
82 anni fa usciva nei cinema americani Bambi, tutte le curiosità sul film. FOTO
Il 21 agosto del 1942 il lungometraggio animato faceva il suo debutto negli Stati Uniti, dopo le anteprime di Londra il 9 agosto e di New York il 13. Per l'occasione, ecco un viaggio alla scoperta delle curiosità sul film Disney
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L'esordio di "Bambi" nelle sale cinematografiche americane risale al 21 agosto del 1942 Dopo 82 anni la storia del piccolo cerbiatto creato dalla Disney smuove ancora le emozioni nei cuori di grandi e piccini, tanto che è in arrivo un remake in photo real. Ecco alcune curiosità su "Bambi" (foto: Webphoto)

Il film fece il suo esordio sul grande schermo a Londra, in piena Seconda guerra mondiale. Fu la capitale inglese ad ospitare la prima visione di "Bambi". In Italia invece arrivò solo l' 11 febbraio del 1948
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Fu il primo lungometraggio targato Disney a cambiare radicalmente la produzione della casa cinematografica. Dopo "Pinocchio" e "Dumbo", in "Bambi" si vede per la prima volta la morte della madre del piccolo cervo, uccisa da un cacciatore. Questa figura è da sempre un punto controverso nelle narrazioni disneiane e da molti decenni fa versare fiumi di inchiostro agli psicologi
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"Bambi" è tratto dal romanzo di Felix Salten, intitolato "Bambi, vita di un capriolo". Nell'adattamento Disney però il protagonista è un cervo dalla coda bianca, dato che la specie raccontata da Salten non è presente negli Stati Uniti
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Dal romanzo di Salten, la casa di produzione cinemtografica trasse due film. Nel 1957 uscì "Perri lo Scoiattolo" e nel 1959 "Geremia, Cane e Spia". Entrambi erano lungometraggi non animati
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Si dice che per la realizzazione di "Bambi", Walt Disney fu ispirato da Thomas Mann. I due si incontrarono all'università di Harvard nel 1935 per ritirare una laurea honoris causa. In tale occasione lo scrittore raccontò di Salten a Disney: è da lì che potrebbe esser nata la scintilla creativa. Mann aveva conosciuto Salten in Svizzera, mentre entrambi fuggivano dal Nazismo
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"Bambi" avrebbe dovuto essere realizzato subito dopo "Biancaneve e i Sette Nani", ma videro la luce prima "Pinocchio", "Dumbo" e "Fantasia". Tra problemi di diritti e di adattamento, la lavorazione del film dedicato al capriolo di Salten non iniziarono prima del 1939
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Disney contattò il pittore Rico Lebrun, nato a Napoli il 10 dicembre 1900, a quel tempo insegnante al Chouinard Art Institute di Los Angeles, per insegnare ai disegnatori come riprodurre gli animali. La curiosità fu che per realizzare "Bambi" vennero portati in studio animali veri
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Nei titoli di coda di "Bambi" c'è il nome della prima disegnatrice accreditata per un film di animazione. Si tratta di Retta Scott, assunta da Disney proprio durante la lavorazione del cartone. A notarla proprio Walt Disney stesso, che la promosse ad animatrice. A quel tempo le sue colleghe erano relegate a ruoli di rifinitura. Scott ha firmato la scena in cui i cani inseguono Faline, la fidanzata di Bambi
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Dopo il flop di "Pinocchio" e "Fantasia", gli 858 mila dollari spesi per "Bambi" iniziarono a far scricchiolare gli studi Disney. Si decise, allora, di realizzare e lanciare velocemente "Dumbo" e il corto "Il Drago Recalcitrante", con un investimento, rispettivamente, di 800 mila e 600 mila dollari. Questi due film permisero di alimentare la produzione di Bambi. Ma i problemi non finirono qui: ci furono anche scioperi, licenziamenti e soprattutto la Seconda Guerra Mondiale a frenare la produzione
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Il secondo conflitto mondiale divenne l'argomento principale per i cinque anni dal 1940 al 1945. L'evento incise non poco sugli incassi di "Bambi", ma nel 1947 Disney mandò nei cinema una riedizione che permise di recuperare le perdite
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Un grande fan di "Bambi" è Paul McCartney. L'ex Beatle ha più volte dichiarato che questo film ha alimentato in lui la volontà di difendere i diritti degli animali. Alla sua uscita il ritratto del cacciatore fatto nel cartone animato innescò le proteste di molte associazioni di categoria americane
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Sono state elaborate numerose teorie psicologiche intorno alla produzione disneiana. Una di queste si chiama l'Effetto Bambi: la morte di un animale brutto è meno sentita di quella di un animale bello
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Poi c'è anche la Sindrome di Bambi, che consiste nella semplice compassione e preoccupazione per la sorte degli animali a causa dell'azione dell'uomo
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A 78 anni dal suo esordio, la Disney ha annunciato l'arrivo di un remake in photo real, una tecnica innovativa capace di apparire fotorealistica pur essendo stata costruita quasi interamente con la tecnica Computer-generated imagery (immagini generate al computer). La stessa tecnica è stata usata anche per i remake di "Dumbo" e "Aladin"