David di Donatello 2025, il discorso di Valeria Bruni Tedeschi migliore non protagonista
Cinemal'attrice vince il suo quinto David, grazie all'iintepretazione del personaggio della Principessa Gaia Brandiforti in L'arte della gioia, la serie Sky Original di Valeria Golino disponibile su Sky e NOW. Nel ritirare il riconoscimento Valeria ha incantato il pubblico in sala e quello a caso con parole affettuose e piene di ironia e autoironia
È Valeria Bruni Tedeschi la Miglior attrice non protagonista ai David di Donatello 2025, grazie alla sua interpretazione nella serie tv Sky Original L’arte della gioia, diretta da Valeria Golino., uscita al cinema in due parti grazie a Vision Distribution. Nella fiction, disponile su Sky e su NOW e tratta da tratta dall'omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, Bruni Tedeschi veste i panni della Principessa Gaia Brandiforti Matriarca e vedova della famiglia nobiliare dei Brandiforti che accoglie la giovane Modesta nella sua villa dopo l'allontanamento dal convento. A consegnarle il prestigioso riconoscimento è stato Peppe Fiorello, in una cerimonia ricca di emozioni e momenti di leggerezza.
il discorso di Valeria Bruni Tedeschi
Nel suo discorso di ringraziamento, l’attrice ha scelto un tono spontaneo e autoironico, ricordando con affetto e umorismo il percorso che l’ha portata a vestire i panni di un personaggio più anziano di lei:
“Questo premio mi è stato dato per il coraggio di interpretare un ruolo più vecchio della mia età reale. Ho chiesto a Valeria (Golino, ndr) di poter fare dei provini, perché per un’attrice accettare un simile ruolo è una sfida. Ringrazio Maurizio, che mi ha trasformata con rughe e protesi: è stato un lavoro lungo e meticoloso.”Con uno stile che ha conquistato la platea, Bruni Tedeschi ha poi raccontato un aneddoto divertente:
“La sera, nella roulotte, tornavo me stessa. Un giorno mi sono guardata allo specchio e ho detto: ‘Maurizio, toglimi tutto!’. Lui, disarmato, mi ha risposto: ‘L’ho già fatto’. A quel punto ho pensato che forse non c’era stato tutto questo lavoro di trasformazione… e quindi magari questo premio non è del tutto meritato.”
Infine, ha dedicato parole sincere alla regista Valeria Golino: “Lavorare con persone che si amano è il massimo della gioia.”
