Festa del Cinema di Roma, Richard Linklater riceve il premio alla carriera

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Il regista di Boyhood e della trilogia Before riceve il riconoscimento e presenta a Roma il suo nuovo film Nouvelle Vague rendendo omaggio al regista cardine del movimento Jean-Luc Godard. "L’arte deve sempre ribellarsi allo status quo" ha dichiarato durante la sua masterclass

Richard Linklater è stato insignito oggi con il Premio alla Carriera alla Festa del Cinema di Roma, un riconoscimento che celebra una carriera caratterizzata dalla capacità di fondere sperimentazione e profondità narrativa.

 

La cerimonia si è svolta nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, con la consegna del premio da parte di Marco Bellocchio. Nel sessantesimo anniversario de I pugni in tasca, l’incontro tra i due autori ha evidenziato l’impatto solido e duraturo di Linklater sul cinema contemporaneo, in un perfetto equilibrio tra la lezione della nouvelle vague e il suo cinema underground americano.

 

Autore di film iconici come la trilogia Before e del rivoluzionario Boyhood, Linklater è stato omaggiato per la sua capacità di raccontare il tempo e le relazioni umane attraverso uno stile narrativo unico. Durante la manifestazione, il regista ha anche presentato il suo ultimo lavoro, Nouvelle Vague, accolto con entusiasmo dopo il successo a Cannes. Il film — una ricostruzione di un’intera epoca a partire dal making di Fino all’ultimo respiro — uscirà nelle sale italiane nei primi mesi del 2026 con Lucky Red e BiM, come omaggio alla nascita del cinema moderno e alla rivoluzione di Jean-Luc Godard.

Tra creatività e libertà

La giornata è stata arricchita da una masterclass in cui Linklater ha condiviso con il pubblico alcuni “segreti” del suo approccio creativo al mondo della settima arte, sottolineando l’importanza di un cinema che mette sempre al centro l’esperienza umana. "C'è sempre una rivoluzione nel cinema da qualche parte del mondo, c'è sempre qualcuno che fa qualcosa di diverso. L'arte e gli artisti devono ribellarsi allo status quo. Questo poi è un momento della storia in cui quest'esigenza la senti particolarmente. Nel mondo moderno sono tante e tali le pressioni al conformismo e le pressioni commerciali, che c'è sempre molto contro cui ribellarsi".

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Un omaggio a Godard, parola di Richard Linklater 

Il film presentato dal regista a Roma vede nel cast Guillaume Marbeck, Zoey Deutch, Aubry Dullin, Adrien Rouyard, Antoine Besson e Jodie Ruth. Dopo aver debuttato a Cannes sarà nelle sale italiane nei primi mesi del 2026 con Lucky Red e BiM.

 

Linklater traccia con l’opera che ha il sapore di un viaggio indientro nel tempo nella storia del cinema un dietro le quinte in bianco e nero raccontando la nascita di un capolavoro, tra dubbi, difficoltà, scelte consapevoli. È un viaggio all’interno del terremoto artistico che stava portando la new wave francese a rivoluzionare ogni cosa, non solo il cinema ma anche l’arte, la letteratura, la musica.

 

"C'era un grande fermento nel cinema in molte parti del mondo in quegli anni, anche negli Stati Uniti, ma sicuramente Parigi ne era il fulcro. C'era una tale concentrazione di registi e film... loro poi avevano i Cahiers du Cinéma come base. Sembrava l'atmosfera migliore per esprimere l'amore per il cinema, oltretutto in questo senso erano ottimi venditori di sé stessi. Godard poi è così diverso: c'è una rivoluzione in corso nell'aria, ma soprattutto in quest'uomo. Lo si può vedere nel modo in cui crea il suo linguaggio cinematografico."

NEW YORK, NEW YORK - SEPTEMBER 30: (L-R) Michèle Pétin, Aubry Dullin, Zoey Deutch, Guillaume Marbeck, Richard Linklater, and Florence Almozin speak onstage during Netflix's "Nouvelle Vague" NYFF Spotlight Premiere and Q&A at Alice Tully Hall on September 30, 2025 in New York City. (Photo by Jason Mendez/Getty Images for Netflix)
Il cast del film Nouvelle Vague di Richard Linklater - ©Getty

Fare cinema oggi: opportunità e sfida allo stesso tempo

“Sugli autori della mia generazione e di quelle successive alla mia, ha sempre avuto un'influenza così vasta da diventare parte del linguaggio del cinema indipendente e del cinema più personale. Per me, si tratta sempre di libertà di espressione. Sentire che puoi fare un film su qualsiasi cosa, qualsiasi argomento, anche il più intimo, senza porti limiti".

 

Linklater, classe 1960, ha esplorato i generi e le forme cinematografiche: dalla storia d’amicizia e d’amore nella Before Trilogy con Ethan Hawke e Julie Delpy (Prima dell’alba, Before Sunset - Prima del tramonto e Before Midnight) al distopico A Scanner Darkly, senza mai temere di sperimentare nuovi piani di realtà, come in Waking Life, o di tempo, come in Boyhood, girato nell’arco di dodici anni. Una forma di racconto che sta portando avanti anche con l’adattamento del musical di Stephen Sondheim, Merrily We Roll Along, iniziato nel 2019.

 

"Non credo che le cose siano cambiate molto negli ultimi 65 anni per il cinema indipendente. Non ci sono soldi, si combattono le stesse battaglie. Quello che è cambiato molto è la distribuzione. Visti i progressi della tecnologia forse questo è il momento migliore per un regista agli esordi ma si vive anche la massima sfida per fare vedere il proprio film, per far arrivare quello che crei al pubblico".

I nuovi progetti

Oltre a Nouvelle Vague, Linklater ha in uscita anche Blue Moon — presentato alla Berlinale — dedicato al compositore e paroliere Lorenz Hart, interpretato da Ethan Hawke. "Lì racconto la parte finale di una vita d'artista, qui l'inizio, che generalmente è più divertente, più ottimista" commenta sorridendo.

 

A guidarlo nelle sue scelte creative, spiega "non penso mai in termini di carriera, di percorso. In genere c'è una storia che mi ossessiona e quindi cerco semplicemente di fare quel film, e spesso ci vuole molto tempo per ottenere i finanziamenti e il supporto. Ho sempre arrancato in questi 35 anni per arrivare a realizzare finalmente il film successivo. Non c'è un piano generale".

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