"Faccio questo lavoro da molto tempo: ci sono stati momenti in cui ho vinto e non avrei dovuto vincere, e momenti in cui non ho vinto ma avrei dovuto", ha detto l'attore. Che, in carriera, ha vinto due statuette
Denzel Washington, nove nomination all'Oscar e due vittorie (miglior attore non protagonista per Glory - Uomini di gloria e miglior attore protagonista per Training Day), non attribuisce alcun valore a quei premi.
Il rapporto di Denzel Washington con i premi
Intervistato da Jake's Takes durante il tour promozionale di Highest 2 Lowest, Denzel Washington ha affermato che nessuna decisione presa nella sua carriera ha a che fare con la vittoria di premi. O con la volontà di vincerli.
"Non lo faccio per gli Oscar. Non mi interessano queste cose", ha detto l'attore. "Faccio questo lavoro da molto tempo: ci sono stati momenti in cui ho vinto e non avrei dovuto vincere, e momenti in cui non ho vinto ma avrei dovuto. L'uomo dà il premio, Dio dà la ricompensa". I suoi due premi Oscar li tiene uno accanto all'altro, ma non sono ciò che per lui mi conta. E non lo saranno nell'ultimo giorno della sua vita.
Proprio all'inizio di quest'anno, i media e la critica hanno considerato un'ingiustizia la mancata nomination di Denzel Washington all'Oscar per Il Gladiatore II. A lui, però, non è importato molto. "Sono felice per tutto quello che ho fatto e sono contento di quello che sto facendo", ha detto al New York Times. Non farsi coinvolgere dai premi è da tempo il suo matra, del resto.
Denzel Washington visto da Ethan Hawke
L'anno scorso, in una puntata di Who's Talking to Chris Wallace, il co-protagonista di Denzel Washington in Training Day, Ethan Hawke, ha raccontato ciò che il collega gli ha detto quando ha mancato l'Oscar per la pellicola: "È meglio che tu non abbia vinto. Perdere è meglio". "Non vuoi che un premio migliori il tuo status. Vuoi migliorare lo status del premio. È così che la pensa lui", ha detto Hawke a proposito del consiglio ricevuto in quel momento. "L'Oscar ha più potere, perché Denzel ne ha vinti due. Non è stato il premio a elevarlo: piuttosto, è vero il contrario".