
I Globo d’Oro 2025 hanno celebrato il cinema italiano con una serata che ha premiato Il nibbio di Alessandro Tonda come miglior film e ha consegnato il Premio alla Carriera a Pupi Avati. Tra i protagonisti della serata anche Isabella Rossellini, vincitrice del Gran Premio della Stampa Estera, e Valeria Golino, premiata per la miglior serie TV con L'arte della gioia. Ecco tutti i vincitori dei Globo d’Oro 2025, per scoprire chi ha conquistato critica e stampa estera quest’anno
Nella solenne Sala della Protomoteca in Campidoglio, cuore istituzionale di Roma, si è svolta la 65ª edizione del Globo d’Oro 2025, prestigioso riconoscimento assegnato dall’Associazione della Stampa Estera in Italia ai migliori film, serie TV, attori e autori del cinema italiano.
Condotta con eleganza da Betty Senatore, la serata ha confermato la centralità di Roma come capitale culturale e cinematografica d’Italia, grazie al sostegno delle istituzioni: il Sindaco Roberto Gualtieri ha inviato un videomessaggio di saluto, mentre erano presenti in sala Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura, e Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda.
«Roma è il palcoscenico naturale del cinema», hanno dichiarato le organizzatrici Francesca Biliotti e Constanze Templin, sottolineando l’impegno della stampa estera nella promozione della settima arte italiana.
Tutti i vincitori del Globo d’Oro 2025
Miglior Film: Il Nibbio di Alessandro Tonda, film che racconta con coraggio e intensità la vicenda di Nicola Calipari, accolto con commozione dalla platea.
Miglior Regia: Gabriele Mainetti per La città proibita, opera che conferma la sua visione originale e universale.
Miglior Opera Prima: Ciao bambino di Edgardo Pistone, film in bianco e nero che alterna crudezza e poesia.
Miglior Commedia: U.S. Palmese dei Manetti Bros., capace di unire leggerezza e profondità.
Miglior Serie TV: L'arte della gioia diretta da Valeria Golino, ritratto potente e raffinato di un’eroina non convenzionale.
Miglior Attore: Claudio Santamaria per Il Nibbio, per l’interpretazione intensa e umana di Nicola Calipari.
Miglior Attrice: Barbora Bobulova per Per il mio bene, nel ruolo di una donna alla ricerca delle proprie radici.
Miglior Sceneggiatura: Le assaggiatrici di Doriana Leondeff, Silvio Soldini, Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia e Lucio Ricca.
Miglior Fotografia: Maurizio Calvesi per L'abbaglio, per le immagini luminose e potenti della spedizione dei Mille.
Miglior Colonna Sonora: Federico De’ Robertis per Napoli New York, con una musica evocativa e lirica.
Miglior Documentario: Il mestiere di vivere di Giovanna Gagliardo, dedicato alla vita di Cesare Pavese.
Miglior Cortometraggio: Chloe di Matthias Salzburger, ambientato in una Venezia poetica e cupa.
Globo Verde: Come se non ci fosse un domani di Riccardo Cremona e Matteo Keffer, per le tematiche ambientali e l’attivismo giovanile.
Premio Giovane Promessa: Beatrice Barison, attrice emergente capace di coniugare musica e recitazione.
Gran Premio della Stampa Estera: Isabella Rossellini, icona del cinema mondiale, che ha ringraziato in un commosso videomessaggio.
Premio Globo d’Oro alla Carriera: Pupi Avati, per il suo contributo ineguagliabile al cinema italiano.
Un applauso al cinema italiano
La 65ª edizione del Globo d’Oro si è chiusa con un lungo applauso nella Sala della Protomoteca, confermando il ruolo centrale della Stampa Estera nella valorizzazione della cultura italiana e del cinema d’autore, con uno sguardo sempre rivolto al futuro della creatività e dell’identità culturale del Paese.
