Toni Servillo tra le star ai Governors Awards: gli Oscar onorari a Cruise e Dolly Parton
CinemaSotto la pioggia di Los Angeles Toni Servillo brilla ai Governors Awards 2025, unico italiano invitato alla cerimonia che assegna gli Oscar onorari. L’attore è in città per promuovere La Grazia di Paolo Sorrentino, in corsa per il miglior film. Premi alla carriera per Tom Cruise, Debbie Allen, Wynn Thomas e riconoscimento umanitario a Dolly Parton.
Los Angeles si sveglia sotto una pioggia fitta, ma il maltempo non basta a offuscare lo scintillio dei Governors Awards 2025. Sul tappeto rosso della Ray Dolby Ballroom, nel cuore di Hollywood, brilla anche un volto italiano: Toni Servillo, unico ospite del nostro Paese alla sedicesima edizione degli Oscar onorari dell’Academy.
Toni Servillo ai Governors Awards 2025
Per l’attore napoletano si tratta di una tappa fondamentale di un viaggio già iniziato da settimane negli Stati Uniti. Servillo è infatti a Los Angeles per accompagnare la campagna internazionale de La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, che punta alla nomination come miglior film del 2025. Una presenza strategica, in quella che è considerata una delle serate più importanti dell’intera stagione dei premi.
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Governors Awards: la cerimonia chiave verso gli Oscar
La serata, ospitata come da tradizione nella Ray Dolby Ballroom – letteralmente alle spalle del teatro dove il 15 marzo si terrà la notte delle statuette – è una sorta di anticamera degli Oscar: un ritrovo esclusivo dove l’industria si incontra alla vigilia delle prime votazioni e dove si misura la temperatura del fronte hollywoodiano. Tra star, produttori e registi, gli occhi erano puntati soprattutto sui quattro artisti insigniti dei premi onorari.
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Tom Cruise premiato con l’Oscar alla carriera
Il primo grande protagonista è stato Tom Cruise. L’attore, icona globale e volto della saga Top Gun, ha ricevuto l’Oscar alla carriera per il suo ruolo “determinante nel sostenere l’esperienza cinematografica in sala” e per aver guidato l’industria “nel difficile periodo della pandemia”, come dichiarato dall’Academy. Un riconoscimento che celebra non soltanto la sua longevità professionale, ma anche la sua difesa instancabile della fruizione collettiva sul grande schermo.
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Debbie Allen riceve l’Oscar onorario 2025
Accanto a lui, un’altra figura leggendaria: Debbie Allen. Coreografa, attrice, regista e produttrice, simbolo internazionale grazie a Saranno Famosi, è stata premiata per una carriera che attraversa cinque decenni di spettacolo. Allen è stata definita “pioniera tra cinema, televisione e palcoscenico”, nonché responsabile delle coreografie di ben sette edizioni degli Oscar.
Wynn Thomas: il production designer premiato dall’Academy
La terza statuetta onoraria è andata al production designer Wynn Thomas, storico collaboratore di Spike Lee. Thomas ha contribuito a ridefinire l’estetica del cinema afroamericano con film come Do the Right Thing e Malcolm X, fino ad arrivare a titoli più mainstream come A Beautiful Mind. Il premio riconosce il valore di un artista che ha saputo trasformare l’immaginario visivo di generazioni di spettatori.
Dolly Parton e il Jean Hersholt Humanitarian Award
Chiusura nel segno della musica e della filantropia con Dolly Parton, assente alla cerimonia per motivi di salute ma premiata con il Jean Hersholt Humanitarian Award. L’Academy ha sottolineato “il suo lungo impegno filantropico”, dalla Dollywood Foundation alla Imagination Library, la biblioteca gratuita che ha distribuito oltre 280 milioni di libri ai bambini nel mondo.
Nel mezzo di questo caleidoscopio di star, Tony Servillo ha rappresentato l’eleganza e la forza del cinema italiano. La sua presenza – sobria, intensa, sempre calibrata – testimonia l’interesse dell’Academy per La Grazia e conferma come il nuovo film di Sorrentino stia attirando attenzione nel circuito hollywoodiano.
Una serata brillante, dunque, nonostante la pioggia, che apre ufficialmente la corsa verso gli Oscar 2026. E che, per l’Italia, potrebbe rappresentare l’inizio di un percorso importante. Servillo, con il suo carisma pacato e la sua credibilità internazionale, ha già conquistato Los Angeles. Ora resta da capire se riuscirà a conquistare anche gli elettori dell’Academy.