Il grande Lebowski, il film cult dei fratelli Coen compie 25 anni. Le curiosità

Cinema
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Il 6 marzo 1998 usciva nelle sale Usa The Big Lebowski, scritto, prodotto e diretto da Joel ed Ethan Coen. Ebbe una tiepida accoglienza commerciale ma in poco tempo si è costruito la fama di pellicola di culto. Merito di personaggi memorabili come il Drugo di Jeff Bridges, dialoghi e citazioni stravaganti, grandi prove attoriali, una grande colonna sonora. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul film

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Il grande Lebowski compie 25 anni. Il 6 marzo 1998 The Big Lebowski, film scritto, prodotto e diretto da Joel ed Ethan Coen, usciva nelle sale degli Usa. Nonostante il modesto risultato al botteghino si è quasi subito imposto come un cult grazie a personaggi memorabili come il Drugo di Jeff Bridges, dialoghi e citazioni stravaganti, grandi prove attoriali (su tutti John Goodman, Steve Buscemi e John Turturro), indimenticabili sequenze oniriche, l’eclettica colonna sonora e una sceneggiatura impeccabile. Nel 2008 è stato inserito al 43esimo posto tra i 500 migliori film della storia dalla rivista Empire che ha anche posizionato Drugo al settimo posto tra i 100 migliori personaggi cinematografici di tutti tempi.

Come è nato il film

I fratelli Coen hanno scritto Il grande Lebowski più o meno nello stesso periodo di Barton Fink. La struttura complessiva è stata influenzata dalla narrativa poliziesca e dai noir di Raymond Chandler, motivo per cui la trama è stata ambientata a Los Angeles. Anche Il lungo addio di Altman è citato come una fonte di ispirazione. La gestazione fu lunga anche a causa degli altri impegni lavorativi di alcuni degli attori che erano stati pensati per i ruoli principali, in particolare John Goodman. Così i Coen lasciarono incompleta la stesura del copione e girarono prima Fargo. Solo dopo iniziarono The Big Lebowski, le cui riprese durarono poi undici settimane.

Drugo

Il personaggio principale del film è Drugo (interpretato da Jeff Bridges), nella versione originale "The Dude", che nello slang americano significa "il tizio”. È un ex hippie che vive a Los Angeles all'inizio degli anni '90. Pigro, consumatore di stupefacenti ("rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente flessibile"), fa parte di una strampalata squadra di bowling insieme agli amici Walter e Donny, anche se non viene mai mostrato mentre gioca. Si ritrova al centro di una vicenda dai risvolti noir ma con un contorno grottesco. Il personaggio è ispirato a Jeff Dowd, un amico dei Coen che li aiutò a distribuire il loro primo film Blood Simple, nel 1984. In una primissima fase si era anche pensato a Mel Gibson per impersonare il ruolo ma l’idea non prese mai corpo e la scelta cadde quasi subito su Bridges. Drugo è un accanito bevitore di White Russian: in tutto sono 9 i bicchieri che beve nella durata della pellicola. Secondo il racconto di Joel Coen, spesso prima di una scena Jeff Bridges chiedeva: "Drugo se n’è appena accesa una?". Se il regista rispondeva di sì, l'attore si strofinava gli occhi per alcuni minuti in modo da averli arrossati, come se avesse fumato. La maggior parte dei trasandati vestiti indossati da Drugo arriva direttamente dal guardaroba di Jeff Bridges. Una curiosità: la parola "dude" viene pronunciata 160 volte durante il film.

File photo dated September 22, 2018 of Jeff Bridges attends the premiere of 20th Century FOX's 'Bad Times At The El Royale' at TCL Chinese Theatre in Los Angeles, CA, USA. Jeff Bridges has been diagnosed with lymphoma. The Dude himself confirmed his illness on Twitter on Monday afternoon. “As the Dude would say.. New ST has come to light. I have been diagnosed with Lymphoma. Although it is a serious disease, I feel fortunate that I have a great team of doctors and the prognosis is good,” he shared. “I’m starting treatment and will keep you posted on my recovery. Photo by Lionel Hahn/ABACAPRESS.COM (Hahn Lionel/ABACA / IPA/Fotogramma, Los Angeles - 2020-10-20) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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Il cast

Durante il casting del film, Joel Coen raccontò: “Tendevamo a scrivere parti per gente che conoscevamo o con cui avevamo già lavorato, e alcuni ruoli senza neppure sapere chi li avrebbe interpretati”. John Goodman dà il volto a Walter Sobchak, veterano di guerra e compagno di bowling di Drugo. Violento e irascibile, le sue battute sono diventate dei veri e propri tormentoni, tra cui "questo non è il Vietnam, è il bowling, ci sono delle regole” e l'indimenticabile "Stai per entrare in una valle di lacrime”. Il personaggio di Donny è stato invece scritto appositamente per Steve Buscemi. In ogni scena in cui appare indossa una camicia da bowling personalizzata con un nome diverso che non è mai il suo. Viene costantemente zittito in modo brusco da Walter. Si tratta di un contrappasso: in Fargo, precedente film dei Coen, il personaggio di Buscemi non stava mai zitto. John Turturro interpreta Jesus Quintana, pittoresco giocatore di bowling di origini ispaniche. In poche leggendarie scene è riuscito a renderlo indimenticabile: quando lecca la palla da bowling, quando minaccia gli avversari o quando danza in modo grottesco. Nel trio dei Nichilisti compaiono da Flea, il bassista dei Red Hot Chili Peppers, e Peter Stormare. Quest'ultimo in Fargo non parlava mai: una delle sue poche battute era per dire che desiderava dei pancake. Ma solo in questo film finalmente riesce a ordinarli. Per il ruolo di di Bunny, andato a Tara Reid, si era pensato a Charlize Theron, mentre per quello del vecchio Jeffrey Lebowski, andato a David Huddleston, i Coen volevano Marlon Brando, poi fu proposto a Robert Duvall, Anthony Hopkins e Gene Hackman. Tutti rifiutarono la parte. Al personaggio dello Straniero, interpretato da Sam Elliott, è affidato il celebre monologo di presentazione iniziale ("a volte si incontra un uomo che è l'uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, là dove deve essere") e quello alla fine del film con la citazione "Prendila come viene", un mantra riassuntivo dell'intera filosofia di Drugo.

Actor John Goodman attends The Roseanne Series Premiere at Walt Disney Studios on March 23, 2018 in Burbank, California. / AFP PHOTO / VALERIE MACON        (Photo credit should read VALERIE MACON/AFP via Getty Images)

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La colonna sonora

La musica originale del film è stata composta da Carter Burwell, uno storico collaboratore dei Coen. È stato invece affidato a T-Bone Burnett il compito di scegliere le canzoni per la colonna sonora, che spazia dal jazz al rock. Tutte le canzoni nel film provengono da qualche radio o apparecchio elettronico acceso. L’idea era quella di riecheggiare i suoni retrò degli anni Sessanta e dei primi anni Settanta. E la musica in qualche modo definisce ogni personaggio. Ad esempio, Tumbling Tumbleweeds di Bob Nolan è stata scelta per lo Straniero, così come Lujon di Henry Mancini per Jackie Treehorn. I nichilisti tedeschi sono accompagnati dal techno-pop e Drugo dai Creedence Clearwater Revival. Nella colonna compaiono gli Eagles (che il protagonista detesta), Bob Dylan, Captain Beefheart, Elvis Costello. La cover di Townes Van Zandt di Dead Flowers dei Rolling Stones, che viene riprodotta nei titoli di coda, è stata concessa dall’ex manager degli Stones Allen Klein (che ne possedeva i diritti) dopo aver visto un pezzo del film.

L’uscita e i risultati al botteghino

La prima mondiale assoluta de Il grande Lebowski è avvenuta al Sundance Film Festival, il 18 gennaio 1998. Poi è stato proiettato al Festival di Berlino, prima di uscire nei cinema del Nord America, il 6 marzo 1998, in 1.207 sale. Negli Usa ha incassato appena 18 milioni di dollari, appena sopra il budget di 15 milioni. L'incasso mondiale al di fuori degli Stati Uniti è stato di 28,7 milioni di dollari, portando l'incasso totale della pellicola a 46,7 milioni di dollari. Di fatto il film è stato un mezzo fiasco al botteghino anche se ha avuto ottimi risultati nel mercato di VHS e DVD. Quasi subito però si è trasformato in un film di culto ed è stato inserito in numerose classifiche delle riviste di settore per la sua originalità.

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L’eredità: dal festival dedicato alla religione

Il film ha generato una fan-base con pochi rivali nella storia recente del cinema. Un festival annuale, il Lebowski Fest, è nato nel 2002 a Louisville per poi espandersi in molte altre città e prevede partite di bowling, gare di costumi, quiz, bevute di White Russian. Lo stesso Jeff Bridges ha partecipato a uno di questi eventi a Los Angeles. L'equivalente britannico è noto come The Dude Abides e si tiene a Londra. Ma i fan si sono spinti oltre e hanno lanciato il “Dudeismo”, una religione dedita in gran parte alla diffusione della filosofia e dello stile di vita del personaggio principale del film. Fondata nel 2005, è conosciuta anche come The Church of the Latter-Day Dude: l'organizzazione ha ordinato oltre 220mila "Dudeist Priests" in tutto il mondo tramite il proprio sito web. Si tratta di una forma moderna di Taoismo, basata sul "prendere la vita con calma". Hanno un libro sacro, The Tao Dude Ching, e un giornale, il Dudespaper. Passando ad altri campi, due specie di ragni africani sono state battezzate con nomi che omaggiano il film (Anelosimus biglebowski e Anelosimus dude). Anche un genere estinto di conifere del Permiano, la Lebowskia grandifolia, prende il nome dalla pellicola.

Spin-off

I fratelli Coen hanno dichiarato che non faranno mai un sequel del film. Ma negli anni John Turturro ha espresso più volte interesse all’idea di riprendere il ruolo di Jesus Quintana. Lo spin-off Jesus Rolls - Quintana è tornato! (The Jesus Rolls) è uscito nel 2019, scritto, diretto e interpretato da Turturro. I fratelli Coen, pur avendogli concesso il diritto di utilizzare il personaggio, non furono coinvolti e nessun altro personaggio del film originale appare in questa pellicola. Invece Jeff Bridges ha rivestito i panni del Drugo nel 2019, in una pubblicità della birra Stella Artois andata in onda durante il Super Bowl.

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