
I 90 anni di Liliana Cavani, da "Il portiere di notte" a "La Pelle": i film più famosi
Nata a Carpi il 12 gennaio 1933, la regista e sceneggiatrice inizia la sua carriera negli anni Sessanta con alcuni documentari e cortometraggi di stampo sociale e politico. Poi dedica due film e un film per la tv a Francesco d’Assisi, ma la lista dei suoi lavori che hanno segnato il cinema d’autore italiano è lunga: da “Il portiere di notte” ad “Al di là del bene e del male”, fino a “La pelle”, “I cannibali” e “Oltre la porta”

Compie 90 anni Liliana Cavani, regista e sceneggiatrice italiana nata a Carpi il 12 gennaio 1933. Laureata in lettere antiche e diplomata al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, inizia la sua carriera realizzando documentari e cortometraggi di stampo sociale e politico per la Rai, fra cui La storia del Terzo Reich (1963-64), La casa in Italia (1964-65) e La donna nella Resistenza (1965)
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FRANCESCO D’ASSISI - Nel 1966, Liliana Cavani dirige quello è il primo film per la televisione della Rai: Francesco d’Assisi. Proposto in due puntate, il 6 e l'8 maggio 1966 in prima serata dal primo canale, vede Lou Castel nei panni del santo. (Nella foto Liliana Cavani)
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GALILEO - Due anni dopo dirige il film Galileo, presentato alla 29ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1969, con Cyril Cusack e Georgi Kalojančev. Un lavoro incentrato sul conflitto di Galileo Galilei, spaccato dal conflitto fra scienza e religione
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I CANNIBALI - Film del 1970, è ispirato all’Antigone di Sofocle ma ambientato in un imprecisato futuro distopico. Sullo sfondo di una città disseminata di cadaveri che la polizia vieta di seppellire si muove Antigone, ragazza che vorrebbe dare una degna sepoltura al fratello e che, con l’aiuto di un giovane di nome Tiresia, andrà incontro alla morte per essersi opposta al potere
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L’OSPITE - Due anni dopo Liliana Cavani dirige questo film, presentato al Festival di Venezia fuori concorso. La protagonista è una donna che, uscita da un manicomio, va a vivere con la famiglia del fratello e cerca invano di reinserirsi nella società (Nella foto Liliana Cavani)

MILAREPA - Presentato in concorso al 27º Festival di Cannes, questo film del 1974 è ispirato a un testo classico della letteratura tibetana, Tibet's Great Yogi Milarepa. Il protagonista è Leo, un tibetologo che racconta a un professore e a sua moglie quel che ha finito di tradurre della Vita di Milarepa: in Tibet la vita di Milarepa viene mostrata attraverso gli stessi attori che impersonavano Leo, il professore e sua moglie. (Nella foto Liliana Cavani)

IL PORTIERE DI NOTTE - Dello stesso anno è Il portiere di notte, ambientato nel 1957 e incentrato sull’incontro di Lucia (Charlotte Rampling) - una donna ebrea sopravvissuta al campo di concentramento - e Maximilian, il suo aguzzino che, sotto falso nome, lavora come portiere di notte in un albergo di Vienna

AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE - Il film del 1977 racconta gli ultimi anni di vita del filosofo Friedrich Nietzsche, segnati dal suo rapporto con Lou Andreas-Salomè e Paul Rée. Una situazione aggravata dalla sorella di Friedrich, Elizabeth, che innamorata del fratello fa di tutto per allontanarlo sia da Paul che da Lou. Per questo film, Virna Lisi (Elizabeth) ha vinto il Nastro d’argento come Miglior attrice non protagonista

LA PELLE - Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, questo film del 1981 vede nel cast Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale e Burt Lancaster. Tratto dall’omonimo romanzo di Curzio Malaparte, è ambientato nella Napoli appena liberata del 1944 che cerca di andare avanti fra le macerie della guerra. Per la sua interpretazione, Claudia Cardinale ha vinto il Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista

OLTRE LA PORTA - Nel 1982 Liliana Cavani dirige questo film con Marcello Mastroianni ed Eleonora Giorgi. Il patrigno di Nina (Eleonora Giorgi) è in carcere a Marrakech in Marocco, accusato dell'omicidio della madre della ragazza. L'uomo in realtà è innocente, ma Nina, che conosce la verità, lo vuole in carcere per poterlo dominare. Spetterà a un giovane americano portare a galla la verità

INTERNO BERLINESE - Film del 1985, venne vietato ai minori di 14 anni. La storia, ambientata nella Berlino del 1938, è quella di Louise von Hollendorf, moglie di un alto funzionario del ministero degli Esteri che a un corso di disegno incontra Mitsuko, affascinante figlia dell'ambasciatore nipponico. Fra le due donne inizia una storia estremamente passionale che coinvolgerà anche il marito

FRANCESCO - Liliana Cavani torna a dirigere un film su Francesco d’Assisi, questa volta interpretato da Mickey Rourke. La sua vita viene ripercorsa attraverso i ricordi di Chiara (Helena Bonham carter) e di alcuni dei suoi primissimi seguaci. La pellicola vinse il David di Donatello per la migliore scenografia e due Nastri d’argento al miglior attore non protagonista (Fabio Bussotti) e alla scenografia

DOVE SIETE? IO SONO QUI - Questo film del 1993 racconta la storia di Fausto, un ragazzo sordo che grazie all’aiuto della zia - che gli insegna a comunicare - conosce e si innamora di Elena, con la quale progetta di andare a Washington a studiare in un'università speciale per sordomuti. Questo causerà grossi attriti fra Fausto e sua madre

IL GIOCO DI RIPLEY - Con questo film del 2002 Liliana Cavani ritrova il successo internazionale. John Malkovich è Tom Ripley, un ex criminale americano stabilitosi in Italia che per vendicarsi di uno sgarbo di Jonathan - un corniciaio inglese malato di leucemia - lo trascina in una spirale di violenza, omicidi e malavita

DE GASPERI - L’UOMO DELLA SPERANZA - Nel 2004 Liliana Cavani dirige la fiction dedicata allo statista italiano Alcide De Gasperi, con Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco, trasmessa poi sulla Rai nel 2005

EINSTEIN - Nel 2008 si dedica alla regia di Einstein, miniserie che racconta la storia di Albert Eistein, con Vincenzo Amato, Maya Sansa, Sonia Bergamasco, Piotr Adamczyk, Andréa Ferréol

CLARISSE - Nel 2012 Liliana Cavani dirige Clarisse, un documentario in cui le suore di clausura del convento di Urbino rispondono alle domande della regista, toccando temi importanti come quello delle donne nella Chiesa. Nello stesso anno, Cavani riceve il David di Donatello alla carriera

Liliana Cavani ha anche un importante curriculum come regista lirica: ha curato con successo la regia di opere a Parigi, San Pietroburgo, Zurigo, Milano, Genova, Firenze, Bologna e Ravenna
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