Da Arancia Meccanica a Ultimo Tango a Parigi, da Salo' a Blow Up, e' lunga la lista dei film italiani bloccati dalla censura dal dopoguerra ad oggi. Ecco un elenco delle pellicole bloccate
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Blow-Up (1967) di Michelangelo Antonioni. La Commissione, dopo aver sospeso il proprio giudizio in attesa che la Società attui i due tagli richiesti, autorizza la visione in pubblico del film con il divieto ai minori di 14 anni. Il 14 ottobre del 1967, la Procura di Ancona ne dispone il sequestro per oscenità. (Fonte Cine Censura)Luoghi del cuore Fai, villa regista Antonioni più votata
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Nodo alla gola (1948) di Alfred Hitchcock
La prima edizione del film in lingua originale (1949) viene respinta anche in appello. La seconda edizione in lingua originale (1956) ottiene il nulla osta per la proiezione in pubblico, con divieto di visione ai minori di sedici anni. Stessa sorte per l’edizione doppiata (1956), mentre la quarta edizione (o seconda edizione doppiata, 2000) ottiene parere favorevole alla proiezione in pubblico, senza limitazioni di età. (Fonte Cine Censura)
Nudi per vivere (1963) di Elio Montesti (Elio Petri, Giuliano Montaldo e Giulio Questi), venne sequestrato dalla procura e il giudice ne impose la distruzione del negativo. Una copia del film è stata poi ritrovata anni dopo presso gli archivi della Cineteca nazionale e proiettata durante la 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (Fonte wikipedia)
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Totò e Carolina (1955) di Mario Monicelli: Film girato nel 1953, con una complessa vicenda censoria. In prima istanza viene espresso parere contrario alla proiezione in pubblico, giudizio confermato in appello. L’8 dicembre 1954 nella nuova edizione, previe modifiche e tagli sostanziali, il film ottiene finalmente il nulla osta in appello, mantenendo però il divieto all’esportazione. (Fonte Cine Censura)
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Colpo di stato (1969) di Luciano Salce, ritenuto "scomodo" dall'establishment politico di allora, fu presto ritirato dalle sale e messo nella Cineteca Nazionale, tuttora il film è stato trasmesso in televisione nel 1985 su Canale 5 e nel 1989 su due televisioni private in occasione di una retrospettiva dedicata a Luciano Salce durante la 62ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. (fonte Wikipedia)
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L'urlo (1968) di Tinto Brass. La Commissione, revisionato il film e preso atto che il regista non è disposto ed effettuare i tagli richiesti, nega il nulla osta alla rappresentazione in pubblico. La Commissione di Appello, dopo un articolato ricorso, concede il nulla osta con il divieto di visione per i minori degli anni 18, a condizione che vengano apportati i tagli e le modifiche indicate nel verbale. (fonte cine censura)
Arancia meccanica (1971) di Stanley Kubrick. La Commissione di revisione cinematografica esprime, in prima e seconda edizione, il divieto alla visione per i minori degli anni 18. La Warner Bros Italia il 7 agosto 1997 ricorre al Tar del Lazio, il quale respinge la richiesta. Gli avvocati della società ricorrono al Consiglio di Stato che, con sentenza del 10 aprile 1998, delibera che al film vada concesso il nulla osta di circolazione in pubblico, con divieto per i minori di anni 14. (Fonte Cine Censura)
Ultimo tango a Parigi (1972) di Bernardo Bertolucci, bloccato dalla censura fino al 1987. Film simbolo del conflitto tra censura e libertà di espressione artistica. Autorizzata la proiezione con tagli, denunciato, condannato, bruciato e poi riabilitato. Interdizione temporanea dai pubblici uffici di Bernardo Bertolucci ed altri. Fondamentale l’apporto dell’Avv. Gianni Massaro. Le vicende giudiziarie della pellicola vedono inoltre coinvolto lo stesso corredo pubblicitario, oggetto anch'esso di ripetute denunce. (fonte Cine Censura)
Gola profonda (1972) Il film viene distribuito in Italia quattro anni dopo la prima uscita negli Stati Uniti d'America. La Commissione, richiesto il taglio di due scene, esprime parere favorevole per il rilascio del nulla osta con il divieto di visione per i minori di 18 anni. Nel 1987 la pellicola viene sequestrata per ordine della Questura di Genova per contenuti osceni e per aver reintegrato alcune scene non autorizzate (fonte Cine Censura)
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Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini. Bocciato in primo grado dalla commissione e vietato ai minori di 18 anni in secondo grado, venne poi sequestrato dalla magistratura. Il film è stato trasmesso per la prima volta in tv solo nel 2005 (sulla Pay TV). (Fonte wikipedia)
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Sesso nero (1978) di Joe D'Amato bloccato dalla censura dal 1978 fino al 1980.
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Cannibal Holocaust (1980) di Ruggero Deodato, La Commissione di revisione rilascia il nulla osta di proiezione pubblica a condizione che siano alleggerite alcune scene e che la visione venga vietata ai minori di 18 anni. A Milano il film viene sequestrato per ordine del Procuratore della Repubblica e solo con la sentenza della Corte Suprema di Cassazione dissequestrato. La II Edizione, presentata già con diverse modifiche, vedrà ridotto il divieto ai minori di 14 anni, previa eliminazione di 463,20 metri totali di pellicola. (fonte Cine Censura)
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Il leone del deserto (1981) di Moustapha Akkad. Le autorità italiane hanno vietato la proiezione del film nel 1982 perché, nelle parole del presidente del Consiglio Giulio Andreotti, «danneggia l'onore dell'esercito». Il veto fu posto dall'allora sottosegretario agli Affari Esteri Raffaele Costa. Fu anche intentato un procedimento contro il film per "vilipendio delle Forze Armate" . Il film è stato trasmesso per la prima volta sulla Pay-tv satellitare nel 2009. (fonte wikipedia)
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W la foca di Nando Cicero (1982) Ilfilm, presentato come un 'divertissement' popolare, viene autorizzato in prima istanza con il divieto di visione ai minori di 18 anni. L'Appello è rigettato dalla Commissione di revisione che conferma 'il contenuto di battute e gesti volgari, indulgenza a comportamenti amorali [...]'. Subisce, successivamente, un sequestro a Torino. Nel 2008 il lungometraggio viene presentato in una II Edizione, alleggerita di 156 secondi dalla produzione stessa e riceve il nulla osta senza limitazioni di età. (Fonte Cine Censura)
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La chiave (1983) di TInto Brass. Concordato l'alleggerimento di due scene, esprime parere favorevole per il rilascio del nulla osta con il divieto di visione per i minori di 18 anni. Una volta uscito nelle sale il film viene, temporaneamente, sequestrato per ordine della Questura di Roma. La II edizione, presentata nel 1990 con tagli per complessivi 415 metri, ottiene la riduzione del divieto per i minori di 14 anni. (Fonte Cine Censura)
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Totò che visse due volte (1998) di Ciprì e Maresco. La Commissione, a maggioranza, esprime parere contrario al rilascio del nulla osta per il film, in quanto “anti-religioso e offensivo del buon costume”. In appello la pellicola verrà autorizzata con divieto di visione per i minori di anni 18. La società oppone ricorso al verdetto di secondo grado, che sarà respinto dal Consiglio di Stato. (Fonte Cine Censura)
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Morituris (2011) di Raffaele Picchio. La Commissione di primo grado esprime, all’unanimità, parere contrario al rilascio del nulla osta in pubblico per motivi di offesa al buon costume. La Società di produzione non ricorre in appello. (Fonte Cine Censura)