutte in meno di 9 anni. Interpretazioni di grande spessore e qualità come dimostrano i riconoscimenti ottenuti. Questi i cinque migliori film:
- La solitudine dei numeri primi
- Tutti i santi giorni
- Non essere cattivo
- Lo chiamavano Jeeg Robot
- Fabrizio De André - Principe libero
- Martin Eden
- The Old Guard
- Diabolik
- Le otto montagne
La solitudine dei numeri primi (2010)
Il debutto sul grande schermo è subito folgorante. Luca Marinelli interpreta Mattia in “La solitudine dei numeri primi” uscito nel 2010 e diretto da Saverio Costanzo. La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo di Paolo Giordano e vede l’attore interpretare il ruolo di bambino e uomo solitario appassionato di matematica. Al liceo conosce Alice, ferita gravemente per una caduta dagli sci che la costringe alla zoppia. Mattia vede il rapporto che lo lega con Alice come quello che lega i numeri primi, divisibili solo per 1 e per se stessi.
Tutti i santi giorni (2012)
Diretto da Paolo Virzì, “Tutti i santi giorni” è il quinto film della carriera di Luca Marinelli. Si tratta di una commedia ispirata al romanzo “La generazione” di Simone Lenzi e sceneggiata da Francesco Bruni, dal regista e dallo stesso autore del romanzo. Marinelli è Guido, timido portiere notturno che durante un concerto conosce Antonia, aspirante cantante. I due sono diversi ma innamorati. La decisione di volere un figlio cambierà la prospettiva della coppia e metterà alla prova il loro amore.
Non essere cattivo (2015)
“Non essere cattivo” è l’ultimo atto di una trilogia del regista Claudio Caligari. Luca Marinelli interpreta Cesare, ragazzo della periferia di Roma. Ambientato negli anni Novanta, racconta la storia della sua amicizia con Vittorio e della loro voglia di emergere e di affermarsi. Il contesto complicato e difficile però sembra costringerli a scegliere la via dell’illegalità.
Lo chiamavano Jeeg Robot (2015)
Uno dei film più interessanti e premiati negli ultimi anni prodotto dal cinema italiano è sicuramente “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Diretto da Gabriele Mainetti, racconta la storia di un ladro che diventa supereroe venendo a contatto con una sostanza radioattiva. Luca Marinelli è Fabio Cannizzaro, detto Zingaro. È il capo di una gang di criminali romani, ama Anna Oxa e punta a diventare il leader della malavita di Roma.
Fabrizio De André - Principe libero (2018)
Luca Facchini ha diretto “Fabrizio De André – Principe Libero” dove Luca Marinelli interpreta il ruolo del cantautore. La pellicola racconta la storia di De André e usa come espediente il rapimento del 1979 da parte dell’Anonima sequestri. L’evento fa riaffiorare nel cantautore i ricordi di tutta la sua vita a cominciare dall’infanzia e dall’adolescenza.
MARTIN EDEN (2018)
Grazie a Martin Eden, diretto da Pietro Marcello e ispirato al romanzo di Jack London, Luca Marinelli ha vinto la coppa Volpi per la miglior interpretazione, battendo il Joker di Joaquin Phoenix. Specie nella prima parte del film, Marinelli è straordinario nel rendere l’imbarazzo e la passione di un giovane che compie i primi passi nel mondo dell’arte della cultura. Un pudore che ricorda quello di certe performance attoriali di Massimo Troisi. Luca è irresistibile quando per poter fare la scarpetta inventa una geniale, quanto improbabile similitudine tra l’istruzione e i maccheroni al sugo. Nella seconda parte quando il suo personaggio rimanda agli atteggiamenti di scrittori maledetti come Vladímir Majakóvskij a Stig Dagerman.
THE OLD GUARD (2020)
Luca Marinelli interpreta in questo spettacolare action-movie targato Netflix
Da secoli il mondo dei mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una guerriera di nome Andy (Charlize Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all'ultima arrivata Nile (KiKi Layne) aiutare il team a scongiurare il pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina Prince-Bythewood (LOVE & BASKETBALL, BEYOND THE LIGHTS - TROVA LA TUA VOCE), THE OLD GUARD racconta una storia cruda, ancorata alla realtà e piena d'azione che dimostra come vivere per sempre non è poi una faccenda tanto semplice.
DIABOLIK (2021)
Luca Marinelli veste i panni del celebre ladro mascheato in questa trasposizione cinematografica , diretta da Mantto. Bros del celebre fumetto creato da Angela e Luciana Giussani. Nel cast anche Miriam Leone e Valerio Mastandrea. erville, anni ‘60. Diabolik, ladro privo di scrupoli e di cui nessuno conosce la vera identità, ha portato a segno un altro colpo, sfuggendo anche questa volta con i suoi abili trucchi agli agguati della polizia. Intanto in città c’è grande attesa per l’arrivo di Lady Kant, affascinante ereditiera che porta con sé un famoso diamante rosa. Il gioiello, dal valore inestimabile, non sfugge all’attenzione di Diabolik che, nel tentativo di impadronirsene, rimane però ammaliato dal fascino irresistibile della donna. Ma ora è la vita stessa del Re del Terrore a essere in pericolo: l’ispettore Ginko e la sua squadra hanno trovato finalmente il modo di stanarlo e questa volta Diabolik non potrà salvarsi da solo. Inizia così la storia oscuramente romantica tra Diabolik ed Eva Kant. Un sodalizio e un amore che faranno da sfondo a mille pericolose avventure.
Le otto montagne
Le otto montagne è un film del 2022 diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.Adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2017 di Paolo Cognetti, ha vinto il premio della giuria al 75º Festival di Cannes. Nella pellicola, Luca Marinelli interpreta Pietro Guasti P ragazzo di città, che si reca in montagna solo per trascorrere le vacanze estive, mentre Bruno (Alessandro Borghi) è un pastore e in mezzo ai monti ci vive tutto l’anno. I due si conoscono fin da bambini, quando passavano le giornate in mezzo alle montagne per lunghe passeggiate, stringendo una forte amicizia. Vent’anni dopo, Pietro ormai uomo, torna in alta quota per ritrovare se stesso e fare pace con il suo passato.