Jeff Bridges: "Avevo cancro e Covid. Mi allenavo per accompagnare mia figlia all'altare"

Cinema
©IPA/Fotogramma

L'attore americano racconta a "The Independent "i due anni appena trascorsi, molto difficili per la sua salute. Il virus lo ha costretto a cinque mesi in terapia intensiva. Ora sta meglio: "Riuscivo a stare in piedi per un massimo di 45 secondi" 

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Prima la diagnosi di cancro, un linfoma non-Hodgkin. Poi il Covid, in forma grave. Jeff Bridges racconta le difficoltà degli scorsi due anni in un'intervista a The Independent. Soprattutto, ha detto, c'era un obiettivo che lo aiutava ad andare avanti: accompagnare sua figlia Hayley all'altare. 

 

"Stavo in piedi per 45 secondi" 

"La prima cosa su cui mi sono concentrato è il lasso di tempo in cui riuscivo a stare in piedi. Il mio record era 45 secondi. Ho lavorato su questo e poi su quanti passi riuscissi a fare", spiega al quotidiano l'attore 72enne. "Ho pensato che forse ce l'avrei fatta. E alla fine non solo sono riuscito ad accompagnare mia figlia all'altare, ma ho anche fatto il ballo con lei. Lo ha aiutato la fisioterapia, che ha iniziato e poi praticato nel tempo con gradualità. 

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Cinque mesi in terapia intensiva 

"Il Covid ha fatto sembrare niente il cancro. La chemio aveva abbassato le difese immunitarie, non avevo modo di difendermi". L'attore ha contratto il virus a gennaio 2021 e ha trascorso cinque mesi in terapia intensiva. Al suo fianco, la moglie Susan Geston e le tre figlie: Isabelle, Jessica e la stessa Hayley, che mesi dopo si è sposata. Bridges in seguito è guarito e la massa cancerogena, ha riferito nel corso dell'intervista, è in remissione.

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