Denzel Washington compie 70 anni, 12 curiosità sulla star

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Dal primo lavoretto, all'università, fino ai dottorati onorari, gli sforzi per combattere la dipendenza dall'alcol e la licenza da ministro religioso: sono molti gli aspetti della vita dell'attore che esulano dal successo cinematografico raggiunto con la sua strepitosa carriera

Da Il rapporto Pelican ad American Gangster, da Il collezionista di ossa a The Equalizer, Denzel Washington è diventato, negli anni, uno dei volti più famosi e apprezzati di Hollywood. Oggi, 28 dicembre 2024, l’attore originario di Mount Vernon compie 70 anni. E per celebrarlo, ecco 12 curiosità su di lui che forse non sapevate.

Il primo lavoro da un barbiere

A soli 11 anni, Denzel Washington lavorava, quando non era occupato con la scuola, presso un barbiere, dove si occupava di spazzare il pavimento. All'Oprah Winfrey Show, ricordando quel periodo, l'attore ha spiegato: "Imparai molto sull'arte della recitazione in quel frangente. Perché i bugiardi migliori si trovano dal barbiere".

Medicina, giornalismo e solo dopo la recitazione

Denzel Washington aveva iniziato i suoi studi universitari in medicina, per poi capire che quella non era la sua strada. Ha quindi optato per il giornalismo, materia in cui si è laureato alla Fordham University di New York. Ma proprio durante gli anni all’università si è anche avvicinato al teatro e si è innamorato della recitazione, tanto da iscriversi all'American Conservatory Theater di San Francisco. Il primo ruolo di rilievo arriva nel 1997, nel film tv Wilma di Bud Greenspan, sulla vita dell'atleta afroamericana Wilma Rudolph. Farà però il salto di qualità con l'interpretazione del dottor Philip Chandler della serie A cuore aperto. Il debutto cinematografico arriva nel 1981, con Il pollo si mangia con le mani.

Ha tre dottorati onorari

Restando nell'ambito scolastico, a maggio del 2007 l'attore ha ricevuto un dottorato onorario in discipline umanistiche dal Morehouse College. Inoltre, ha ricevuto un dottorato onorario dalla sua alma mater, la Fordham University, nel 1991, e un altro dottorato onorario in arti dall'Università della Pennsylvania, nel 2011.

La fede religiosa e la licenza da ministro religioso

Il padre era un pastore pentecostale e Denzel è molto credente. Di recente ad Esquire, parlando della sua fede, ha detto: "Le cose che dicevo su Dio quando ero ragazzino, semplicemente recitandole in chiesa insieme a tutti gli altri, ora le so. Dio è reale. Dio è amore. Dio è l'unica via. Dio è la vera via. Dio benedice". E ha aggiunto: "Adesso sono libero. Non è di moda. Non è sexy. Ma questo non significa che la gente a Hollywood non ci creda". Il 21 dicembre 2024 Washington è stato battezzato presso il City’s Kelly Temple di New York, chiesa che aveva già frequentato quando era bambino. Contestualmente ha ricevuto la licenza di ministro religioso, culmine del suo percorso verso una spiritualità sempre più affermata. 

Sobrio da 10 anni

L'attore ha avuto un passato di dipendenza dall'alcol, ma è sobrio da 10 anni, come ha raccontato lui stesso di recente a Esquire. Tutto era cominciato con la sua passione per il vino: nel 1999, lui e la moglie Pauletta hanno infatti costruito nella loro casa una cantina con oltre 10 mila bottiglie. Washington ha spiegato di aver bevuto due bottiglie al giorno per 15 anni, smettendo solo durante i periodi di preparazione per i film. "Mi ingannavo dicendomi che non fosse un problema", ha ricordato. Oggi però è sobrio e si sente molto meglio. E una parte di questa rinascita va a Lenny Kravitz, suo caro amico, che gli ha presentato il coach che lo ha aiutato a ritrovare la sobrietà. 

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Il messaggio profetico

Ai tempi dell'università, un giorno in cui Washington sedeva nel salone di bellezza di sua madre, a un tratto, una donna anziana gli diede un messaggio sul suo futuro.
"Ho sentito la mano di Dio sulla mia vita, non ci sono dubbi", ha raccontato l'attore a Parade. "Ricordo che ero seduto nel salone di bellezza di mia madre a Mount Vernon, New York, il 27 marzo 1975, e nello specchio continuavo a vedere questa donna che mi guardava. Andavo così male a scuola, e questa donna disse: 'Qualcuno mi dia un pezzo di carta, sto avendo una profezia!. Farai grandi cose!". 

Il "magico" dito rotto

Quando era giovane, Denzel Washington si è rotto il mignolo della mano destra, giocando a football americano. Da allora, il dito, nonostante diversi interventi chirurgici, appare molto grosso e ha attirato diverse volte la curiosità dei fan. I suoi figli lo chiamano "il dito magico".

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I due Oscar

Due gli Oscar vinti da Washington: uno come migliore attore non protagonista in Glory – Uomini di gloria e uno da attore protagonista per Training Day. Nel primo film, del 1989, tutto ruota intorno alla storia del 25enne Robert, appartenente a una famiglia di Boston che ha sempre rispettato le persone di colore. Il giovane accetta la proposta di fare da capitano al 54° reggimento di fanteria di volontari nella guerra di Secessione, composto da soldati afroamericani. Nonostante gli ostacoli, il gruppo avrà una parte importante nella vittoria nordista. Qui, Denzel Washington è l'ex schiavo Silas Tripp, una delle figure portanti del 54° reggimento di fanteria. In Training Day, invece, Jake Hoyt è un giovane poliziotto che è stato appena assegnato alla narcotici del dipartimento di polizia di Los Angeles. Jake ha un solo giorno per dimostrare di avere la stoffa per quel lavoro. A giudicarlo però c’è il sergente Alonzo Harris (interpretato magistralmente da Washington, ndr), un vero e proprio veterano. Il problema è che la pratica con i criminali ha reso Alonzo un agente che si muove tra legalità e corruzione, in un gioco molto, molto pericoloso.

La "fuga" in anticipo dalla sua prima cerimonia degli Oscar

Sempre parlando di Oscar, Washington partecipò alla sua prima cerimonia nel 1988, quando fu candidato come miglior attore non protagonista per il suo ruolo in Grido di libertà. Tuttavia, fu in grado di prevedere la sua sconfitta e decise di andarsene prima, dopo aver notato la reazione del pubblico alla presenza di Sean Connery che era uno dei candidati. A Off Script ha spiegato: "[Connery] era in lizza per Gli intoccabili. Arrivò per presentare un premio e ricevette una standing ovation di tre minuti, solo per aver presentato un premio. Dissi: 'Beh, prenderò i cappotti, perché so che stasera non vincerò'". Mentre usciva, comunque, vide del cibo e si servì da solo. "Vedo un grande vassoio e dico: 'Me ne vado con qualcosa'... Poi mia madre mi disse di prendere la composizione floreale. È una storia vera", ha garantito l'attore.

Ha rifiutato una parte in "SE7EN"

I film di successo in cui ha recitato l'attore sono tantissimi. Ma alla sua collezione si sarebbe potuto aggiungere anche Se7en, il famoso thriller poliziesco che segue la vicenda di un detective veterano e un poliziotto alle prime armi mentre inseguono un criminale che ha commesso i sette peccati capitali. Il ruolo di Brad Pitt, cioè quello del detective David Mills, era stato precedentemente offerto a Washington. A Off Script l'attore ha spiegato così il suo rifiuto: "Ho pensato che la sceneggiatura fosse troppo demoniaca. Poi, ho visto il film e ho pensato, 'Oh. Ho rovinato tutto'".

"Il Padrino" E "Velluto Blu" sono i suoi film preferiti

Il Padrino è uno dei film che più ha affascinato, da subito, Washington. Tanto che l'attore ha detto a Far Out: "Non dimenticherò mai la prima volta che l' ho visto. Mi ha colpito perché ricordo di aver pensato: ‘Ora, questa è una bella foto dall’inizio alla fine’". Un altro dei suoi film preferiti è Velluto blu, di David Lynch. "Era la prima volta che vedevo qualcosa di così strano. Devi amare un film che ti lascia a bocca aperta. Almeno provoca una risposta, che è ciò che un grande film dovrebbe fare", ha sottolineato l'attore.

C'è lui dietro al successo di Chadwick Boseman

ll successo di Chadwick Boseman non sarebbe stato possibile senza la generosità di Washington. A quanto emerge, l'attore ha pagato le tasse scolastiche di Boseman quando non poteva permettersi di frequentare il programma della British American Drama Academy. Dopo aver ricevuto il premio alla carriera dall’American Film Institute nel 2019, Boseman aveva dichiarato: "Non esiste Black Panther senza Denzel Washington". Per poi aggiungere: "Come ha voluto il destino, ero uno degli studenti per cui (Wahsington, ndr) ha pagato". 

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