Silvana Pampanini nasceva 100 anni fa, storia di una delle attrici simbolo degli Anni '50
Il 25 settembre del 1925, cento anni fa, nasceva a Roma Silvana Pampanini: attrice e personaggio televisivo, ha partecipato a numerosi film ed è stata popolare soprattutto negli anni ‘50, incarnando l’ideale di bellezza femminile dell'epoca. È morta il 6 gennaio del 2016
Figlia di Olga Mariani e del tipografo Francesco Pampanini, Silvana Pampanini nasce a Roma il 25 settembre del 1925 da una famiglia di origine veneta. Prende il diploma all’istituto magistrale e al Conservatorio di Santa Cecilia, ma quando è ancora una studentessa partecipa al concorso Miss Italia: ne esce sconfitta e la sua mancata vittoria provoca diverse proteste nel pubblico. Proprio a seguito di questo episodio ottiene popolarità. Con gli anni diventa tra le attrici simbolo degli anni ‘50
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Dopo Miss Italia inizia il suo percorso nel cinema: la affianca il padre, inizialmente contrario alla sua carriera nel mondo dello spettacolo e in seguito suo agente. Come ricorda Treccani, nel 1947 debutta con L’Apocalisse di Giuseppe Maria Scotese. Nello stesso anno recita e canta ne Il segreto di Don Giovanni di Camillo Mastrocinque, dove trova anche Gina Lollobrigida
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Altri film successivi sono I pompieri di Viggiù (1949) di Mario Mattoli, La bisarca (1950) di Giorgio C. Simonelli, È arrivato il cavaliere! di Mario Monicelli e Steno. Nel 1952 la sua popolarità cresce: sia con Processo alla città (in foto) di Luigi Zampa sia con La presidentessa di Pietro Germi
L’anno successivo si aggiunge un altro tassello: fino al 1952 conosciuta e apprezzata come un simbolo della bellezza femminile italiana, nel 1953 Pampanini mette in luce anche la sua capacità di esprimere il registro drammatico con Un marito per Anna Zaccheo di Giuseppe De Santis (in foto, una scena)
Alcuni anni dopo recita anche in Cesta duga godinu dana (1958, La strada lunga un anno), girato in Iugoslavia
Nel corso della sua carriera recita anche con Vittorio De Sica in Il matrimonio (1954) di Antonio Petrucci e con Alberto Sordi in La bella di Roma (1955, in foto) di Luigi Comencini
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Lavora anche al fianco di Totò (e di nuovo De Sica) in Racconti romani di Gianni Franciolini, tratto da Alberto Moravia
Riceve molte proposte da parte di Hollywood, ma preferisce la Francia (dove lavora con il nome di Ninì Pampan) e l’America Latina. Passati gli anni ‘50, comunque, riduce la sua partecipazione al cinema e si sposta sui programmi televisivi o radiofonici
Partecipa per esempio allo sceneggiato Il candidato (1971), da Gustave Flaubert, per la regia di Maurizio Scaparro e, nel 1998, alla miniserie Tre stelle (foto) diretta da Pier Francesco Pingitore
L’ultimo ruolo di grande importanza sul grande schermo è in Il gaucho (1964), diretto da Dino Risi. Nel film, Pampanini recita insieme a Vittorio Gassman ed Amedeo Nazzari
Fra gli anni ‘70 e gli anni ‘80 compare sullo schermo due volte in tutto: Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù? (1971), Il tassinaro (1983). In quest’ultimo caso interpreta se stessa
Nel 1996 pubblica la propria autobiografia, Scandalosamente perbene (1996), edita da Gremese Editore
Nello stesso anno prende parte a Gratis, su Rai 1. La sua presenza in tv continua anche negli anni 2000. Nell’autunno del 2002 entra nel cast di Domenica in condotta da Mara Venier. Lascia però il programma dopo due mesi
Muore a Roma, nel gennaio 2016, all’età di 90 anni. È sepolta al cimitero Flaminio
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